Ignorare

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Entro nei box. Trovo Seb che tira pugni al muro, sbraitando due secondi dopo per il dolore.

《Seb.》

Non risponde. È troppo nervoso. Continua a tirare pugni a cazzo, facendosi male.
È stupido? Così rischia di rompersi una mano.
Mi avvicino a lui e gli prendo il polso, cercando di fermarlo.

《Seb, basta.》
《Lasciami stare!》
《Sebastian, basta!》
《Ho detto di lasciarmi stare!》

Con una spinta mi fa cadere a terra. Il mio povero culo, in questo momento, sta soffrendo parecchio. Mi massaggio la parte dolorante, sibilando. Poco dopo alzo lo sguardo, incrociando quello di Seb. Mi guarda... male.

《Devi... devi sparire. Non voglio più vederti! Mi stai facendo impazzire!》 Mi urla contro.

Non rispondo. Mi alzo e lo guardo.

《È questo quello che vuoi?》
《Sì!》

Annuisco e vado via. Una forte fitta al cuore mi sorprende. Perché fa così male? Infondo è quello che ho sempre voluto. Perché adesso non lo voglio più? Sento qualcosa cadere, dai box. Qualcosa di pesante. Poi ancora un altro rumore. Ignoro il tutto e mi dirigo in camera mia.

[...]

Il giorno dopo, migliaia di giornalisti sono davanti ai box della Ferrari. Quando entro, una marea di telecamere e microfoni mi assale.

《È vero che tra lei e Vettel c'è qualcosa?》
《C'entra qualcosa lei con la reazione di Vettel, ieri?》
《Perché non si è presentata all'intervista?》
《Con Hamilton è successo qualcosa?》

Altre mille domande. Inizia a scoppiarmi la testa. Stringo in pugni.

《Fate silenzio!》 Urlo.

Il silenzio più totale. Tutti mi guardano sorpresi, quasi scioccati.

《Tra me e Vettel non c'è proprio niente. Voi e i vostri stupidi articoli finti e foto finte state rovinando una carriera ad un pilota e ad una semplice meccanica.》

Detto questo me ne vado. Solo i miei passi fanno rumore. Maurizio viene verso di me e mi guarda.

《Tutto ok, tranquillo.》 Rispondo prima.

Lo supero e vado un attimo al bagno. Inizio a fare avanti e indietro mettendomi le mani tra i capelli. Reprimo una forte rabbia e cerco il più possibile di non farla uscire. Dopo essermi calmata, esco e torno alla "hall". Ci sono le prove libere. Siamo in Brasile. Sebastian e Kimi sono già in pista. Hamilton è ai box, se la prende con calma. Mi avvicino a lui.

《Ehi.》
《Ehi, Alex. Quale onore?》 Sorride.
《Nulla... stavo passando di qua e ho pensato di... augurarti buona fortuna.》
《Carino da parte tua. Grazie!》 Sorride ancora.
《Non pensare che non ti abbia visto all'intervista.》
Non risponde.
《Ci si vede, Hamilton.》

Ritorno al mio posto. Mi passo una mano sui capelli. Noto la macchina di Sebastian. Per pochissimi attimi noto i suoi occhi, dietro la visiera. Poi seguo la sua macchina, con lo sguardo, tornare in pista. Incrocio le braccia e le stringo. Sospiro e vado accanto a Maurizio. Guardo Seb correre... con tanta rabbia. Kimi si sta facendo una bella passeggiata.

《Alex, che hai?》
《Mh?》 Guardo Maurizio.
《Non ti vedo molto in forma.》
《Sto bene.》
《Lascia stare i giornalisti. Sono solo parassiti.》
《Lo so...》

Abbasso lo sguardo per poi tornare a guardare gli schermi.

Quel Tedesco Bastardo 《VETTEL》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora