49. ATTERRAGGI PERICOLOSI

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YAGO

Andai a cercare Samia per vedere come se la stava cavando. La trovai seduta in una sala di aspetto lontano dagli altri.

'Samia.' Al che lei alzò gli occhi verso di me.

'Yago. Come sta la tua Isabella?' Chiese in tono preoccupato.

'Stabile. Domani proveranno a toglierle l'ossigeno.' Le risposi.

'È un buon passo. Probabilmente hanno visto miglioramenti. Sono sicura che presto potrai riabbracciarla.' Mi disse sorridendomi leggermente.

'Lo spero. Mi dispiace che devi aspettare così a lungo, ma se non arrivano segnali non ci possiamo preparare.' Le dissi.

'Tranquillo. Difficilmente mi annoio.' Disse nello stesso momento in cui il telefono mi squillò. Era Valente.

'Un attimo, Samia. Valente mi sta chiamando.' E mi feci più in là per rispondere. 'Valente.'

'Tu sei un bastardo della peggior specie, Monteiro.'

'Wow, grazie per la meravigliosa chiamata. Non vedevo l'ora di farmi insultare da te. A cosa devo il piacere dei tuoi insulti?' Gli dissi in senso ironico.

'Tu fa pure il simpatico, Monteiro. Da dove devo iniziare? Da te che vieni riconosciuto da mia sorella, dal fatto che probabilmente le hai detto tu della connessione con Ramirez o dal fatto che hai detto a Chloe della missione?' Sentivo che si stava trattenendo dal dirmene di tutti i colori.

'Dì la verità, il mio bocconcino si è trasformato in una furia umana...' Sorrisi pensando a Chloe che si infuriava al telefono con Valente.

'Smettila di chiamare mia moglie in quel modo che troverò il modo di tagliarti la lingua.' Seconda fase: minacce.

'Non credo che alla mia Isabella piacerà sapere che al suo risveglio il suo uomo non avrà più la lingua per baciarla come si deve. Perciò, no grazie.' Cercai di sdrammatizzare.

'Partiamo dal principio, cosa è successo con mia sorella?' Cambiò discorso.

'Chiedilo a lei. Cosa pensavi che facesse? Che fosse contenta nel vedermi? Che mi perdonasse?' Gli risposi.

'Che ti ammazzasse in verità. Peccato che non sia successo.' Molto simpatico. 'E chi ti ha dato l'autorità di dirle che Ramirez è suo padre?' Domanda numero due.

'L'autorità di me stesso. Doveva saperlo visto che voi codardi volevate nasconderle di avere una sorella. Semplice.'

'Non ti dovevi immischiare in affari che non erano i tuoi, Monteiro. Soprattutto far preoccupare Chloe in quel modo.' Sentii dal telefono come stava stringendo la mascella.

'Vuoi che la vada a consolare? Non credo le dispiacerà...' Gli dissi, anche se per scherzo visto che non lo avrei mai fatto.

'Permettiti di andare là e vedrai cosa succede.' Minacce velate.

'Arriviamo al dunque: novità? Vi state preparando?' Gli chiesi.

'Sono nato preparato, Monteiro. Intanto va al diavolo. A dopo.' E staccò la chiamata. Beh, non è andata male...

Ritornai da Samia.

'Novità, Yago?' Chiese.

'A parte Valente che continua ad essere il solito Valente? Credo di no. Tutto nella norma.' Le risposi sorridendo. Sorrise anche lei. 'Ritorno da Isabella. Vedo se mi fanno entrare un altro po'.' Le dissi prima di avviarmi al reparto.

E fu così. Mi fecero entrare. Ovviamente sotto insistente minaccia. Volevo vederla e stare accanto a lei. Era così pallida, ma non come inizialmente. Sembrava aver preso del colorito.

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