45. SPORCHI TRADITORI

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YAGO

Rimasi per un attimo scioccato da ciò che avevo sentito. Forse avevo capito male? Non mi stava chiedendo soldi ma...

'Un bacio?' Le chiesi spalancando gli occhi.

'Esatto Tristan. Un bacio. Non chiedo altro.' Mi disse con fare totalmente innocente.

'Io...e perché mai?'

'Ci deve essere un perché? Mi hai chiesto il prezzo ed io non te ne ho proposto uno in denaro.' Disse come se fosse una cosa naturale.

'Io non posso, Samia.' Le risposi senza esitazione. Assolutamente era una cosa che non avrei mai fatto alla mia Isabella. Lei era su un letto d'ospedale per avermi salvato ed io me la spassavo baciando un'altra? Se fossi stato Tristan, forse sì. Ma ora ero Yago e la cosa non la mettevo neanche in discussione. Le mie labbra si sarebbero solo posate su quelle della mia piccola e di nessun'altra per il resto della mia vita. Vita che dipendeva solo da lei.

'Non puoi, o non vuoi?' Mi chiese senza scomporsi.

'Entrambe. Amo Isabella e non le farei mai una cosa del genere.' Le dissi deciso.

'Mi avevano raccontato che Tristan Monteiro era un mostro senza pietà, non un uomo innamorato di una donna e soprattutto fedele ad essa.'

'Tristan Monteiro non esiste più, Samia. È morto sei anni fa. Davanti a te c'è ora Yago Garcìa ed è un uomo completamente diverso grazie a due donne meravigliose. E una di queste è la mia Isabella.' Le dissi guardandola intensamente negli occhi al punto da farle girare lo sguardo. Lei sorrise felice. Pensavo sarebbe rimasta delusa.

'Complimenti allora, come devo chiamarti? Yago, giusto?' Annuii. 'Sai una cosa? Se solo avessi accettato la mia proposta e mi avresti baciata, mi sarei assicurata di castrarti prima e poi andare dalla tua Isabella a raccontarle quanto tu fossi stato uno sporco traditore.' Mi disse stavolta rivelando la vera natura della sua proposta.

'Fammi capire, Samia: era tutto un trucchetto?' Le chiesi curioso.

'Ti ho messo alla prova. Il novanta per cento degli uomini avrebbe accettato. Volevo assicurarmi che tu veramente amassi quella ragazza e le faccio i miei complimenti perché è fortunata ad averti. Nei tuoi occhi ho visto la verità e la passione per lei. Odio gli sporchi traditori.' Disse con aria schifata.

'Quindi la prova è superata?' Dissi per scherzare.

'Prova superata, Yago.' Sorrise rilassando la sua espressione.

'E voglio capire un'altra cosa, da dove è nato questo tuo odio per gli "sporchi traditori"?' Volevo scavare. Sapevo che c'era un motivo.

'Dal mondo dello spettacolo. Odio quell'ambiente. Era il mio sogno, ma quando lo assaggi, scopri che non è tutto rose e fiori...' Disse con un tono di amarezza.

'Già che ci sei continua.' La esortai.

'Beh, ho avuto a che fare con un paio di produttori cinematografici e registi e...diciamo che avevano le loro famiglie perfette che loro dicevano di amare alla follia e di adorare...ma le loro azioni dimostravano tutt'altro. Sceglievano le attrici non in base alle loro doti artistiche, ma in base al fatto se volevano andare a letto con loro. Se non lo facevano, venivano bocciate per il ruolo. Una volta passai alla fase finale dei provini e mi ritrovai da sola in una stanza con uno dei produttori...lui mi disse che dovevamo provare la scena del bacio come scritta sul copione. A me sembrò strano, sai perché sul copione diceva che dopo il bacio ci sarebbe stato dell'altro. Io ero ingenua, avevo solo diciotto anni, allora accettai di provare. Lui era molto più grande di me, tipo sui cinquanta. Mi faceva schifo anche solo a pensarci, ma poi mi dissi che se volessi recitare avrei potuto incontrare ogni sorta di scena. Quando provammo la scena, notai subito come quello non si dimostrò affatto un bacio "da scena". Lui mi era letteralmente saltato addosso e stava iniziando a toccarmi ovunque. Quando provai ad allontanarlo e a dirgli che non era giusto e che doveva mettere le mani a posto soprattutto perché aveva una moglie, sai cosa mi disse?' Mi guardò per un  istante. 'Che sua moglie non era carne fresca come me. Quello era uno sporco traditore. Aveva una doppia vita. Era un bastardo. Lui come tanti altri.' Diventò furiosa. Io rimasi di stucco.

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