Passarono i giorni.
Il messaggio che tanto attendevo da Matt non si decideva ad arrivare, ma in compenso, Samantha mi aveva cercata per assicurarsi che io non dicessi nulla a proposito del suo tradimento, che, a quanto avevo potuto notare lavorando con lei, non si limitava ad una singola persona.
La mia repulsione verso quella ragazza non faceva che aumentare.
Per quanto riguarda Mark, in quei giorni parve scomparire nel nulla. Chiesi a Travis perché non lo vedessi più in giro, ma vedendomi rifilare una battutina sul fatto di non interessarmi perché lui era già impegnato, non tentai nemmeno più.Con una sigaretta fra le dita dondolavo persa tra i miei pensieri.
Avevo deciso di avventurarmi tra i giochi abbandonati del mio solito parco.
Accompagnata da I'm Not Okay dei My Chemical Romance, osservavo quella stramaledetta panchina e indovinate un po' chi continuavo a sperare inconsciamente che sbucasse da un momento all'altro?
Già, proprio lui...Rivissi i brevi momenti in cui eravamo stati assieme in questo posto e cazzo...più ci pensavo, più mi infuriavo con me stessa.
Lo conoscevo così poco, eppure non riuscivo ad ignorare quel senso di attrazione incredibile che mi travolgeva ogni volta che ero in sua presenza, così come non concepivo la mia incapacità di autocontrollo e quel tripudio di emozioni che provavo quando anche il solo pensiero di lui mi sfiorava la mente.Com'era possibile?
Non ne avevo la più pallida idea.
Tornai a casa e presi il cellulare per controllare che non fossero arrivati messaggi importanti. Fortunatamente ne trovai solo uno di Allison che mi avvisava che sarebbe stata fuori città per qualche giorno a causa di uno dei suoi soliti viaggi di lavoro.
L'avevo silenziato perché volevo stare sola. Mossa rischiosa, considerando che Josh non si faceva sentire da settimane, ormai.
Settimane che purtroppo mi avevano lasciato la mente abbastanza libera da permetterle di pensare a Black fin troppe volte.
Più pensavo a lui, più volevo rivederlo e più immaginavo di riaverlo davanti a me, più un desiderio più profondo mi faceva fremere interiormente al solo pensiero.Il mio cellulare squillò improvvisamente.
Lo guardai per qualche istante con il timore viscerale che fosse una chiamata da parte di Josh, ma alla fine risposi.- Pronto? - dissi con voce asciutta.
- Ehm, Sarah...sono Hannah. - rispose una voce incerta.Hannah era la ragazza che mi aveva coperta durante la mia ultima confusione mentale post Matt.
Nei giorni seguenti l'avevo incontrata e avevamo giusto scambiato qualche parola. Era una tipa abbastanza silenziosa, cosa che apprezzavo parecchio e probabilmente motivo principale per cui avevo acconsentito a darle il mio numero.- Dimmi. - il suo tono non mi convinceva.
- Eh...hai presente il ragazzo che è passato di qui qualche settimana fa? - domandò e capii ovviamente a chi si riferisse nel giro di mezzo secondo.
- Sì, il tipo di Samantha. - risposi con una punta di disgusto che tentai il più possibile di celare.
- Esatto. È qui da un po', noi dobbiamo chiudere e lui non sembra intenzionato a smuoversi di un millimetro. Samantha non la vedo da qualche giorno e non risponde al cellulare, perciò ho chiamato te. - le sue parole sembravano volermi quasi chiedere scusa.
- Okay, arrivo. - dissi prima di chiudere la chiamata e correre fuori casa.Arrivata da Gibson, corsi incontro ad Hannah, che mi stava aspettando fuori.
"Corri, sta per arrivare Travis e se scopre che non abbiamo ancora chiuso, ci fucila." mi incita e al nominare il nome del ragazzo, i suoi occhi brillarono appena.
Ma che cosa ci trovano tutte in Travis?
Mi domandai.
Okay, la sua bellezza era innegabile, ma a parer mio se la tirava decisamente troppo e questa era una caratteristica che odiavo delle persone.
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Besa
FantasyFuggire dal proprio passato non sempre può migliorare Il proprio futuro. Sarah scappa dalla sua città dopo l'omicidio di sua sorella Julia da parte dell'organizzazione che le obbligava a lavorare per lei. La stessa organizzazione che, però, riesce...