Jocelyn era distrutta: finalmente era riuscita a stare con qualcuno, senza doversi preoccupare troppo perché lo aveva costantemente vicino, e ora Clarke lo spediva per andare a compiere una missione suicida.
Bellamy era davvero la sua debolezza."Bell come farai..." cominciò Octavia preoccupata per il fratello.
"Posso guidati io" disse Lincoln: ora due sarebbero andati a suicidarsi e Jocelyn era davvero stufa di doversi preoccupare costantemente per le persone che amava."Tu non puoi tornare lì ancora!" Si oppose Octavia.
"Bell, ti prego" disse Jocelyn, ma lui seguì Raven che gli avrebbe mostrato cosa cercare.Jocelyn si era abbandonata su un tronco, aspettando il ritorno di Bellamy mentre Octavia le aveva messo il braccio intorno alle spalle.
Erano entrambe a pezzi: le due persone che amavano sarebbero scomparse per un tempo indeterminato, senza far sapere nulla di loro.
"Ce la faranno" continuava a ripetersi Octavia, mentre Abby e Kane le guardavano afflitti e
quando Raven tornò con i ragazzi, Octavia raggiunse Lincoln e Jocelyn Bellamy."Perdonami, ma devo farlo per in nostri amici, ti devo proteggere Joce..." disse lui, ma lei non gli diede il tempo di finire che lo baciò, e fu un bacio così appassionato che anche Lincoln rimase stupito: nessuno si aspettava un'esplosione di così tanti sentimenti da parte di Jocelyn, nessuno e a lei in quel momento non importava che guardassero, e non importava che lì ci fosse suo padre che guardava: non avrebbe rivisto Bellamy per chissà quanto e non sapeva neanche se l'avrebbe rivisto.
Poi abbracciò anche Lincoln, e con uno sguardo gli disse di controllare Bellamy mentre
Octavia abbracciò il fratello, e Bellamy prima di andare via prese per il polso Jocelyn e la baciò un'altra volta."State attenti" disse lei con le lacrime agli occhi e quando sparirono dalla sua visuale, se ne andò: doveva stare sola per metabolizzare tutto quello che era appena successo.
*******
Il mattino seguente, Jocelyn che aveva dormito a malapena, si svegliò nella tenda convinta di trovare Bellamy al suo fianco che la abbracciava, ma lui non c'era.
Si alzò afflitta, e uscì dalla tenda, di fuori suo padre e Abby non c'erano, Clarke neanche: era rimasta solo Octavia.
"Buongiorno" disse lei afflitta quanto Jocelyn.
"Hai dormito bene?"
"No, non ho proprio dormito" rispose mettendosi seduta vicino a Octavia.
"Già...neanche io" rispose quell'altra e mangiarono qualcosa insieme e parlarono di come avrebbero potuto attaccare Mount Weather."Scusa, ma dove sono gli altri?" Chiese Jocelyn interrompendo la conversazione.
"Kane e Raven sono ripartiti per il campo, il maggiore Burn ha preso il loro posto, Abby non ne ho idea, mentre Clarke...non lo so , tuo padre mi ha detto di raggiungerli più tardi"rispose Octavia."E io? Cosa dovrei fare?" Chiese Jocelyn.
"Il Comandante ha detto che tu e Clarke dovete restare qui" disse lei facendo spallucce "almeno per un po', vuole conoscervi meglio"
Jocelyn non se lo aspettava, ma annuì.
Lei e Octavia si stavano avvicinando molto di più, e forse non solo grazie alla relazione tra Joce e il fratello:quel rapporto con Octavia le riscaldava il cuore,era davvero una ragazza d'oro, e davvero sperava che la terra non la cambiasse mai.Ad un tratto, quando si erano più o meno tranquillizzate, si avvicinò un soldato di Lexa che stava cercando Jocelyn.
" Gioselin Kom Skaikru" disse guardandola e lei si alzò in piedi.
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-2 I SURVIVED //The100//delinquents
Fanfiction{SEQUEL DI "I'M STILL BREATHING"} Jocelyn è riuscita a scampare alla minaccia dei terrestri per un soffio. Ma anche i suoi amici ci sono riusciti? Riusciranno a vivere sereni sulla Terra? A quanto pare, le cose sono molto più complicate di così. ...