30. IL VERO VOLTO DELL'UOMO NERO

9K 409 41
                                    

Fu il pomeriggio più spensierato della mia vita. Il pranzo fu ottimo e la compagnia addirittura di più. A parte il Dottor Valente, quello cattivo ovviamente. Ma non diede nessun problema rilevante. Furono tutti simpatici e divertenti, sorattutto il Dottor Matteo Valente che cercò in tutti i modi di mettermi a mio agio. Sua moglie Sarah era una delle più dolci donne mai conosciute, per non parlare della piccola Camilla che era tenerissima con i suoi bronci. E Claudia...beh lei era speciale. Aveva ventisette anni, qualche anno in più di me, ma ci capivamo al volo. Parlammo di tutto e addirittura di moda, cosa di cui non avevo mai parlato prima. E poi di viaggi, di musica, di film e scoprimmo di avere tante cose in comune. Finalmente avevo un'altra amica e sentivo dentro di me che era speciale. Aveva quei bellissimi capelli ricci mori e quegli occhi verdi particolari. Ed era innamoratissima del suo ragazzo, Steven, un uomo bellissimo. Un giorno le avrei chiesto come si fossero conosciuti.

'Bella domani dobbiamo assolutamente fare un'uscita tra amiche, io e te! Andremo in un pub che si è aperto da poco. Dicono che si mangia benissimo!' Mi disse non appena mi alzai per andar via.

'Per me va benissimo! Facciamo domani dopo il lavoro?' Le chiesi.

'Sì! Dopo ti mando un sms con l'indirizzo del pub!'

'Voi due non andrete da nessuna parte.' Il Dottor Valente si intromise tra noi. Non capivo perché insisteva su questa cosa. Lo guardai timorosa.

'Marco mi hai stufato! Io esco con chi mi pare! Non sei mio padre!!' Urlò lei infuriata col fratello.

'Ti conviene abbassare il tono e ti conviene che sia io tuo padre invece di quel bastardo.' Oh oh. Le cose si mettevano male.

'Non nominare quella persona! Io ho il cognome della mamma e sono fiera di portarlo, nonostante non l'abbia mai conosciuta! Quindi sono affari miei con chi voglio uscire!' Urlò al fratello mentre io ero concentrata sul fatto che lei fosse un'orfana e quindi se non fosse stato per i fratelli...

Il Dottor Valente non rispose, ma la guardò con uno sguardo così agghiacciante che me la stavo facendo sotto, ma mi venne improvvisamente una specie di rabbia interiore. Chi era lui a giudicarmi? E allora feci una cosa impensabile.

'Claudia non c'è motivo di litigare con tuo fratello per me, anzi, ho io qualcosa da dirgli, col permesso di Chloe.' La guardai e lei mi fece cenno con la testa di continuare. Mi avvicinai al marito fino a stare a pochi centimetri da lui. Era di un fascino straordinario, ma a me non incantava. Ero troppo arrabbiata per quello. Lui mi fissò con lo stesso sguardo, ma aveva in esso anche un po' di curiosità. 'Mi senta bene Dottore, non le permetto di parlarmi in quel modo di me perché io non sono né nelle sue dipendenze, né un membro della sua famiglia. Perciò, sappia che sono una ragazza onesta ed educata nonostante la persona che mi ha cresciuta e che si definisce padre non lo sia per niente. Quindi se lo metta in quella testa dura. Non voglio essere giudicata solo perché vengo da una famiglia sbagliata.' Finalmente terminai il mio monologo con gambe tremanti sotto il suo scrutinio.

E ci fu silenzio. Da parte di tutti. Mi schiarii la voce perché iniziai a sudare. E fortunatamente si degnò di rispondermi.

'Hai coraggio, ragazzina.' Mi disse dandomi per la prima volta del tu. 'Ma in una cosa ti sbagli.' Si avvicinò pericolosamente al mio volto e fui tentata di fare un passo indietro. 'Io non sto giudicando te come persona. Sto solo proteggendo la mia famiglia da pericoli reali ed intorno a te ci sono pericoli come ben sappiamo. A te invece entra questo nella tua testolina dura?' Cavolo! Rimasi senza una risposta. Non potevo dargli torto.

Mi allontanai da lui facendo alcuni passi indietro e mi rivolsi a Claudia.

'Forse è meglio che non ci vediamo-'

My Protector - Il Mio Protettore ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora