A braccia conserte e con le spalle al muro, Anita osservava il suo nuovo salotto. Aveva impiegato due giorni e mezzo per rimettere in sesto una casa distrutta. Cocci di soprammobili e quadri rotti erano finiti in spazzatura e con loro tutto ciò che non si poteva più riparare. Aveva acquistato dei nuovi divani e un letto in seconda mano: non erano un granchè, ma si sarebbe accontentata. Gli uomini che erano entrati in casa avevano tranciato in due i cuscini e il materasso con un coltello e quando era tornata aveva trovato milioni di piume bianchissime sparse sul pavimento come neve.
Amava la neve. I suoi genitori l'avevano portata a sciare nel Vermont, nel Natale dei suoi cinque anni: il sorriso orgoglioso di suo padre quando le tendeva le braccia e le urlava "Vai così, piccola Bambi!" mentre lei scendeva piano piano da una pista bianca era uno dei ricordi più belli che custodiva. Se solo quella piccola bambina con le codette e le mani fredde avesse saputo che due anni dopo sarebbe finito tutto...La sua casa non era bella come prima, ma perlomeno era tutta intera ed era pulita. A dire il vero, in quel salotto c'era un' unica cosa che ancora era a pezzi e necessitava di un restauro: il cuore di Annie.
Fece un grande sospiro e con le braccia incrociate sul petto si portò le mani sulle spalle. come a volersi avvolgere nel suo stesso abbraccio. Dal loro ultimo litigio non aveva più avuto notizie di Andy. Non le aveva scritto nemmeno un messaggio. Non lo aveva mai visto così adirato, mai, nemmeno quando era tornato a casa dopo aver fatto a botte con Joseph. Chissà se anche lui in quel momento sospirava e si sentiva solo.
E se si fosse sentito più libero, invece? Senza di lei, senza tutte le sue paure che stavano cominciando a soffocarlo... Non poteva fargliene una colpa. Lui la amava, tanto, e Anita lo sapeva. Ma Andy stava crollando, per la prima volta. Non era più in grado di aiutarla, ma non poteva biasimarlo.
Però le mancava da morire. Annie aveva solo bisogno di sapere che anche lei gli mancava. Con questa consapevolezza avrebbe potuto continuare da sola e sconfiggere tutto il mondo. Più volte aveva preso il cellulare per scrivergli, per poi non farlo mai: aveva bisogno di spazio, doveva pensare a se stesso.
Proprio in quel momento il suo telefono squillò. Sentí il cuore balzarle in petto.
Ma non era Andy. Era Charlotte."Pronto? Charlie..."
"Annie! Ciao. Come stai?"Odiava dover mentire ogni volta.
"Sto benone. Ho finito di risistemare la casa e sono soddisfatta"
"Perché non mi hai chiamata?? Ti avrei potuto dare una mano"
Charlotte era sempre pronta a starle accanto. Andy le aveva raccontato tutta la loro storia mentre lei era in coma in ospedale. Charlotte era sconvolta, come era naturale, ma non aveva avuto paura. La loro amicizia era ancora più forte.
"No, non volevo essere di peso"
"Oh certo, dimenticavo che tu sei sempre un peso per me, sei così asfissiante..."
Annie sorrise. Aveva bisogno di stare con la sua amica, l'aveva trascurata troppo a lungo.
"Senti, che ne dici se domani sera andiamo allo Starlight a bere qualcosa?"
Charlotte emise un gridolino stridulo: "Dico che sono più che felice. Non ti vedo da quando Andy si stava ancora ristabilendo in ospedale. A proposito... lui dov'è? Come si sente?"Doveva mentire di nuovo? No. Aveva bisogno di sfogarsi.
"Lui..."
Cadde il silenzio.
"Annie? Ci sei?"
"Si si. Lui è a casa sua. Si sta rimettendo, ma ancora non cammina troppo bene, a volte usa le stampelle. E soffre ancora molto. È normale credo, è stato un intervento molto lungo e rischioso, ha le gambe per miracolo..."
"Ti sento strana. Non mi piace il tuo tono di voce"
Non le si poteva nascondere proprio niente.
"No, è solo che... abbiamo avuto una discussione piuttosto pesante tre giorni fa e ancora non si è fatto sentire. Mi ha fatto capire che aveva bisogno di spazio, mi ha praticamente detto che penso solo a me stessa"
"Ma questo non è vero!!"
"Non lo so Charlie, forse è vero e nemmeno me ne sono resa conto. Perciò me ne sono andata da casa sua. Però lui mi manca da morire e non sono sicura che per lui sia lo stesso"
"Annie... non dire stronzate. Conoscendolo è solo troppo orgoglioso per venire sotto casa tua e farti una serenata. Tornerà"
Lo aveva detto con così tanta sicurezza che quasi ci credeva.
"Non voglio che mi lasci"
"Non lo farà. È un ragazzo intelligente. E poi gli conviene, perché se dovesse fare una cosa del genere quelle gambe gliele spezzo davvero"
"Charlie!!"
"Dicevo per dire..."
Risero insieme. In effetti, Annie non rideva da un po'.
"Allora, a domani"
"A domani bella signorina"

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Anita
Mystery / ThrillerQuando il legame col suo passato diventa insopportabile, Anita si rende conto di non aver vissuto nemmeno un giorno, dopo la morte inspiegabile dei suoi genitori. Sará Andy, un promettente fotografo australiano, a restituirle quella che risulterá es...