L'indomani mattina, siamo già in viaggio per il Giappone. Oh, il Giappone. È il paese più bello in assoluto. Mentre l'aereo inizia a volare, vedo Daniel sentirsi male. Ha sempre avuto paura di volare e questo lo porta all'ansia e l'ansia lo porta al senso di vomito. Per un attimo i nostri sguardi si incontrano ed io gli sorrido. Gli mimo un "tranquillo" continuando a sorridere. Annuisce debolmente e prende un respiro profondo. Alla fine è un tipo dolce. Da qui al Giappone c'è un bel po' di strada, ne approfitterò per farmi una dormita coi fiocchi. Mentre mi stiracchio, accanto a me, si mette Charles. Lo guardo con un piccolo sorriso, fiera della sua gara passata.
《Ehi.》 Sorride.
《Ehi.》 Ricambio.
《Come mai qui, tutta sola?》 Si mette comodo.
《Mi piace viaggiare da sola.》 Ridacchio.
《A nessuno piace viaggiare da soli.》 Mi fa notare.
《Non parliamo di questo, dai. Sei stato un grande in pista. Sono fiera di te, giovanotto.》 Sorrido.
《Grazie... hai così tanta fiducia in me?》 Mi guarda.
《Piccola matricola, io ho fiducia in tutti i membri della scuderia.》 Gli metto una mano sulla spalla.
《Però con Sebastian non sembra. Sta succedendo qualcosa?》
《Charles... è un po' complicato.》 Abbasso lo sguardo.
《Non mi farò gli affari tuoi.》 Sorride.《Ho una domanda da farti, però.》
《Dimmi tutto.》 Lo guardo.
《Come sei arrivata... qui? Non basta una-》
《Raccomandazione? No, gioia mia, non sono stata raccomandata.》 Sorrido.
《Allora ti sei fatta le ossa per essere come sei.》
《Certo! Come te, come Sebastian, come tutti qui dentro.》
《E da dove sei partita?》
《Vuoi davvero sentire la storia di una vecchia?》 Scherzo.
《Le storie dei vecchi sono i migliori.》 Mi prende in giro.
《D'accordo.》 Ridacchio. 《Quando sono entrata nella scuderia Ferrari ero... quasi emarginata. Diciamo che i nuovi arrivati non stavano simpatici a nessuno.》 Rido. 《Come Principal Team avevamo ancora Maurizio Arrivabene e, grazie a lui, sono riuscita ad integrarmi con gli altri membri e piloti. Il primo "feeling" è stato con Maurizio, certo, poi con Mattia e poi con... Seb e Kimi.》 Sospiro.
《Sei entrata lì con... già il posto di lavoro assegnato?》
《Sì. Pulivo la macchina. E se non la pulivo bene mi mandavano via a calci in culo.》 Rido.
《Non ti credo.》
《E invece è così.》 Mi porto i capelli indietro con una mano. 《In una gara, quella di Sukuza, in Giappone, le macchine non avevano dato il massimo della loro potenza. Mi ricordo benissimo che Maurizio stava impazzendo. Nessuno era in grado di trovare quel dannato guasto o problema che aveva fatto perdere la gara alla Ferrari. Allora, mentre pulivo la macchina, mi accorsi di un lieve rumore, anche se la macchina era spenta. Chiamai Mattia e Maurizio e feci notare loro quel fastidioso rumore. Smontarono la macchina pezzo per pezzo, finché non trovarono in guasto al motore. Dopo un paio di mesi, Maurizio, decise di "promuovermi" come meccanica. E fu così che divenni... io.》 Sorrido.Non dice niente. Sorride e mi dà pacche sulla spalla. Dopo svariati minuti, Charles, stava dormendo come un ghiro, con la testa appoggiata alla mia spalla. Sull'aereo nessuno parla. L'unica cosa che regna è il silenzio. Guardo fuori dal finestrino, ricordando i vecchi tempi. Sento Charles sussurrare qualcosa mentre dorme. Ridacchio e gli accarezzo i capelli, facendolo calmare. Questo ragazzo ha molto talento da dare. Ha una miriade di doti nascoste, secondo me... basta solo portarle a galla. Mi ricorda molto Sebastian, quando era ancora alla RedBull. Era così giovane che, vincere quattro mondiali alla sua giovane età, era quasi impossibile da credere.
《Alex...》 Mormora a bassa voce il ragazzo accanto a me.
《Dimmi, Charles.》 Lo guardo.
《Sei la persona più tosta che conosca.》
《E tu sei il ragazzo più chiacchierone che conosca.》Ridacchia e torna a dormire.
[...]
Ecco il Giappone. Bellissimo, come sempre, questo paese. Sorrido, vedendo Charles, ancora assonnato, guardarsi intorno spaesato. Seb scende dall'aereo che parla con Mattia. Ha un'espressione seria. Quando alza lo sguardo su di me sorride e torna a parlare col Principal Team. Daniel spunta dal nulla, mettendomi un braccio intorno alle spalle. Ha il respiro pesante, affannato, come se avesse corso fino ad ora.
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Quel Tedesco Bastardo 《VETTEL》
Fanfikce/ ! \ C O M P L E T A / ! \ 《La parte divertente nel lavorare con dei piloti? Nessuno. Tutti arroganti ed egoisti. Pensano solo al successo. Dagli una macchina, saranno felici a vita.》 Sono Alexandra Kilton e questa è la storia di come mi sono inn...