Incerto domani

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"Anita non é morta"

Rimase attonito.
Era forse giá morto? E quello che aveva davanti non era più Richard, ma un angelo del Paradiso, che con la sicurezza di chi sa di aver ragione lo stava conducendo dalla sua adorata Annie?

"Non prenderti gioco di me. Non adesso" disse, con un filo di voce e il viso indurito da quelle parole così incredibilmente potenti.

"Non mi prendo gioco di te, ragazzo. Vi ho salvati entrambi"

Una lacrima era colata dagli occhi blu di Andy: "L'ho sentito con le mie orecchie. L'ho vista mentre la portavano via e ho sentito gli spari. Lei é morta"
Richard sorrise, scuotendo la testa: "Posso dimostrarti che non é vero. Gli spari che hai sentito erano i miei: li ho ammazzati tutti e dodici quegli assassini! Senza sbagliare un colpo. E poi mi sono liberato anche di Jeff, quel manigoldo che ti stava dando fuoco. Eri giá svenuto quando ti ho liberato, altrimenti lo avresti visto con i tuoi occhi"

Troppe emozioni in un solo momento.  Continuò a rimanere in silenzio, ma questa volta con un sincero sorriso che pian piano prendeva forma tra le lacrime.
"E come facevi a sapere che eravamo lì?"
"Non sono stato con le mani in mano tutto questo tempo. Ho indagato anche io, ho seguito le loro piste fino ad arrivare al luogo dove sono soliti riunirsi. E vi ho trovato lì, grazie al cielo. Siete stati così coraggiosi, James ne sarebbe stato fiero"
"Allora...lei...lei..."
"Si. É viva"

Andy si portò una mano davanti agli occhi per poi riaprirli e assicurarsi che quella che aveva davanti fosse la realtá. Non sentiva più il dolore procurato dalle sue gambe dure, avrebbe giurato di potersi liberare nel cielo, tanto era felice. Voleva correre ad abbracciare Richard, anzi, voleva correre subito da Anita, prenderla con sé e portarla subito via, in un altro Paese, in un altra vita, dove sarebbero stati felici, insieme. Ma non poteva correre, e allora sorrise, gettando indietro la testa e immaginando mille mondi e mille storie da passare con lei.
Poi, però, un' ombra incupì questi improvvisi e inaspettati pensieri felici.
"Ma allora perché non é qui? Perché i miei genitori e le infermiere non mi hanno fatto andare da lei?"
Richard abbassò la testa.
Ah, ecco. Ecco che ora ritornava con i piedi per terra, nell'unico mondo possibile, quello in cui dolore e felicitá vanno a braccetto.
Richard si schiarì la gola:"Vedi Andy..."
"Che c'é? Parla in fretta, non indugiare. Cosa le é capitato?"
"Non ho mentito quando ti ho detto che é viva, perché lo é. Ma purtroppo non sono arrivato in tempo per evitare del tutto che le facessero del male, e sono davvero rammaricato per questo"
Andy pendeva dalle sue labbra, spaventato e in attesa di conoscere il loro destino.
"Continua"
"Anita si trova nel reparto rianimazione. Le é stata inferta una profonda pugnalata nella schiena, doveva essere un colpo mortale, ma miracolosamente non l'ha uccisa. Le sue condizioni sono piuttosto gravi, a dire il vero, ma per ora sono stabili"
"Quante probabilitá ci sono che sopravviva?"
Andy era fatto così. Non gli piacevano i giri di parole, andava subito al sodo.
''Per ora poche"

Arricciò le labbra e annuì, pensieroso.
"Dunque, se morirà... sarà come se me l'avessero tolta due volte. Soffrirò il doppio al pensiero di aver avuto la possibilità di poterla avere ancora accanto a me"
"Ma hai la speranza, ragazzo. Se fosse già morta non potresti più sperare in nulla"
"Portami da lei. Voglio starle vicino. Io non rischio di morire, ma lei si"

Richard esitò un attimo, poi andò a chiamare due infermiere. Queste protestarono un po' per la richiesta, ma alla fine cedettero. Con grande fatica, riuscirono a trasportare Andy nell'altro reparto, con una barella.
Il ragazzo sentiva il cuore battere ai lati della gola e il soffitto girava, girava, girava... chiuse gli occhi.
E quando li riaprì era vicino a lei.

La sua Annie sembrava morta. Fu la prima cosa che gli venne in mente. Era bellissima, ma sofferente anche nel sonno. Il suo volto era terribilmente bianco. Le morbide mani, che teneva distese lungo i fianchi, erano tutte graffiate, come se avesse cercato di combattere.

Anita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora