None of us is innocent

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Clarke le riprese il walkie-talkie dalle mani, e
Jocelyn anche se non lo dava a vedere era scossa per quello che aveva fatto.

Quegli occhi azzurri morenti, avevano trapassato come mille spine di ghiaccio il suo cuore.

Monty le mise una mano sulla spalla.
"Hai fatto quello che andava fatto" le disse lui, e lei annuì, assente.

"Ascoltami molto attentamente" disse Clarke a Cage. "Non mi fermerò finché la mia gente non sarà libera, se non li lasci andare, irradierò il livello cinque"
Gli altri tre la guardarono sconvolti.

"Clarke, ci sono dei bambini lì" disse Jocelyn.
"E anche Maya, Jasper non lo sopporterebbe" disse Monty.
"È quello che va fatto." Rispose lei, e gli altri rimasero in silenzio.

Avvisò Cage che non voleva che morisse qualcun altro, gli chiese anche di interrompere le estrazioni, e avrebbero potuto parlare.

"Deve esserci un modo per uscirne tutti quanti vivi" gli disse.

Cage chiuse la comunicazione, e dal monitor videro che Emerson stava andando lì per ucciderli.
"Vado da Jasper e Octavia" disse Jocelyn. "No Joce, aspetta..." disse Clarke.

"No, non ce la faccio a rimanere qui" disse lei lanciando un'occhiata al cadavere di Dante.
"Proverò anche a far perdere tempo a Emerson" disse.
"Sta attenta, ti prego" disse Bellamy e lei annuì.
"Clarke...ti prego trova una soluzione, se li uccidi sarà anche colpa mia che non ti ho fermata" la pregò.

Anche Clarke annuì, dopodiché uscì chiudendosi alle spalle la porta, non sapendo che l'amica non avrebbe mai trovato un'altra soluzione.

******

Non incrociò Emerson, ma in compenso trovò Jasper e Octavia in un corridoio.
"Joce? Dove eri finita?" Disse Jasper avvicinandosi mentre Octavia era seduta a terra e giocherellava con la spada.

"Al centro di controllo, li stanno massacrando...io..." ma si fermò: Maya non c'era.
"Dov'è Maya?" Chiese.
"È andata a cercare aiuto" rispose Jasper.

Pochi secondi dopo, entrò con una guardia e
Jasper le corse incontro e l'abbracciò, assicurandosi che stesse bene.

"Li vedi?" Chiese Octavia avvicinandosi a Jocelyn. "Tu e Bellamy siete ancora più belli"
Jocelyn si limitò a fare un sorrisetto confuso e ad arrossire.

Aveva appena ucciso un uomo, capiva a stento quello che le succedeva intorno.

La guardia puntò la pistola contro Octavia, che si mise in posizione di attacco.
"Lee metti giù la pistola!" Ordinò Maya.
"Non mi avevi detto che c'era una terrestre" disse lui.

Jocelyn le lanciò un'occhiata: se non l'avesse conosciuta, avrebbe detto anche lei che lo fosse con quei dipinti di guerra e i capelli legati in trecce e portati all'indietro.

"Non è una terrestre" rispose Jasper.
"Si invece" ribatté Octavia.
"Sta con noi in ogni caso" disse Jocelyn.
"Hanno portato un'altro gruppo Dall'Arca, altro midollo osseo" li avvisò Maya.

"Lo sapevo: li abbiamo visti dal centro di controllo" le disse Jocelyn rammentando il padre, Abby e il sergente Miller legati al muro.
"Non hanno provato ad aggiustare la diga"
disse inoltre Maya.

"Quanti soldati ci sono con Cage?" Chiese Jasper.
"Sei, perché?" Chiese Lee e Jasper guardò Jocelyn.
Lei sapeva perché.

Il piano era che Lee lo portasse più vicino possibile a Cage per ucciderlo, facendo finta di essere stato catturato.
"Hey mi serve..." disse rivolto ad Octavia, ma quella già gli passò un coltello.

"Mira alla gola" si raccomandò. "Un taglio netto e molto profondo"

"Jasper, spero che tu sappia cosa stai facendo" gli disse Jocelyn preoccupata mentre Lee lo ammanettava.
"Anche io" rispose lui e Maya lo baciò.

Jocelyn era contenta che finalmente Jasper avesse trovato qualcuno che lo amasse in quella maniera, e per quanto volesse bene ad Octavia, lei aveva giocato con lui facendolo star male.

Joce, rimasta con Octavia e Maya, sperava soltanto che Clarke stesse trovando un'altro modo per liberare gli altri, senza dover uccidere nessuno.

C'era già troppo sangue sulle loro mani.

Nel mentre che aspettavano, Maya decise di fare conversazione.

"Quanta strada dall'Arca, eh?" Chiese.
"Non ne abbiamo nostalgia" disse Jocelyn.
"Non avevo neanche una vista" commentò Octavia.

"Però...avrei voluto vederla" disse Maya.
Jocelyn la capiva: non era mai uscita da quel bunker, da quella montagna: come loro che quando vivevano sull'Arca volevano vedere la terra, lei che aveva vissuto sotto di essa voleva vedere il cielo.

Era normale, desiderare l'impossibile, che per loro era diventando possibile, e poi un'inferno, sempre meglio dell'Arca però.

Octavia ebbe l'idea di portare Maya nella camera stagna dove ci tenevano Emerson alla stazione e Jocelyn era concorde, e se fosse stato necessario, le avrebbe donato il midollo osseo per farla vivere con loro: quella ragazza meritava il mondo.

All'improvviso arrivarono due ragazzi, che si stavano baciando, anche molto passionalmente, il problema fu che videro Octavia, scambiandola per una terrestre.

"Merda!" Disse Jocelyn mentre lei è Maya cominciarono a inseguirla, provando a fermarla mentre lei rincorreva gli altri due.

Due guardie l'avevano già vista, e prima che Jocelyn potesse fare qualcosa, Octavia le aveva uccise entrambe mentre un'altra decina di guardie arrivarono sul posto, riconoscendo Maya.

"Scappate!" Urlò quella, portandole nel bel mezzo del livello cinque.

Le persone vedendole, cominciarono a spingere e ad allontanarsi, mentre i soldati arrivavano da ogni parte, poi Jocelyn prese la pistola, ma uno scontro due contro dieci, non serviva a molto: erano state circondate.

Le disarmarono e le fecero stendere a terra.

"È finita, è davvero finita questa volta." pensò Jocelyn mentre una guardia le puntava la sua stessa pistola alla testa.

Non aveva salvato nessuno un'altra volta, ma
proprio in quel momento, scattò l'allarme.

La guardia si era allontanata, e Octavia e Jocelyn si rialzarono: stavano morendo tutti, bruciati dalle radiazioni.

Si girò: Maya era ancora riversa sul pavimento.
"No!" Disse appoggiandole la testa sulle sue ginocchia.
"No Maya, guardami: tu verrai con noi! Tu vivrai Maya okay?" Le disse.
Lei mosse a stento la testa: la pelle le si stava consumando e lacerando e Octavia le raggiunse.

Jocelyn alzò per un secondo lo sguardo: erano tutti agonizzanti, e vide una scena che non avrebbe mai scordato: una madre che abbracciava i propri figli, mentre stavano bruciando.
Sarebbero morti insieme.

Clarke non l'aveva fatto: non aveva trovato un'altro modo per salvarli e Jocelyn aveva permesso che altri innocenti morissero.
Che dei bambini morissero.

"Maya!" Urlò Jasper entrando, prendendola tra le sue braccia.
"J-Jasper" disse in un sussurrò a stento udibile Maya.
"Sono qui" disse lui piangendo. "Era innocente.."

"None of us is innocent " sussurrò Maya, e
dopo aver esalato il suo ultimo respirò, morì.

Jocelyn cominciò a piangere silenziosamente, e Octavia le mise un braccio intorno alle spalle.

In qualche modo, nel momento del bisogno, lei era sempre presente, e in qualche modo, ormai vedeva tutte le persone che amava soffrire o morire.

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-2 I SURVIVED //The100//delinquentsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora