I mesi passarono e la mia fisioterapia stava volgendo a termine. Finalmente riuscivo a camminare da sola e, a parte qualche volta che inciampavo perché i miei muscoli venivano meno, avevo quasi recuperato del tutto. Ed ero felice. Felice con me stessa, con la mia nuova famiglia e soprattutto con Yago. Mi aveva supportato in tutti i sensi e il nostro rapporto si solidificò sempre di più. Ormai dipendevamo l'una dall'altro e non riuscivamo più a fare le cose da soli.
Avevo lasciato il lavoro allo studio medico e ripreso gli studi. Yago era riuscito in pochi mesi ad avere il cambiamento definitivo del nome ed ora si chiamava Yago Garcìa a tutti gli effetti. Si era buttato per sempre indietro l'ombra ed il nome di Tristan Monteiro. Era solo un brutto ricordo del passato e niente più. Anche mia sorella Claudia sembrava averlo accettato. Gli parlava senza timore. Solo Steven non gli rivolgeva né lo sguardo né la parola, ma Claudia mi promise che avrebbe fatto qualcosa al riguardo perché sapeva che non sarei potuta andare al suo matrimonio senza Yago. Lui faceva parte di me. E Marco, beh lui era sempre Marco. Solo più rilassato. Addirittura una volta mi venne vicino e mi accarezzò la guancia sorridendomi e poi andò via. Avevo pensato addirittura di non lavarmi più la guancia perché sarebbe rimasto un evento unico e raro. Poi, avevo imparato a conoscere meglio Teo. Cavolo, mi faceva morire dal ridere e mi regalava mille abbracci! Lo adoravo. Era veramente il fratello che non avevo mai avuto.
Ed ora mi stavo crogiolando nel letto mentre Yago si preparava per il lavoro. Eh sì. Con i documenti originali e col suo nuovo nome era riuscito ad acquistare un'impresa sull'orlo del fallimento (stranamente suggerito da Valente!) ed ora ne era il capo.
'Piccola tra poco vado...' Disse abbassandosi verso di me e dandomi un dolce bacio invadendomi con quel profumo invidiabile. E poi col suo completo era sexy da impazzire. Fortunatamente nella sua azienda lavoravano solo uomini. Grazie alla sottoscritta.
Gli sorrisi sbadigliando sonoramente.
'Vedo che non ti è bastata la notte di sonno...' Alzò un sopracciglio divertito.
'Notte di sonno o notte di sesso?' Gli risposi divertita.
'Giusto. Colpa mia piccola.' Rise.
DRIIING DRIIING
Il mio telefono...
Mi girai e presi il telefono dal comodino. Era Claudia.
'Sorellona, buongiorno!' Risposi pimpante.
'È arrivato il momento!! È arrivato il momento!! È arrivato il momento!!' Urlò così forte che dovetti allontanare il telefono dall'orecchio. Anche Yago si avvicinò per vedere che succedeva.
'Claudia che diamine succede??'
'È arrivato il momento!! È arrivato il momento!! È arrivato il momento!!' Continuò lei su di giri.
'Claudia-'
'È arrivato il momento!! È arrivato-'
'E smettila!!' Urlai facendola smettere. 'Dimmi di che momento stai parlando!' Ero confusa.
'Chloe!! Oddio, è arrivato il momento!!' Cavolo! Le staccai subito il telefono in faccia mentre Yago mi guardava perplesso. Mi infilai la prima cosa che trovai, mi lavai i denti e corsi da lui.
'Mi dici che succede, Isabella?' Mi chiese lui impeccabile.
'È arrivato il momento!!' Gli dissi ridendo e saltellando. Effettivamente Chloe era arrivata ad otto mesi e una settimana di gravidanza. La sua pancia era impossibile da trascinare!
'Quella frase l'avevo capita molto bene. Solo non ho capito a cosa si riferisce.'
'Mi devi portare subito in ospedale!!' Gli dissi prendendo la borsa e avviandomi alla porta.
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My Protector - Il Mio Protettore ✔
RomanceCOMPLETA! 'Mmh...chi è lei?' Brava, rimani sul civile che di figure ne hai fatte e pure abbastanza. 'Credevo mi aspettassi. Tuo padre non ti ha avvisato, Isabella?' Ah. Mio padre. Ciò significava solo una cosa, e cioè che il protagonista di quella...