NOTA AUTRICE:
Prima di leggere questo spin-off va consigliata la lettura della trilogia "My Boss - Il Mio Capo" che trovate sul mio profilo per facilitarne la lettura e capirne tutti i passaggi. Buona lettura!Un rumore rimbombò improvvisamente in quella fredda cella, facendolo sobbalzare da quella scomoda tavola di acciaio su cui dormiva e mettendolo sull'attenti. Probabilmente era arrivato un altro momento di lavori forzati. Una guardia entrò.
'Alzati cane, che c'è qualcuno che vuole incontrarti. Non riesco neanche ad immaginare chi potrebbe avere la voglia di vedere un verme schifoso come te.' Disse come facevano tutti ogni santo giorno.
E lui si alzò, stanco e distrutto dagli ultimi lavori pesanti che gli era toccato fare, e seguì la guardia dopo che quest'ultima l'aveva ammanettato.
Si diressero in una stanza dove solitamente si incontravano i propri cari, ma lui non aveva mai avuto una simile esperienza, perché a lui non era rimasto nessun "caro". Lui non aveva nessuno sulla terra, neanche più quella persona che lui sognava ogni santa notte.
Si accomodò su una sedia al di là della scrivania al centro della stanza e attese sotto scrutinio l'arrivo di questa persona. Probabilmente aveva sbagliato e non voleva vedere lui. Non c'era altra spiegazione.
La porta si aprì, ma lui rimase con lo sguardo basso, anche perché non gli interessava. A lui stava bene così. Lui era contento di stare in quella cella, facendo lavori forzati. I passi si avvicinarono lentamente fino a fermarsi di fronte a lui. E poi una voce.
'È molto tempo che non ci si vede.' Disse la voce d'uomo.
I suoi occhi si incontrarono di scatto con quelli di quell'uomo, fissandolo per un minuto intero.
'Ramirez.' Fece un cenno col capo dopo aver riconosciuto chi era. La guardia balzò sentendo quel nome e con un sommesso 'con permesso', uscì da quella stanza.
'Vedo che ti ricordi di me.' Disse l'uomo dopo aver aspettato l'uscita della guardia. Poi si accomodò di fronte a lui.
'Arriva al dunque Ramirez, sai che non mi piace perdere tempo.'
'Impaziente come sempre...' L'uomo lo guardò con sorriso beffardo. 'Ti sei molto trascurato qua dentro. Quella barba cresciuta, quei capelli lunghi...ma il fisico non l'hai perso...quanto tempo è passato?'
Lui lo fissò per lunghi attimi prima di parlare.
'Sei anni. Sei lunghi anni.' Disse semplicemente.
'Non credi di aver pagato abbastanza? Voglio dire, non ti piacerebbe uscire di quì e riavere la tua libertà?' Gli chiese l'uomo soddisfatto.
'No. Intendo scontare il mio ergastolo. Solo allora mi sentirò un po' più bene con me stesso. Perciò non voglio la tua carità. Puoi andare.' Rispose freddo.
'Oh guarda che sai che non faccio la carità a nessuno. Anche i nostri scambi sono sempre stati equi. Ti ho pagato per tutti i servizi che mi rendevi e devo dire che erano molto piacevoli e tu sai di cosa sto parlando...' Sorrise maliziosamente.
'Lo so benissimo Ramirez. Altrimenti non sarei in questo maledetto posto. Credo che anche a te non farebbe male passarci del tempo...'
L'uomo si avvicinò improvvisamente al suo viso.
'Ascoltami bene. Io voglio darti l'opportunità di essere di nuovo libero-'
'Che io non voglio. Perciò puoi andare.' Indicò la porta della stanza.
'Fammi finire e poi sceglierai. Non sarei venuto da te se la situazione non fosse così difficile.' Disse ora serio.
'Prego allora.' Lo invitò a parlare.
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My Protector - Il Mio Protettore ✔
RomanceCOMPLETA! 'Mmh...chi è lei?' Brava, rimani sul civile che di figure ne hai fatte e pure abbastanza. 'Credevo mi aspettassi. Tuo padre non ti ha avvisato, Isabella?' Ah. Mio padre. Ciò significava solo una cosa, e cioè che il protagonista di quella...