I survived

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"Ahia, Monroe, Monroe fa piano!" Si lamentò Jocelyn mentre l'amica la aiutava a camminare.

Quando si era svegliata, c'erano con lei Monroe e Sterling che erano riusciti a scappare.
La ferita sul braccio era ancora aperta, perché non erano riusciti a scaldare nessuna lama per cicatrizzarla, ma almeno avevano cambiato il pezzo di stoffa e avevano appurato che non c'era veleno sulla lama che l'aveva tagliata.

Però Jocelyn era ancora debole e si odiava per questo: aveva perso molto sangue.

Si erano fermati nel sottobosco, nascosti da tronchi, rami e foglie, ma qualcuno, si intrufolò velocemente e Monroe si alzò in piedi, tenendo un coltello in mano.

"Bellamy!" Lo chiamò.
Quello si girò, pronto a colpire con una lancia, ma quando vide che erano gli amici, rilassò i muscoli.
"State giù!" Ordinò.
"Sono già seduta" rispose Jocelyn.
"Joce?" Chiese Bellamy strabuzzando gli occhi: non l'aveva vista poi le andò incontro e l'abbracciò.
Jocelyn era felice che fosse sano e salvo.

"Ahia" disse lei visto che aveva il braccio dolorante: ma non le importava: Bellamy era salvo, e questo importava: almeno  non l'aveva perso.

"Ti fa male? Era avvelenata?"
"Beh che fa male si" commentò lei.
"Però è tutto apposto" Disse Monroe "l'abbiamo già controllata"
"Ti hanno seguito?" Chiese poi Joce.
"Hai visto Finn?" Chiese in risposta lui.
"Finn è vivo?" Chiese Sterling.
"Era vivo, ci hanno separati , e grazie a Joce prima dell'esplosione siamo scappati,ma c'hanno seguiti...come siete usciti?" Disse poi Bellamy.

"Io ho lottato fino all'ultimo, poi ho cominciato a correre come una dannata, sono svenuta e mi hanno trovato loro" disse Jocelyn.

"Abbiamo visto l'Arca che precipitava e siamo corsi a chiedere aiuto" spiegò Sterling "Una parte è caduta in quest'area, Monroe pensa che sia la stazione Mecha, ma io credo..." si interruppe: qualcuno stava urlando, e le voci non erano sconosciute.

"Seguitemi" disse Bellamy. "State giù, e non parlate"

Rallentarono il passo per Jocelyn, e a lei parve che si erano dimenticati che quello ferito era il braccio sinistro e non la gamba, e che anche se debole riusciva ancora a correre.
Poi, quando risalirono, videro il capo dei terrestri che li avevano attaccati, a cavallo che trascinava due ragazzi: uno di loro era Finn.

L'altro, stremato , cadde a terra.
"Rialzati,forza rialzati" disse con un fiato appena udibile Jocelyn.

"Alzati" ordinò il terrestre.
"Non ce la fa più" disse Finn che provava a rialzarlo.
"Ho detto alzati!" Ribadì il terrestre che era sceso dal cavallo, tirandolo a se con la corda con cui era legato.
"No! No!" Urlò Finn mentre il terrestre tagliava la gola al ragazzo.
"È uno: io ne ho persi trecento" disse l'uomo avvicinandosi con fare minaccioso a Finn, che arretrò sempre di più.

"Se avessi il coltello glielo avrei già tirato nella tempia, brutto bastardo..." sussurrò Jocelyn.
"Bevi" disse poi il terrestre a Finn. "Sei fortunato, devo tenere vivo uno di voi per parlare con il Comandante"

Lo rialzò, rimontò a cavallo e partirono, ma non avrebbero perso di vista Finn neanche un secondo.

Erano ore che correvano, e Jocelyn anche se stremata, non cedeva: non avrebbe perso anche Finn.
Avrebbe riposato quando lo avrebbero recuperato, se lo avessero recuperato...

Bellamy intanto aveva un piano.
"Lo so che avete paura" disse Bellamy. "Ma ricordate: noi siamo guerrieri, ce la possiamo fare"
"Ho per caso detto di avere paura?" Disse Jocelyn. "Datemi un coltello e ve lo faccio fuori ora"
"No, Devi stare ferma: potresti far peggiorare la ferita" disse Bellamy.

-2 I SURVIVED //The100//delinquentsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora