MARCO
Ero ancora a lavoro. Finalmente dopo sei anni ero riuscito a risanare questa azienda sull'orlo del fallimento e a tenere tutti i dipendenti che già ci lavoravano. Ovviamente avevano tutti timore di me visto che dovevo sempre mantenere la facciata da capo, ma in fondo sapevo che mi rispettavano. Anche mio fratello stava andando alla grande con l'azienda automobilistica, non facendosi distrarre troppo dal fatto di essere diventato padre circa due anni fa. Sarah aveva scoperto di aspettare un bambino subito dopo che si erano sposati e nove mesi dopo nacque la piccola Camilla, che ovviamente era l'unica che dopo mia moglie riusciva a farmi sorridere. Era una piccola principessina, molto simile a sua madre nei modi di fare, ma identica a mio fratello come aspetto esteriore. Ciò voleva dire che somigliava anche a me. Era la mascotte di casa Valente ed io vedevo come Chloe ci giocava e le voleva un mondo di bene. In realtà Chloe di natura voleva un mondo di bene a tutti e questo non era buono per lei. E avevo iniziato a notare come desiderasse anche lei diventare madre. Non potevo biasimarla. Era donna e aveva quindi un istinto materno. Ma avevo preferito farla prima realizzare nel suo lavoro. A lei stava bene e perciò più tardi poteva arrivare un figlio, meglio era. Non mi ci vedevo nei panni di un padre. Mio fratello era decisamente portato, ma io sarei stato un disastro. Ne ero convinto. E poi Chloe non me l'aveva chiesto apertamente. Stavamo bene io e lei. E poi fare l'amore con lei era sempre fantastico. Dopo sei anni era sempre come la prima volta e ormai avevamo imparato a conoscere bene i nostri corpi. La amavo da impazzire. Non riuscivo ad immaginare una vita senza di lei.
E quindi ero in ufficio, in questa azienda editoriale, e stavamo facendo gli straordinari per via di un lavoro che doveva essere completato in pochi giorni. Purtroppo non potevo passare dallo studio medico a riprendere Chloe, ma sapeva cavarsela. Ero io troppo possessivo nei suoi confronti, ma meglio essere prudenti. A quell'ora probabilmente era appena andata via, ma morivo dalla curiosità di vederla, perciò decisi di guardarla dalla registrazione delle telecamere nascoste che avevo fatto installare e soprattutto vedere se la Ramirez si stava comportando come pattuito. Un solo passo falso e l'avrei fatta licenziare. Era un vero pericolo per mia moglie. Soprattutto per essere la figlia di Rodrigo Ramirez. Chloe non doveva sapere nulla e soprattutto non doveva immaginare niente di chi lui fosse davvero. Era un segreto che avevo mantenuto a tutti, e fortunatamente mio fratello aveva fatto altrettanto.
Azionai allora la registrazione che partì verso la fine della giornata lavorativa. Davanti a me avevo quattro schermate, ognuna che rifletteva una stanza diversa dello studio. Riuscivo a vedere Chloe nel suo studio che raccoglieva le sue cose e nella hall c'era Ramirez con un uomo alle spalle. Un paziente? Sicuramente non poteva essere di mia moglie perché lei visitava solo donne. Decisi allora di mettere la registrazione qualche minuto dietro. Con mia sorpresa, ritrovai quell'uomo nello studio con mia moglie. Cosa diavolo stava succedendo?? Chi cavolo...?? Allora riavvolsi tutta la registrazione per capire realmente come stavano le cose prima che avrei combinato una strage. Assicurarsi prima di lanciarsi. Notai che la giornata lavorativa era andata avanti normalmente fino a che gli altri medici andarono via e rimase Chloe con una paziente e Ramirez nella hall. Poi si presentò un altro uomo che le parlò e poi improvvisamente entrò quell'uomo di prima che aveva stranamente un'aria familiare. Ma la cosa che mi fece allarmare fu che bloccò l'altro uomo per un braccio come se fosse un pericolo. Vidi mia moglie uscire dal suo studio e bloccarsi lì di fronte agli uomini. Oddio, la mia Chloe era in pericolo?? Quegli uomini erano armati?? Misi la registrazione più avanti anche se non erano immagini molto limpide. Arrivarono altri uomini armati!! C'erano degli uomini armati nella stessa stanza con mia moglie!! Presi il telefono per chiamarla, ma prima di farlo decisi di dare un'ultima occhiata a ciò che era successo dopo. Eh sì, l'uomo era in quella stanza con mia moglie!! Cosa diavolo voleva da lei?? Minacciarla?? Forse era meglio fare uno zoom e sperare che l'immagine non si fosse sgranata, altrimenti non avrei potuto vedere chi poteva essere. Aveva effettivamente l'aria familiare... E come immaginato, l'immagine si sgranò. Potevo solo contare su uno dei miei uomini. Presi il telefono e chiamai.
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My Protector - Il Mio Protettore ✔
RomantizmCOMPLETA! 'Mmh...chi è lei?' Brava, rimani sul civile che di figure ne hai fatte e pure abbastanza. 'Credevo mi aspettassi. Tuo padre non ti ha avvisato, Isabella?' Ah. Mio padre. Ciò significava solo una cosa, e cioè che il protagonista di quella...