Capitolo 2

70 5 1
                                    

Erano appena le sette del mattino. La sveglia cominciò a suonare insistente vicino al materasso di Nightmare. Ancora con gli occhi chiusi , uscì la mano sotto le coperte e bloccò il rumoroso oggetto. Si mise seduto , sospirando < Non vedo l'ora che sia domenica.> , si disse , iniziando ad alzarsi per andare a prepararsi. Non poteva fare tardi. Indossò svelto i suoi soliti pantaloni e la camicia nera. Afferrò il papillon giallo e lo sistemó con cura intorno al collo. Poi prese il cappello e lo mise con attenzione sulla testa. Uscì dalla stanza e si diresse verso l'uscita. Sul tavolo della security room c'erano le chiavi. Nightmare le afferrò al volo e infilò una di queste dentro la serratura della porta per uscire dal locale. Appena fuori , una leggera brezza gli spostò il ciuffo nero. Respiró quell'aria fresca a pieni polmoni , come se fosse la prima volta. Il cielo era ancora colorato con qualche sfumatura rosa e gialla. Era il segno che il sole stava per sorgere quasi del tutto. Si incamminó verso la parruccheria dove lavorava : la Beauty Hair. Quando arrivò , lì davanti trovò un ragazzo che stava aprendo il lucchetto che bloccava la saracinesca. Nightmare continuò a camminare , finché non lo raggiunse < Buongiorno , Andrew > Il ragazzo si voltò. I suoi occhi erano ancora addormentati e presentava sotto di essi delle scure occhiaie. < Buongiorno , Nightmare. > , gli rispose Andrew. < Come al solito vieni prima dell'apertura. > Il ragazzo alzò di scatto la saracinesca , dopo averla sbloccata. < Sai , io sono un tipo che non piace ritardare > , si giustificó Nightmare. Andrew tirò fuori dalla tasca sinistra delle chiavi e aprí la porta del locale. < Continuerai a rispondermi così , non è vero ?> Il ragazzo ridacchió, cominciando ad entrare insieme a Nightmare all'interno della parruccheria. Appena dentro , Andrew si girò verso l'amico. < Caffè ?> , gli chiese. < Sì , grazie. Senza zucchero , per favore. > , gli rispose Nightmare. < Come al solito > , bisbiglió Andrew < Non so come tu faccia a prenderlo amaro.> Da un cassetto di un mobile posizionato vicino al ragazzo , prese  due cialde e attivó la macchina per il caffè. Aspettó che l'acqua all'interno bollisse , prima che del liquido nero uscisse da due fori e riempisse i due bicchierini di plastica che Andrew aveva messo sotto di essi. Ne prese uno e glielo passò a Nightmare. Lui mandò giù il caffè caldo senza neanche farlo raffreddare un po'. Gli piaceva berlo bollente. Sospirò , guardando il bicchierino vuoto. < Il caffè è il mio vero buongiorno. Sai ? > Andrew aprí una bustina di zucchero e la versò dentro il piccolo contenitore di plastica. Afferrò un bastoncino fatto dello stesso materiale del bicchierino e mescoló il tutto. < Anche il mio. Senza il caffè , al mattino sarei uno zombie che dondola di qua e di là per tutta la stanza.> Non poté trattenersi una risata , che stranamente contaggió anche Nightmare. < Sei sempre il solito, Andrew > Scosse la testa , divertito. Era da tanto che non sorrideva , anche se non mostrava i suoi bianchi denti. Andrew , ancora immerso nelle risate , sorseggió il suo caffè che si era leggermente raffreddato. Entrambi buttarono i bicchierini nel cestino messo di fianco ad una poltrona color panna. Nightmare si appoggiò di spalle contro il muro , infilando la mano sinistra dentro la tasca dei suoi pantaloni neri. Rimase con lo sguardo fisso sull'orologio appeso vicino l'entrata. Le lancette segnavano le sette meno dieci. < Senti , Nightmare > , lo chiamò Andrew , spuntando da un angolo. < Sto andando al magazzino a prendere dei prodotti. Mi avvisi se arriva Clare ?> < Certo. Vai tranquillo> , lo rassicuró. Andrew fece un gesto di approvazione con la testa e sparì dietro una porta bianca. Nightmare tornò a guardare l'orologio. Le lancette si spostarono cinque tacche avanti. All'improvviso , l'entrata della parruccheria si aprì , da lì entrò una ragazza con i capelli lunghissimi color carota e con un paio di occhiali neri sul naso. < Andrew , è arrivata > , urlò Nightmare all'amico. < Buongiorno , Clare.> < Ciao > , rispose lei veloce e con l'affanno < Spero di non essere in ritardo. Aspetto una cliente...E già qui ?> Nightmare si guardò intorno < No. Puoi prendere fiato.> Clare si appoggiò una mano al petto guardando il ragazzo , facendo un respiro di sollievo dopo essersi tranquillizzata. < Grazie al cielo. Dov'è Andrew ?> < Sono qui > , rispose lui al posto di Nightmare , spuntando fuori dalla porta bianca. La ragazza si avvicinò verso di lui. Andrew teneva tra le mani della cera e della carta per la ceretta. Clare lo guardò quasi con le lacrime agli occhi < Oh , come farei senza di te ? Mi hai salvato la vita. Ti giuro che non ho trovato il tempo di comprarli. Ti ripagheró il prima possibile > Andrew pose la cera e la carta sulle mani di Clare e le fece l'occhiolino accompagnato da un sorrisetto. < Non mi devi niente.> La ragazza guardò Andrew arrossendo e corse dentro il camerino , chiudendo la tenda alle sue spalle. < Molto gentile da parte tua > , si complimentó Nightmare. < I soldi per me non sono un problema > , affermò Andrew < Hai visto quanta gente è venuta in queste ultime settimane ? > Nightmare annuì d'accordo. < Già. Anche se è faticoso , spero vivamente che la gente continui a venire con questo ritmo >. Continuava a  guardare l'orologio che segnava appena le otto , la lancetta dei secondi cambiare tacchetta ad ogni tic che si sentiva. Lo sguardo si spostò all'entrata , aspettando che entrasse qualche cliente. Era stanco , ma la voglia di lavorare e il caffè preso qualche minuto prima lo faceva diventare sempre attivo ogni mattina. Però , quando usciva dalla parruccheria , era come se le energie lo abbandonassero , tornando a casa distrutto. < Lo spero anch'io.> , concordó in fine Andrew.
La giornata proseguì a buon fine. Dopo le 11:30 circa , sono cominciate ad entrare nella Beauty Hair tante clienti. Come al solito , fu una giornata molto impegnativa. Appena uscito dalla parruccheria , Nightmare si sentiva le braccia e le dita stanche. In seguito lo seguirono anche Andrew e Clare. Andrew chiuse a chiave l'entrata del locale e tirò senza sforzo la saracinesca , coprendo alla vista di tutti l'interno della parruccheria. Clare prese la sua borsetta nera a tracolla e tirò fuori un cellulare grigio. Cliccó dei tasti sullo schermo , componendo una frase di avviso che mandò ad una persona che solo lei conosceva. < E questo è fatto. Ci vediamo domani , ragazzi ?> Nightmare e Clare si girarono verso Andrew. Entrambi annuirono , andando tutti per la propria strada. Da lontano , Nightmare sentì i due amici ridere per una battuta che Andrew aveva raccontato a Clare. Spiccicó un leggero sorriso, ridacchiando subito dopo. Il quartiere era buio e silenzioso , e non c'era anima viva passare sul freddo marciapiede di pietra dove stava camminando Nightmare in quel momento. I lampioni illuminavano la strada e la loro luce sembrava più splendente quella sera. La luna si vedeva a malapena a causa delle nuvole che la nascondevano dietro di esse. Quasi inesistente. Intanto che camminava , guardava a terra  pensieroso. I suoi occhi luccicavano uno strano bagliore rosso intenso , così brillante che anche quello nascosto dietro il ciuffo nero si poteva vedere. I passi erano lenti e calmi , ma le sue gambe non vedevano l'ora di arrivare il prima possibile a casa e riposarsi. Nightmare stava per svoltare l'angolo di un edificio alla fine del marciapiede, quando dietro di lui sentì dei leggeri passi che si stavano lentamente avvicinando. Nightmare si spostò leggermente verso sinistra per fare passare quella persona. Quest'ultima si avvicinò quasi verso di lui , fino ad arrivargli di fianco. < Pensavo ci dovessimo incontrare al parco , Nightmare > , scherzó Nadia , mostrandogli un bel sorriso bianco. Nightmare si girò per guardarla. Il suo sguardo era stanco. Lui non aveva intenzione di mettersi a parlare con quella ragazza ,che conosceva solo da poche ore. Socchiuse gli occhi. < Da dove spunti ?> , le chiese con voce apparentemente disinteressata. < Stavo passando per caso. Poi ti ho visto e ho riconosciuto la tua camicia nera....Lavori alla Beauty Hair ? > Nightmare infilò una mano dentro la tasca dei pantaloni , continuando a guardare davanti a sé. < Sì. Esatto > Svoltarono l'angolo a destra. Ora la luna aveva ricominciato a splendere nel cielo , appena le nuvole si furono allontanate da lei. < Questa sera vieni al parco ?> , gli domandò all'improvviso Nadia. < Non lo so > , rispose Nightmare < Sono un po' stanco per via del lavoro. Molto probabilmente non verrò. > Nadia fece spallette < Va bene. Ma se cambi idea , sai dove trovarmi> La ragazza si fermò di scatto , vicino ad una curva. Anche Nightmare smise di camminare , notando Nadia ferma sul marciapiede < Devo svoltare di qua > , lo avvisó. Nightmare diede un occhiata alla strada , poi la ragazza. < Va bene.> < Spero che tu venga al parco stasera. Mi annoia stare da sola.> Nadia incrociò le mani dietro la schiena, aspettando una speranzosa risposta da parte di Nightmare. Ma lui , mantenendo il suo solito sguardo serio , semplicemente annuì. Fece un giro e iniziò di nuovo a camminare. < Io ti aspetto > , gridò da lontano Nadia. Quella frase fece venire a Nightmare uno strano brivido. Pensò fosse stato semplicemente il fresco venticello di quella sera , ma non poteva essere solo quello....Non voleva pensarci. Continuò ad andare avanti , aumentando di scatto il passo.
Arrivato finalmente davanti l'entrata della Freddy Fazbear's Pizza, bussó due volte alla porta di ferro davanti a sé. Sulla soglia si sarebbe aspettato di trovare James , ma questa volta ad aprirgli fu Baby. < Oh , ciao , Nightmare > , lo salutò lei , facendo entrare il fratello. < Pensavo ci fosse James ad aprirmi....Dov'è?> Baby si strinse nelle spalle e il suo sguardo divenne improvvisamente nervoso < Lui è nella security room. Ti ho aperto io perché stavo per uscire...>

Oh oh , dove vuoi andare Baby ? Hi guys! Questo capitolo finisce qui. Spero sempre che vi sia piaciuto e alla prossima!!

Teletrasporto pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora