Jocelyn aveva passato tutta la mattina successiva ad osservare gli addestramenti degli uomini di Indra: erano davvero forti, spietati e lei doveva diventare così in battaglia.
Con la coda dell'occhio vide entrare Clarke in ingegneria a fare chissà cosa, ma dopo un po', si stufò di guardare.
"Hey, Indra!" La chiamò facendola avvicinare.
"Che vuoi" disse lei facendo roteare la spada."Fammi combattere con uno dei tuoi"
"Negativo, sei troppo debole"Jocelyn a quelle parole le sventolò in faccia la mano sinistra, ancora fasciata.
"Sai contro chi stavo combattendo quando me la sono fatta?" Chiese e Indra scosse la testa.
"Contro il tuo Comandante, e sai cosa? L'ho battuta"Indra rimase colpita da quell'affermazione, ma non si fidò, Jocelyn glielo lesse in faccia: voleva una dimostrazione e avrebbe sicuramente scelto uno dei più forti per avere conferma.
"Quintin!" Disse chiamando uno dei suoi, uno dei più grossi, che si avvicinò minaccioso.
Octavia passò una spada a Jocelyn e lei l'afferrò senza esitare.
"Fa attenzione" le disse e Jocelyn annuì.
Non ebbe neanche il tempo di mettersi in posizione che l'uomo la caricò, ma come aveva fatto con Lexa, parò il colpo e gli passò sotto le gambe, attaccandolo da dietro.
Dopo dieci minuti di combattimento, l'uomo non trovava pace: non si capacitava di come una ragazzina potesse tenergli testa così e nel campo si sentivano solo le spade cozzare una contro l'altra.
Ad un tratto Jocelyn vide tra il pubblico la figura del padre, ma quella piccola distrazione la pagò cara: il terrestre riuscì ad afferrarla e lei cadde distesa per terra e mentre quello si avvicinava per assestarle il colpo di grazia (non per ucciderla, certo) lei rimase immobile, riflettendo sul da farsi: non si sarebbe mostrata debole davanti a tutti ancora.
Quando l'uomo sollevò la spada, Jocelyn si mosse in pochi secondi, dandogli un calcio sulla caviglia sinistra, per poi fargli lo sgambetto facendolo cadere e mentre cadeva a terra Jocelyn si rialzò, per poi sfilargli la spada dalla mano, e quando fu lui quello disteso a terra gliele puntò al collo.
"En pleni! Basta!" Gridò Indra.
Jocelyn gli tolse le spade dal collo e lo aiutò ad alzarsi, restituendogli l'arma e annuendo in segno di rispetto.
"Niente male" disse Indra avvicinandosi. "Se non l'avessi già chiesto ad Octavia, ti avrei proposto di essere il mio secondo"
Jocelyn sorrise.
"Sarebbe stata un'offerta allettante, ma io non sono seconda a nessuno" rispose Jocelyn secca e Indra sorrise.
"Aveva ragione Lexa: tu non sei debole" Jocelyn annuì e ringraziò Indra per poi girarsi
verso il padre, che aveva uno sguardo compiaciuto: finalmente aveva dimostrato anche davanti a lui che era forte.
*******"Joce, il piano è cambiato" disse Clarke chiamandola poco dopo, mentre si stava fasciando i tagli che si era fatta combattendo.
"Che intendi?" Chiese Jocelyn confusa e Clarke le spiegò che loro sarebbero partite più tardi per Tondc e che per il momento sarebbe stato Kane a presenziare, perché Bellamy aveva chiamato e aveva detto che avevano cominciato a prelevare i ragazzi dal dormitorio uno ad uno.
"Io non mi muovo da qui finché non so che stanno bene" disse Jocelyn.
"È la stessa cosa che ho detto a tuo padre." Rispose Clarke.******
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-2 I SURVIVED //The100//delinquents
Fanfiction{SEQUEL DI "I'M STILL BREATHING"} Jocelyn è riuscita a scampare alla minaccia dei terrestri per un soffio. Ma anche i suoi amici ci sono riusciti? Riusciranno a vivere sereni sulla Terra? A quanto pare, le cose sono molto più complicate di così. ...