Percorse un paio di gradini prima di arrivare in cima la scalinata e aprire una porta posta davanti a lei. Finalmente avrebbe lasciato quella pizzeria abbandonata. Ora l'unico problema era dove si fosse cacciato Nightmare. Era di sicuro andato a cercarla ed il locale era abbastanza grande. Pensò allora di nominare il suo nome più volte ad alta voce , visto che il locale era vuoto e silenzioso. L'avrebbe sentita di sicuro. Camminó per qualche minuto. Dopo svariati tentativi, decise di ritornare nel punto dove si trovava l'ascensore. Arrivata lì , non trovò nessuno , solo le porte dell'elevatore aperte. Sospirò. < Oh, Nightmare , dove sei?>, dicendo ciò fece per girarsi, e si ritrovò suo fratello proprio davanti a lei. Baby solbazzó per la sorpresa , però Nightmare la prese per le spalle e l'abbraccio forte < Per fortuna sei salva , Baby. Come hai fatto a tornare indietro ?> < Ho usato una scalinata che si trova nell'altro corridoio.> , gli rispose tranquillamente. Nightmare sospirò dal sollievo. < Promettimi che non accetterai mai più lavori del genere , okay ?. Ora torniamo a casa , prima che scoppi di nuovo a piovere.> , dicendo ciò , prese per mano Baby e si diressero verso l'uscita. Appena fuori, la ragazza diede uno sguardo alla pizzeria. Sarebbe ritornata. Voleva rivedere i suoi nuovi amici.
Durante la strada di ritorno verso la Freddy Fazbear's Pizza , Nightmare non faceva altro che rimproverarla.< Mi hai fatto prendere uno spavento, pensavo fossi morta!. Quando l'ascensore si è schiantato, mi sentivo il cuore in gola al pensiero di non poterti rivedere più. Ti avevo avvertita. Come ha potuto papà lasciarti andare così ? Se non ti avessi accompagnata o se non avessi trovato quella scalinata , chi sarebbe venuto in tuo soccorso ? Nessuno!!> < Ora basta!!> , urlò Baby, stufa di sentire altre lamentele da parte del fratello. < Ho fatto un errore. Ho rischiato di morire,è vero, ma alla fine sono riuscita a risalire. > < Questo sì , ma ti sei ferita.>, obbiettó lui< Hai delle bende su quasi tutto il corpo e dovrebbero essere cambiate visto che sono inzuppate di sangue. Quando rientreremo si preoccuperanno molto per questo. E poi sei corsa dentro quell'ascensore come se io ti avessi detto :" vai pure! È sicurissimo entrarci". Questo perché ti sei comportata come una bambina. Ormai sei adulta, Baby. Certe responsabilità le dovresti prendere con cura e prudenza....> Nightmare , terminando , la guardò e vide che stava piangendo. Le lacrime le inondavano le guance e teneva i pugni stretti ed un ghigno di dolore sulla sua bocca. Guardava davanti a sé. Di scatto si girò verso Nightmare e gli disse con tono arrabbiato : < Ci vediamo a casa>. Così corse il più veloce possibile , seguita da Nightmare ,che le urlava :< Scusami. Non volevo. Torna qui!> < Ti ho detto che ci vediamo a casa!! Non provare a raggiungermi!!!>, gli disse di rimando. Arrivata alla pizzeria, bussó velocemente all'entrata , dove le aprí James. < Ehy, Baby , già di...> Ma Baby non lo ascoltò e corse dentro come un fulmine < ....ritorno ?> , completó la frase sotto voce. In quel momento arrivò Nightmare , e neanche lui lo degnó di uno sguardo, concentrandosi a raggiungere Baby. Quando le arrivò vicino , l'afferró per un braccio e la strinse a sé. Baby si dimenava, sbattendo i pugni sul suo petto, cercando di liberarsi < Lasciami!! Lasciami!!> , continuava ad urlargli , però lui non aveva intenzione di lasciarla andare. Riuscì a calmarla un po' e Baby appoggiò la testa sotto il collo di Nightmare ,singhiozzante. Lui le accarezzó i capelli e la bació sulla nuca < Mi dispiace>, le disse sotto voce, tenendola tra le sue braccia. Anche Baby lo strinse forte, piangendo.
Dopo aver fatto pace, Baby andò a dormire. Nightmare l'avrebbe seguita volentieri, ma prima voleva andare a parlare con suo padre. Percorse il corridoio ed entrò in una stanza che si trovava in fondo a quest'ultimo. Trovò di spalle Springtrap , seduto su una sedia con i gomiti appoggiati ad un tavolo. Nella mano sinistra teneva due fotografie. La prima raffigurava tutta la famiglia circa venti anni fa , quando ancora i suoi figli erano piccoli e c'erano Mary e Shadow. Baby non era ancora nata. Mentre la seconda la piccola Baby c'era e come , però Mary e Shadow erano inesistenti. Quelle fotografie le guardava ogni volta che si sentiva giù di morale. E ricordare la loro famiglia unita lo faceva stare meglio. < Papà ?> Springtrap si girò di scatto verso Nightmare , non aspettandosi di trovarselo sulla soglia. < Ah, sei tu , Nightmare. Non ti ho sentito entrare.> Nightmare lo raggiunse, prendendo una sedia e mettendosi accanto a lui. < Allora , com'è andata con il lavoro oggi ?> < Se parli del mio , è andata com'è solito che vada. Se parli di quello di Baby...beh , è proprio per questo che sono venuto da te.> , dicendo questo , Nightmare incrociò le braccia e trasmise uno sguardo serio e arrabbiato a Springtrap < Perché hai lasciato che Baby andasse in quella pizzeria ? Poteva morire!! > < C..che cosa ?> , chiese preoccupato l'animatronic. < Pensavo che non ci fossero pericoli , visto che è una pizzeria abbandonata ormai da tempo.> < Appunto perché è abbandonata che Baby ha rischiato di perdere la vita a causa dello schianto di un stupido ascensore. È stato un miracolo che si sia salvata solo con alcuni graffi.> < E allora com'è possibile che l'ascensore si sia aperto ? Lì dentro non dovrebbe esserci elettricità.>, obbiettó Springtrap , apparentemente confuso e pensieroso. < Ora lei dov'è ?> < È in camera sua che dorme. Sta bene, ma ha bisogno di riposare un po'.> Lo sguardo di Springtrap cadde sulle fotografie e sospirò tristemente < Hai ragione a lamentarti con me. Sono stato uno stupido a poterle permettere di accettare quel lavoro. Ed io che dovrei proteggervi> Nightmare lo guardò sorpreso. Anche lui abbassò gli occhi sulle fotografie e notò che Springtrap stava accarezzando col pollice il viso di Mary. < Prima che tua madre sparisse , le promisi di occuparmi di voi e di proteggervi sempre. Pian piano sto tradendo la sua promessa, a cominciare proprio da questo.....Mi dispiace tanto.> , finendo di dire ciò , sospirò lentamente. Nightmare lo fissò senza batter ciglio. Ora capiva perché ogni volta stava chiuso in quella stanza. < Anche a me manca la mamma. Non sei l'unico > Springtrap girò la testa verso di lui e Nightmare spostò leggermente la bocca, cercando di sorridergli. < Assomigli molto a lei.> < Me lo dici di continuo , papà. Comunque, ora vado.> , così dicendo , salutò Springtrap ed uscì dalla stanza. Doveva ancora dare delle spiegazioni a James per quel gesto di prima.
< Siete praticamente entrati come due missili. Cos'è successo ?> James era seduto sulla sedia che guardava Nightmare scioccato. Lui , invece, era appoggiato alla scrivania, con entrambe le mani messe all'interno delle tasche dei suoi pantaloni neri < È stata colpa mia. Ho fatto innervosire Baby con i miei soliti discorsi. Non avrei dovuto reagire in quel modo. A volte penso di essere egoista con gli altri, non so il perché. > < Beh , da come ho potuto sentire dal corridoio , alla fine avete fatto pace , no ?> < Sì, ma penso che sia ancora un po' arrabbiata con me. Ne parlerò meglio domani con lei. > Alzò la testa verso l'orologio appeso al muro: le 11:30. Poi la riabbassó verso il suo libro appoggiato sulla scrivania. Lo prese e lo esaminó come la prima volta che lo vide. Aveva voglia di continuarlo a leggerlo. Aveva voglia di uscire e di andare di nuovo nel parco. Voleva rivederla....Quest'ultimo pensiero lo tolse via scuotendo in fretta la testa. Però era difficile da eliminare ora che ci pensava. Ricordava la sera precedente. I suoi capelli neri, la pelle bianca e fragile come la porcellana, ma sopratutto , i suoi occhi azzurri come il mare. Nightmare fu attraversato da un brivido su tutto il corpo. Strinse di più a sé il libro è chiuse gli occhi. < Una serata perfetta> , disse a bassa voce. < Hai detto qualcosa ?> , chiese James insospettito. Appena Nightmare alzò la testa verso di lui, James si accorse che aveva le guance rosee. < Nightmare , ti senti bene ? Hai cambiato improvvisamente faccia.> < Sì, sto benissimo. Ho solo bisogno di uscire un po'.> , dicendo questo , uscì di corsa e chiuse la porta alle sue spalle. Respiró a pieni polmoni quell'aria fresca che lo fece stare bene. Alzò gli occhi al cielo e sembrava che il tempo si fosse sistemato un po'. Le nuvole erano inesistenti e la luna splendeva. Non c'era quasi vento e le strade erano deserte. Guardò il marciapiede davanti a sé e fece un passo, poi un altro ed un altro ancora.
Era appena arrivato vicino la fontana bianca. La luce della luna illuminava l'acqua che la rendeva brillante. Sulla panchina non trovò nessuno, oltre alle sue aspettative. Fece per avvicinarsi , ma subito qualcosa lo toccò alle spalle , accompagnato da un urlo. Nightmare solbazzó dallo spavento e si girò velocemente , notando che fu Nadia a farlo saltare in aria. < Nadia , ma che combini!> , gli disse agitato e arrabbiato allo stesso tempo. La ragazza rise come una pazza. < Avresti dovuto vedere la faccia che hai fatto, Nightmare. Non pensavo di poterti spaventare così tanto. > Nightmare si sistemó il cappello e sbuffó serio. < Se la serata dovrà continuare in questo modo , posso anche andarmene ora> Sul viso di Nadia apparve un espressione triste e sorpresa. Si strinse nelle spalle e abbassò lo sguardo di lato. Poi lo rialzó , mostrando un sorriseto < Scusami, Nightmare, eh eh>. Lui scosse la testa seccato e andò a sedersi sulla panchina , seguita da Nadia. Entrambi aprirono i loro libri e cominciarono a leggere. Qualche secondo dopo, Nightmare guardò Nadia con la coda dell'occhio. Era molto concentrata sulla lettura e teneva lunghia del pollice tra i denti bianchissimi. Indossava una maglietta color panna con una scollatura sulla spalla destra che le arrivava quasi fino a metà braccio. Aveva dei leggins e degli stivali neri. All'improvviso Nadia lo guardò e Nightmare diventò di colpo rosso e si rigirò per guardare la pagina del libro, deglutendo nervosamente. La ragazza sorrise da quel gesto. Chiuse il libro e si girò verso Nightmare, appoggiando il gomito sul bordo dello schienale della panchina e distese la testa sulla sua mano che chiuse a pugno. < Dimmi un po', sei tu che tagli i capelli alla Beauty Hair ?>. Nightmare girò lento la testa per guardarla. < Sì, perché ?> , facendole quella domanda, Nadia assunse un espressione quasi sensuale e provocativa < Sei anche bravo ?> Quella voce e quellla occhiata, erano quasi ipnotici.< Ti prego , vai al dunque.> Nadia scoppiò in una risata è scosse la testa, abbassandola e rialzzandola. < Va bene, va bene. Ho bisogno di una spuntatina sulle punte. Ho sentito dire da molte ragazze che la tua parruccheria è molto attiva e brava. Posso fidarmi? > < Se tu ti fidi, ti comunico che sei in mani sicure..>. Nadia saltò dalla gioia e abbracció Nightmare. Da quel gesto , lui restò immobile e diventò di nuovo leggermente rosso. < Sapevo di poter contare su di te. Quando posso venire ?> < Se domani non hai impegni , possiamo fare per le 16:15. Per te va bene?> < Orario migliore di questo non me lo potevi dare! Allora siamo d'accordo> , dicendo questo ,Nadia gli sorrise. < Sono molto contenta. Sopratutto per il fatto che tu sia venuto. Mi fa piacere essere in tua compagnia, sai ? A primo impatto mi sei sembrato subito un bravo ragazzo. Non so in quanti ne incontrerei di te , di sicuro pochissimi....> Più Nadia continuava il discorso e più Nightmare rimaneva ad ascoltarla attento. Non aveva mai sentito qualcuno parlargli così. Anche a lui, dentro di se , gli faceva piacere avere Nadia al suo fianco. Ma solo in un profondo quasi irraggiungibile , che poco a poco stava venendo a galla. Però ci avrebbe messo un bel po' a risalire, ma questo ancora Nightmare non lo sapeva. Forse un giorno se ne sarebbe reso accorto , e sarà solo all'ora che si sentirà strano, molto strano. Passarono un ora a parlare del più e del meno , e poco a poco Nadia tirava fuori il Nightmare che non si sarebbe mai aspettata di trovarsi davanti. Lui cominciò con un leggero sorriso. Pian piano la sua bocca iniziava a mostrare i denti: un sorriso vero. E anche una risata. < Ti devo assolutamente raccontare di quella volta in cui mi versai l'olio d'oliva in testa pensando fosse shampoo e ci volle quasi un giorno per togliermelo dai capelli...> < Ah ah , sì, sì. Oh, no! È tardissimo! Domani farò tardi a lavoro così >, disse improvvisamente , appena guardò il suo orologio da taschino. Nadia si portò le mani sulla bocca , ridendo < Ops, scusami. Sono una chiacchierona , lo so.> Nightmare prese il libro che aveva lasciato sulla panchina , salutò Nadia è corse in tutta fretta verso la pizzeria. < Ci vediamo domani!!> , sentì dire da lontano, prima di sparire dietro un palazzo.OMG!!! Anyway, quante cose interessanti tutte in una botta? Beh , questo a parer mio, voi che ne pensate? Al prossimo capitolo!!!
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Teletrasporto pericoloso
RomanceWithered , Nightmare e Baby sono adulti ormai. Nightmare ha trovato un lavoro e spera di ricavarne qualcosa per trasferirsi e vivere autonomamente, fuori dalla Freddy Fazbear's Pizza. Gli altri due fratelli lo troveranno a breve. Una sera Nightmare...