Capitolo 9

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Erano appena le 7:00 e la sveglia iniziò a suonare. Nightmare la spense , ancora con gli occhi chiusi. Quando li aprí , fece un sospiro. Poi un sorriso. Si alzò in tutta fretta e cominciò a prepararsi. Fuori l'aria mattutina era fresca come al solito, ma con qualcosa in più. Camminó a passo svelto verso la Beauty Hair, dove trovò Andrew pronto ad aprire la saracinesca. < Ehy, Nightmare, alla buon ora, come sempre dopo tutto.> < Buongiorno , Andrew. Ormai ti dovresti esser abituato ai miei anticipi. > Andrew guardò Nightmare con fare investigativo mentre apriva la porta della parruccheria. Vedeva come qualcosa di diverso in lui quella mattina. Qualcosa di positivo. Preparò il caffè e diede un bicchierino a Nightmare. < Oggi sei diverso. Come dire, sembri felice> Nightmare guardò Andrew con fare curioso ed interrogativo. Non sapeva il perché, ma aveva regione: era felice. Lui scosse la testa e bevve tutto in un sorso il caffè.< Sarà, ma io mi sento il solito. Perché ?> < Appena sei arrivato ti ho visto con un sorrisetto. Comunque, almeno inizierai bene la giornata>.
Passò qualche ora e presto si fecero le 16:00. Per tutto il tempo , Nightmare guardava l'orologio, aspettando quest'orario. Si sentiva strano in quel momento. Troppo strano. A momenti lei sarebbe arrivata....
< Allora, come le sembrano, signorina?>, chiese alla ragazza con cui finì di asciugarle i capelli. < Perfetti. Grazie mille.> Lei pagò ed uscì. In quello stesso instante, la porta si aprì , facendo suonare il campanellino sopra di esso. Sulla soglia , Nightmare vide Nadia avvicinarsi verso di lui.< Ma buonasera, Nightmare.> Lui gli sorrise leggermente ed arrossí contemporaneamente. < Prego, siediti che io intanto preparo il tutto> , disse lui , indicando le poltrone. Nadia gli sorrise come risposta è si andò ad accomodare, prendendo una rivista di moda.
Appena finì di lavarle i capelli, Nadia si spostò nell'altra poltrona , davanti allo specchio. Nightmare le mise attorno un bavaglio di plastica e fece uscire i capelli bagnati che erano rimasti dentro esso. < Avevi detto che  volevi solo tagliare le punte, vero ?> < Sì. Proprio così> , gli rispose Nadia. < Però non farmeli troppo corti , okay ?> < Lascia fare a me>. Nightmare prese il pettine e delle forbici ed iniziò a tagliare. Quando le spostava i capelli, le guance si Nadia diventavano rosse. Nightmare era tranquillo in quel momento. Ogni tanto alzava gli occhi verso lo specchio, e la guardava in viso. Vedeva il suo sguardo rilassato perso in quella rivista. Notò come la sua pelle bianca e fragile prese un colore più vivace, sopratutto in faccia. Era come una bambola. Gli capitò di accarezzarle una guancia per prenderle un ciuffo, e sentì come la pelle fosse molto morbida e liscia. Arrossí.
Un paio di minuti dopo , appena finì di asciugarle i capelli, le tolse il bavaglio e le diede un ultima sistematina. < Ti piacciono ?> , le chiese tranquillo. Nadia girò la testa in entrambi i lati per guardarsi meglio. Ritornando dritta, spiccó un sorriso soddisfacente. < Se li adoro ? Sono magnifici, Nightmare. Sei bravissimo>, gli disse con entusiasmo, guardandolo dallo specchio. Lui arrossí e si strinse nelle spalle. < Beh, sono felice che ti piacciano, Nadia>. Lei fece per prendere il portafoglio dalla borsa, ma prima di aprirlo, Nightmare la fermò < Tranquilla. Offro io> Nadia lo guardò stupita e a bocca aperta. Non si aspettó questo gesto da parte sua. Si sentì quasi tremare. In quel momento, abbracció Nightmare e gli diede un bacio sulla guancia. < Non so come ringraziarti. Sei veramente gentile, Nightmare> In quel momento lui si sentì andare a fuoco su tutto il corpo. Non aveva mai provato quella emozione. Quando Nadia si staccò da lui per dirigersi verso l'uscita, Nightmare voleva che lo riabbracciasse , che lo ribaciasse. < Ci vediamo stasera> , gli disse Nadia felicemente. Lui annuì e le sorrise.
Dopo qualche ora, Nightmare finì di lavorare e poté finalmente tornare a casa. Però stranamente non era stanco, anzi, si sentiva più energico  di prima. A quell'ora, molto spesso, era distrutto dal lavoro, ma la presenza di Nadia quel pomeriggio fu come un secondo bicchierino di caffè. Una scarica di energia e di strane sensazioni tutte di botto. Voleva riprovarle con lei, proprio quella sera.
Arrivato davanti alla pizzeria , bussó all'entrata e gli aprí, come al solito, lo zio James. Lui notò perfettamente l'ottimo umore che aveva Nightmare stampato in faccia. E gli sorrise, compiaciuto di rivedere dopo vent'anni il vecchio nipote di una volta, allegro e spensierato. < Stasera esci di nuovo?> , gli domandò James, appena entrò con Nightmare nella security room. Il ragazzo lo guardò leggermente sorridente. < Sì. Perché?>, gli rispose, tornando subito serio. < Sei molto di buon umore. Era da tanto tempo che non ti vedevo così. Mi fa molto piacere......Comunque, incontrerai di nuovo quella ragazza? > A quella domanda , Nightmare divenne rosso in faccia. Certo, si sarebbero rivisti quella sera, allo scoccare della mezzanotte. Solo al pensiero lo faceva sentire nervoso , ma allo stesso tempo felice. < Sì, esatto....Ma non ti fare strane idee se dopo quella notte abbiamo cominciato a parlarci spesso.> Abbassò lo sguardo di lato e chiuse per metà le palpebre. < Siamo solo amici....> Quella frase la pronunciò con un tono quasi ironico,falso, come se in fondo in fondo non voleva dire questo. E James se ne accorse. Notò Nightmare stringersi nelle spalle mentre guardava un punto fisso della stanza, avvolto nei suoi pensieri. < Okay, ho capito come stanno le cose...> Nightmare alzò di scatto lo sguardo verso James quasi scioccato e divenne nuovamente rosso, però dalla rabbia. < James , basta!!>, gli disse quasi urlando.< Mi fai sentire.....così in imbarazzo. N...non voglio più che entri in questo discorso, chiaro? > Le pupille gli diventarono neri con solo due puntini rossi. I denti gli diventarono aguzzi e alcuni punti delle labbra si spaccarono. James quasi solbazzó, perché non aveva mai visto Nightmare con quell'aspetto. Era inquietante e guardava James in modo poco rassicurante. Fece per fare un passo verso di lui, ma si bloccò di colpo. Subito Nightmare ritornò se stesso. Guardava suo zio e non sapeva cosa dire. Nel viso era notevolmente dispiaciuto e si mise di botto a lacrimare. < Scusami tanto.....> , detto ciò, uscì di corsa dalla security room è si diresse verso il corridoio. Girò a destra ed entrò nella sua stanza, dove chiuse la porta alle sue spalle. Cadde di peso sul pavimento e scoppiò in un pianto. < Perché mi sono comportato in quel modo?> Immerse le mani nei capelli neri e fissò per terra per qualche secondo, chiedendosi :< Perché sto cominciando.....a diventare un mostro?.> Tre ore dopo, quasi allo scoccare della mezzanotte, Nightmare era già fuori dal locale, con il libro in mano e lo sguardo serio davanti a sé. Gli occhi, ancora bagnati dalle lacrime, luccicavano un bagliore rosso nel buio della notte. Ogni tanto sospirava per cercare di riprendersi. Si sentiva il cuore pesante. < Ehy, Nightmare!!!>, lo chiamò una voce da dietro. Nightmare si girò e vide Nadia dall'altra parte della strada, gli faceva gesto si andare da lei e lui attraversó e la raggiunse. < A quanto pare ci siamo incontrati a pochi passi dal parco contemporaneamente.> , disse Nadia ridendo. Nightmare fece un verso d'approvazione, mantenendo uno sguardo serio. Nadia lo guardò negli occhi, accorgendosi del suo umore. < Che hai, Nightmare? Un paio d'ore fa eri di buon umore. È successo qualcosa?.>  Nightmare scosse la testa, mentendo, e strinse i pugni. < Non voglio parlarne....> Nadia incrociò le braccia ed inalcó un sopracciglio. < Forse ho il rimedio giusto per farti tornare il sorriso...> Nightmare la guardò curioso. < E cioè?> < Perché non andiamo a casa mia e ci guardiamo un bel film ?> Nightmare da quella proposta rimase immobile. Avrebbe preferito di più andare al parco, stare di nuovo al chiuso non gli piacque per niente. < Nadia, andiamo al parco. Vorrei stare all'aperto.> , le disse gentilmente, però lei Insistette. < Avanti, Nightmare, un film ti rilasserá. Vedrai, ti farà tornare il sorriso......E, comunque, ho lasciato il libro a casa....Quindi sei obbligato> Nadia sghignazzó, come se avesse progettato tutto fin dall'inizio. Nightmare restò ancora per qualche secondo in silenzio, non sapendo cosa dire. In effetti non aveva altra scelta....Fece un lungo sospiro ed infine accettò. Nadia gli prese la mano e lo guidò verso casa sua. Nightmare, durante il cammino, si sentì abbastanza a disagio a tenerla per mano, ma allo stesso tempo non voleva staccarsi da lei.
Arrivarono davanti ad un portone di metallo tutto grigio. Nadia lo aprí e salirono con l'ascensore al sesto piano.  La ragazza aprí la porta sulla sinistra. Sul pavimento c'era un tappetino con su scritto: " home sweet home" in verde e lo sfondo marrone. Quando entrarono, Nightmare notò subito un grande salone collegato alla cucina. Un corridoio sulla sinistra che portava nelle altre camere. Il tutto era abbinato con colori che  andavano sul bianco quasi panna e grigio chiaro. L'ambiente era tranquillo e silenzioso. Nadia fece gesto a Nightmare di accomodarsi sul divano accanto a lei. Il ragazzo esitò un momento. Poi la raggiunse e si sedette. Nadia prese un telecomando ed accese la tv. Aprí una classifica di film salvati e chiese a Nightmare quale volesse guardare. < Allora, che genere ti piacciono ? Romantico, comico, horror...?> < Fai tu. >, le rispose semplicemente < La scelta è tua.> Nadia gli trasmise un sorriso preoccupato e timido. Gli chiese a bassa voce: < Posso metterne uno romantico ? Il film s'intitola: " Titanic">.
Nightmare fece spallette ed annuì alla proposta.

Da quanto non scrivo?!!! Maledetti compiti, non avrete il mio Freizeit!!!( in tedesco : tempo libero). Al prossimo capitolo!!!

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