Capitolo 24

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< Oh, che belle rose, grazie!>, urlò quasi Nadia dalla gioia < Non dovevi!> Nightmare le mostrò uno dei suoi rari e migliori sorrisi. < Mi rende tanto felice vedere quanto ti piacciano > Nadia annusó a pieni polmoni quel meraviglioso profumo che emanavano le rose : erano i suoi fiori preferiti. < Senti , Nightmare > , cominciò lei , alzando lo sguardo verso di lui dal mazzo. < Andiamo di nuovo a casa mia ?> Nightmare non si fece pregare e la seguì volentieri.
Appena entrati, Nadia sistemó le rose rosse nel vaso al centro tavola, dove si trovava l'altra rosa, ormai appassita. Si sistemó sul divano accanto a Nightmare, prendendo in contemporanea il telecomando, accendendo la tv. < Allora....., quale mettiamo ?>, chiese , scorrendo tra varie copertine di film di tutti i generi. Ne cliccó uno che a parer suo le sembrava perfetto per quella serata. S'intitolava One Day, genere romantico.
Durante la visione, nessuno dei due si mosse , rimanendo sempre nello stesso punto. Però uno di loro non restò così a lungo. Entrambi appoggiati sullo schienale del divano, Nightmare fece cadere un po' titubante il braccio dietro la schiena di Nadia, avvicinandola a sé. Lei arrossí, sotto in piccolo sorriseto, così come fece anche Nightmare. La tenne stretta contro di lui, come se qualcuno la potesse prendere e portare via. Le sussuró dolcemente che l'amava, e nel contempo le accarezzava delicatamente i capelli neri e le diede un bacio sulla tempia. Le cominciò a sfiorarle la pelle del viso con la punta delle dita, scendendo sotto il mento, dove l'afferró piano e mise a leggero contatto le labbra con le sue. Dopo il primo bacio, ne seguì un altro, ed un altro ancora. Nightmare, appoggiandole l'altra mano sulla spalla sinistra, la spinse piano fino a farla sdraiare. Le sorrise affettuosamente, mettendo quasi a contatto le loro fronti e spostando alcuni ciuffi dietro l'orecchio. Nadia fece altrettanto. Ritornarono a baciarsi, aumentando poco a poco la pressione sulle loro bocche. Entrambi col respiro affannato, Nadia cominciò a sbottonargli la camicia nel mentre che Nightmare le tirava su la maglietta bianca.< Sei bellissima....> , le sussuró Nightmare, ed in quel momento, senza volerlo, i suoi occhi cambiarono, come se si stesse trasformando : ed effettivamente lo stava facendo. Nadia sbarró gli occhi nel guardarlo, ed il suo respiro si fermò per un secondo. < N..Nightmare, p..perché sei di nuovo c..così?> < Come ?> , chiese allarmante lui. Tutto gli venne più chiaro quando notò gli artigli appena apparsi al posto delle unghie e le lacrime di sangue scendere lungo le guance. Si chiedeva il perché della cosa e fece per allontanarsi, ma Nadia lo trattenne, avvolgendo le braccia intorno al suo collo e tornando a baciarlo < Non preoccuparti >, lo tranquillizzó lei, spostandogli il ciuffo che gli copriva l'occhio sinistro, mostrando entrambe le pupille rosse e nere. Nightmare buttò un breve sospiro di sollievo, sorridendole appena calmatosi. < Non so come tu possa non avere paura di me> < È semplice > , ridacchió Nadia < Come si dice : non giudicare un libro dalla copertina.> Se lo avvicinò ancora di più al suo viso e gli disse con la voce più sincera del mondo < E tu sei il più bel romanzo che io abbia mai letto>.Nightmare sentì il cuore pulsargli talmente forte da fargli male; un dolore sopportabile a tutti gli effetti e voleva che non finisse mai. Strofinó giocosamente il naso contro quello di Nadia e tornò a baciarla, prendendole lievemente il viso per avere maggiore contatto con le sue labbra. < Non immaginavo che fossi così poetica, amore.> Sentì le guance della ragazza surriscaldarsi da quel complimento, oltre che ai baci che le trasmetteva e che la stava mandando a fuoco. I gemiti si fecero più intensi quando iniziò a baciarla con foga sul collo. Nadia immerse le dita nei capelli di Nightmare, tenendogli la testa, arrivando quasi a graffiargli la cute. Con scatto fulmineo, le afferrò i polsi, bloccandoli. Si dimenava con falso intento di scappare da quella presa salda che sembrava quasi poco rassicurante e provocativa, però, allo stesso tempo, era come un gesto protettivo e affettuoso nei suoi confronti. Salì sulla guancia, sempre baciandola, e ritornò sulle sue labbra. < Aspetta....,fammi spegnere...la tv> , gli disse lei, allungando il braccio verso il pavimento, dove il telecomando era caduto. La spense, cercando in un primo momento il bottone che non riuscì a vedere per il buio. Lo buttò per terra con non curanza, e ritornarono a baciarsi appassionatamente.

#TOSHIPFOREVER

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