23. Alba di rassegnazione (REV 2022)

141 5 0
                                    

Severus le sorrideva.

Non erano più nello scoglio in mezzo al mare, ma sulla spiaggia sotto la casa preparata per loro, nello splendido e ingenuo sogno di sposi felici.

Il sogno si era trasformato in un incubo e solo la determinazione del mago, che ora tremava tra le sue braccia, stremato, era riuscita a modificare le sorti del tremendo scontro.

Ma Severus era così: non si arrendeva mai, lui!

Era anche per questo che lo amava così tanto!

Alzò il viso verso la costruzione: era davvero un inaccessibile scrigno di cristallo! Non riusciva a vedere alcun modo per raggiungerne l'ingresso, se non in volo. Ma non c'erano scope a disposizione. Come poteva Severus aver commesso tale dimenticanza?

Tornò a godere del suo delizioso sorriso, a immergersi nella notte vellutata dei suoi occhi, dolce e languida.

- Sei a pezzi. – constatò Crystal.

- Quanto basta. – ammise socchiudendo gli occhi in un breve sospiro. – Ma con trenta ore per riprendermi! – aggiunse, cercando di ripescare il beffardo sorriso, ma il tremore dei muscoli troppo a lungo torturati glielo impedì.

- Come faccio a portarti in casa? – chiese preoccupata.

- Volando! – rispose, come fosse un'ovvietà.

- Non ci sono scope!

- Non servono...

Il sorriso illuminava il volto pallidissimo.

- Non capisco. - mormorò la maga.

Severus chiuse gli occhi e sospirò:

- Mi spiace: non avevo previsto di arrivare qua in condizioni così penose.

Crystal gli carezzò piano il viso:

- Ti amo!

Il mago rimase con le palpebre chiuse, sofferente, ma le sorrise ancora con dolcezza, cercando le sue mani.

Grazie alla pozione bevuta sembrava recuperare le forze, anche se il tremore della tremenda Cruciatus subita non abbandonava le membra. Crystal notò che la sua aura magica stava riprendendo consistenza: era molto potente e, nonostante l'accaduto, la sua energia magica sembrava non aver subito danni.

Ricambiò la debole presa stringendogli forte la mano fra le sue, cercando in tutti modi di fargli avvertire il suo amore: Severus aveva dimostrato di essere disposto a tutto, per lei, e Crystal voleva ricambiarlo.

- Aiutami a rimettermi in piedi.

- No! Resta qui, tra le mie braccia! – rispose accorata.

- Non vuoi entrare nella nostra casa? – chiese in un dolce sussurro.

- Sì... No... come puoi fare? – replicò confusa.

Aggrappandosi a lei, Severus si sollevò a fatica da terra, quindi prese un profondo respiro e ripeté con naturalezza, gli occhi scintillanti nell'estremo pallore del viso:

- Volando!

Crystal spalancò gli occhi e il mago si beò dello stupore:

- Una piccola sorpresa in serbo per te. – ammiccò soave. – Anche se pensavo di giocarmela in modo un pochino più... teatrale! – ammise quieto, sollevando appena un sopracciglio.

La strinse fra le braccia, quasi aggrappandosi a lei:

- Il difficile sarà sollevarti fra le braccia...

- Severus! – tentò di ribellarsi la maga.

Il mago rimase fermo, stretto a lei, ansimante per lo sforzo d'essersi rialzato, ma determinato a proseguire:

Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora