CAPITOLO 3: L'INIZIO

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Per il resto della lezione non feci altro che fissare Taeyong. Era molto concentrato e seguiva attentamente la lezione, quello che non stavo facendo io insomma. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Non immaginavo i coreani fossero così belli. Mi girai e mi guardai intorno, la maggior parte dei ragazzi erano molto carini, per non parlare delle ragazze che erano tutte perfette. Sembravano bamboline, magrissime,capelli lisci e truccate in modo molto leggero. Erano così diverse dalle ragazze occidentali... mi sentivo come un pesce fuor d'acqua.


<<Ragazzi, per oggi la lezione è finita. Ci vedremo domani e , mi raccomando, iniziate a studiare fin da subito, non rimanete con lo studio indietro.>>

La lezione era ufficialmente finita. Raccolsi le mie cose e mi avviai verso le scale laterali per scendere. Mentre ero impegnata a farmi spazio tra la gente, un ragazzo mi spinse, facendomi cadere la borsa con il tablet.In un millesimo di secondo vidi sparsi per terra centinaia di pezzetti di vetro. Ero FURIBONDA e mi girai di scatto:

<<Grazie mille, razza di maleducato! Non potevi aspettare? E che caz...>>

<<Oddio scusami, ti giuro non l'ho fatto a posta!>>. Il ragazzo alzò la testa e si fermò di colpo.

<<Oh scusami Taeyong...non pensavo fossi tu>>.

<<Macchè scusami tu! Ti ho praticamente distrutto il tablet! C'è troppa gente qua dentro e la stanza è piccolissima. Non era mia intenzione...>>
<<Tranquillo...ehm adesso cerco di uscire.>>

<<Ti aspetto,così vediamo se si può fare qualcosa.>>

Ci rimettemmo seduti su un tavolino vicino e aspettammo che l'aula si liberasse un po'.

Si avvicinò un suo amico e cominciarono a parlare. Di soppiatto, continuavo a guardarlo.

Era vestito con una tuta abbinata ai suoi capelli, infatti la felpa era bordeaux e i pantaloni neri. Niente a che vedere con il completo di ieri. Mi stupiva come potesse stare benissimo sia vestito in tuta che incompleto. Si girò e disse: << Auros, ti presento Jimin, anche lui frequenta questo corso>> Il ragazzo sorrise e mi strinse la mano. Mi presentai anche io. Non rimase con noi, infatti ci salutò e si alzò per andare. Quando l'aula si svuotò , io e Taeyong ci alzammo e uscimmo.

<<Ti chiedo ancora una volta scusa per l'incidente, mi farò perdonare.>>

<<Non ti preoccupare...toglimi una curiosità: come mai sei qui?>>

<<Studio,  sto all'ultimo anno di accademia, poi proverò a fare un provino musicale. Da quanto ho capito, tu invece vieni dall'Italia...non ci sono mai stato.>>

<<Tu quindi hai 23 anni?>>. Ero incredula... a 23 anni lui era praticamente miliardario.

<<Ehm sì non li dimostro?>>.

All'improvviso fummo interrotti da un gruppo di ragazzi che stavano chiamando Taeyong.

<<Scusami adesso devo andare, ci sentiamo più tardi per risolvere il problema del tablet. Se hai qualche domanda, chiedi il mio numero alla receptionist. Ciao bella.>>

Poi si allontanò.Quel ragazzo mi faceva uno strano effetto, non riuscivo a resistergli, aveva uno sguardo ipnotico e una voce altrettanto ipnotica.

Uscì dall'Accademia e incontrai per strada Taehyung che stava tenendo permano una ragazza.

<<Hey Auros ciao! Come è andato il tuo primo giorno?>>

<<Non nel migliore dei modi hahahha sono arrivata in ritardo e mi hanno fatto cadere il tablet, rompendolo.>>

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