67. PER SEMPRE UNA FAMIGLIA

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Fortunatamente riuscimmo a far risvegliare Valente poco dopo quando suo fratello gli diede non uno gentile schiaffetto sul viso. Quando aprì gli occhi di scatto, la sua scusa fu:

'Ero stanco. Avevo bisogno di dormire ed ho pensato di farlo in quel preciso istante. Ora sparite tutti. Che ci fate quì impalati a fissarmi?'

E la scusa non fu proprio credibile. Ma lui era Marco Valente e con lui tutto era possibile. Perfino addormentarsi seduta stante.

Ed ora stavamo aspettando, perché Chloe si era appena svegliata e Marco fu il primo ad entrare nella sua stanza ovviamente. Chissà se stava soffrendo. Intanto erano arrivate anche Emma, Chiara, Samia e Nicoleta. Erano tutte diventate amiche di Chloe.

'Mi dispiace che sia svenuta e le hanno dovuto fare un cesareo...' Disse Chiara.

'Purtroppo sono cose che capitano. L'importante è che sia lei che le bambine stiano bene...' Rispose Claudia.

'Chi se lo immaginava che alla fine a furia di pensare che erano due femminucce, si sarebbe avverato!' Emma disse ridendo.

'E la faccia di mio fratello...unica e indescrivibile!' Continuò Claudia ridendo ancora di più.

'Ho cercato di avvisarlo nel corso dei mesi che la possibilità c'era e che due femmine non erano la fine del mondo, ma lui diceva che gli avrebbero portato troppi pensieri e che chissà quanti individui di sesso maschile avrebbe dovuto far fuori quando sarebbero cresciute...quindi lui si era convinto che fossero due maschietti. Si sbagliava di grosso...' Spiegò Teo facendoci ridere tutte.

Dopo circa una mezz'oretta passata a prendere in giro Valente, alle sue spalle ovviamente, un dottore ci informò che potevamo visitare Chloe a patto che fossimo entrati due alla volta e sotto la supervisione di Valente. E così fu. Ovviamente entrarono prima Sarah e Teo e poi Claudia e Steven. Quando uscirono di lì piangevano dalla gioia, perché dissero che Chloe era la solita anche se sofferente e che le bambine erano in camera con loro.

Arrivò quindi il turno mio e di Yago. Ero emozionata. Entrammo piano sotto lo sguardo assassino di Marco.

'Spero siate gli ultimi perché mia moglie deve riposare. Muovetevi.' Acido e antipatico.

'Chiudi quel becco, incintatore seriale!' Rispose Chloe facendoci ridere all'istante.

'Seriale? Se ti ho messa incinta solo una volta...' Rispose lui.

'Sì, ma da una sola volta ne hai fatte uscire due!! Ouch, che dolore!'

'Se stai zitta sentirai meno dolore.'

'E tenere le tue orecchie libere dal mio fastidio? Mai, Marco Valente!'

Ecco, i piccioncini erano sempre loro. Si amavano follemente. Facemmo quindi notare la nostra presenza tossendo sonoramente.

'Oh scusate ragazzi! Venite dentro e venite a vedere queste due bambine che non somigliano per niente alla madre che ha sofferto doppiamente per partorirle!! Ingrate già da neonate!!' Era furiosa. Probabilmente a causa dell'anestesia.

Ed entrammo e la salutammo. Poi i nostri sguardi si posarono sulle due cullette accanto al letto. I miei occhi si riempirono di lacrime.

'Bella, Yago, vi presento le mie-'

'Nostre.' La interruppe Valente.

'Le MIE perché le ho partorite io, ho vomitato io, e sto soffrendo io! Perciò, le MIE piccole Mia e Melissa.' Ci disse versando qualche lacrima.

Mia e Melissa. Che dolci che erano! Avevano un mucchio di capelli neri e avevano gli occhietti aperti ovviamente neri, ed erano identiche tra loro, ed effettivamente di Chloe non avevano proprio niente. Ma questo era meglio non ricordarglielo. Era particolarmente suscettibile al momento.

My Protector - Il Mio Protettore ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora