Mi sveglio con tutta calma e, com'è mia abitudine, controllo che ore sono.
9:15 am《Oh mio Dio! Le bambine devono andare a scuola!》
Mi alzo immediatamente dal letto e, dopo aver sbattuto su diversi stipiti, apro la camera delle mie figlie... trovando i letti vuoti e ordinati.
Mi calmo un attimo e mi guardo intorno, confusa. Sbatto più volte le palpebre e mi passo una mano tra i capelli.
Scendo giù in salone.《Seb?》
《Sono in cucina.》Entro in cucina e lo guardo, mentre pulisce il piano cottura.
《Dove sono le bambine?》
《A scuola, no?》 Dice ovvio.
《Ma io... non mi sono svegliata.》
《Ieri eri stanchissima, ti si leggeva in faccia. Quindi mi sono svegliato io.》 Mi stampa un bacio sulla fronte, dopo aver posato la pezza.
《Ma dove lo trovo un altro come te?》Sorride e mi stringe tra le sue braccia.
Continuo a pensare che questo è il posto più bello del mondo... abbracciata a lui. Non mi stancherò mai di stare con lui.《Come mai così mattiniero?》
《Sai Valtteri?》
《Sì...?》 Lo guardo strana.
《Ci ha invitati a fare un giro in bicicletta con lui e sua moglie.》 Sorride.
《Ma tu non sei un grande ciclista.》 Lo prendo in giro.
《Non potevo dire di no.》 Finge il broncio.È questa la vita con Seb. La mattina andiamo a lasciare le bambine, Emily e Matilda, a scuola per poi dedicarci a noi. Con lui non si conosce la parola "monotonia". È sempre rimasto il Sebastian di cui mi sono innamorata e di cui continuo ad innamorarmi, ogni giorno.
《Te la senti?》
《Certo, perché no.》 Sorrido.Mi stampa un piccolo bacio sulle labbra per poi andare al piano di sopra.
Io intanto sono ancora in pigiama, con i capelli arruffati e, molto probabilmente, una faccia da zombie. Mi passo una mano sul viso per poi andare al bagno.
Mi lavo, mi pettino e poi lego i capelli in una coda, lasciando cadere alcuni ciuffi. Vado in camera da letto, per prendere le cose da indossare.
Purtroppo ho il brutto vizio di non bussare alle porte quando esse sono chiuse... ma in questo caso non è stato poi così male.《Non-》
《No. Se poi dovevo perdermi un panorama del genere, preferisco non bussare.》L'addome scoperto fa notare i muscoli contratti, che tiene ancora in forma. Lo squadro per qualche secondo per poi vedere la maglietta che ha scelto.
《Hai ancora quella maglietta.》
《Non posso buttarla o darla via. Che razza di uomo sarei?》
《Sicuramente, non il mio.》 Rido.Gli cinghio la vita con le braccia, da dietro, guardando i nostri riflessi allo specchio. L'aspetto fisico non è più quello dei tempi in cui eravamo nei box ma, alla fine, non siamo cambiati per niente. E poi perché dovremmo? Noi stiamo benissimo così, con le nostre vite.
《A che ora dobbiamo vederci con Val?》
《Tra poco.》 Dice con nonchalance, sistemandosi il colletto della polo Ferrari.
《E io sono ancora in pigiama?!》Mi stacco da lui e inizio a cercare qualcosa di sportivo ma allo stesso tempo elegante per oggi. Quando trovo l'outfit perfetto, tolgo la maglietta del pigiama e litigo un attimo con quella del completo.
《Potresti venire anche così, non sarebbe un problema.》 Seb mi sfiora i fianchi, mentre sta dietro di me, sussurrandomi all'orecchio.
《Magari non per te, ma poi faresti le tue solite scenate di gelosia.》 Ghigno e mi giro verso di lui.
《Plausibile come scusa.》 Mi squadra un attimo.Lo spingo via, in modo scherzoso, e mi vesto. Ritorno in bagno, cercando di truccarmi giusto un po'. D'un tratto sento il cellulare di Seb squillare. Risponde poco dopo. Non sento cosa dice, ma non mi preoccupo più di tanto. Sarà sicuramente Valtteri. Poco dopo esco dal bagno e abbraccio da dietro Seb, che sta ancora parlando con Valtteri.
Chiude la chiamata e si gira verso di me, baciandomi sulle labbra.
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Quel Tedesco Bastardo 《VETTEL》
Fanfiction/ ! \ C O M P L E T A / ! \ 《La parte divertente nel lavorare con dei piloti? Nessuno. Tutti arroganti ed egoisti. Pensano solo al successo. Dagli una macchina, saranno felici a vita.》 Sono Alexandra Kilton e questa è la storia di come mi sono inn...