CAPITOLO 28: Lontano da te

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<<Oh scusa io...io non sapevo>> dissi, balbettando confusa. Perchè Yuta non mi aveva detto che c'era anche lui?

<<Questa è casa mia,una delle tante che mi ha lasciato papà e io ho deciso di usarla per il gruppo, in caso servisse un posto dove stare e rilassarci nei giorni in cui ci allenavamo.>> disse lui, guardandomi.

<<E cosi questa non è casa di Yuta...>> ero molto alterata...Yuta lo sapeva che non era proprio il momento di trovarmi davanti Taeyong.

Lui iniziò a ridere: <<In realtà sì, Auros, questa è casa di tutti del gruppo>> disse,guardandosi intorno e indicando tutto ciò che lo circondava.

<<Comunque mi sento molto offeso>> disse, alzandosi in piedi e mettendosi davanti a me. Io ero ancora seduta su quelle scalette,alzai la testa e lo guardai.

<<Offeso? Per cosa?>> dissi io. Non mi rispose,piuttosto si allontanò,girando le spalle e dirigendosi verso la piscina. Si fermò,mi guardò e dopo si tolse la maglietta,rimanendo a torso nudo. Lo seguii con lo sguardo mentre si dirigeva vicino alla porta a vetri,aprendo un piccolo armadietto, poi pigiò una serie di pulsanti che fecero illuminare la piscina e partire quello che doveva essere l'idromassaggio. Si mosse intorno al bordo della piscina,poi si abbassò i pantaloni rimanendo in mutande e, infine,si tuffò nell'acqua.

<<Fortuna che ero io quella a dover stare attenta al freddo>> dissi,cercando di rimanere il più calma e indifferente possibile. La verità è che non mi aspettavo si spogliasse e si buttasse nella piscina, la verità era che non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso.

Continuò a fissarmi finchè non iniziò ad abbassarsi e finire sott'acqua. Ero come ipnotizzata da quello sguardo e, nel momento in cui sparì, tirai un sospiro di sollievo,come se la mia anima potesse finalmente respirare. Quel ragazzo mi faceva impazzire, mi sentivo completamente disarmata di fronte a lui.

Quando uscii dall'acqua, spinse la testa all'indietro e non feci a meno di notare le gocce dell'acqua scendere sul suo collo,fino al petto. Si strofinò gli occhi e si portò i capelli all'indietro.

<<Io non sento freddo qui,l'acqua è calda, una sorta di acqua termale>> disse. <<Tu piuttosto...stai tremando>> continuò.

Non me ne ero neanche accorta di sentir freddo, la vista di lui mi bastava a farmi sentire in fiamme.

<<Io sto bene>>

Sorrise e iniziò a muoversi nell'acqua ,nuotando. Lo odiavo,lui sapeva e lo faceva a posta. E anche io sapevo,sapevo che in realtà l'affermazione fatta prima era un invito implicito a seguirlo in acqua, e lui sapeva che io lo volevo con tutta me stessa. Ma mi opponevo,io dovevo capire,dovevo stare da sola e pensare.

<<Sono offeso perchè non hai chiamato me>> disse,fermandosi in mezzo alla piscina e guardandomi. Nonostante fosse abbastanza lontano da me, sentivo il suo sguardo addosso come tante mani che mi toccavano. Un brivido percosse tutto il mio corpo e fu talmente intenso che quasi mi mancò il respiro.

<<Non capisco...>> dissi io,cercando di non far trasparire le mie emozioni. Resta indifferente Auros, ordinai a me stessa.

<<Yuta me lo ha detto. Appena ti ha lasciata in camera, è venuto da me, sapeva che non dormivo e si è raccomandato di non cercarti e di disturbarti, ma alla fine sei stata tu a trovare me>> disse,sempre con quel sorriso.

<<Spero di non averti disturbato>> dissi io. Vuoi giocare? Va bene signor Lee, pensai e sentii una forte carica di adrenalina che mi fece alzare dalle scale. Iniziai a gironzolare intorno ai bordi della piscina,non staccando lo sguardo da lui.

<<Oh no,quello mai.>> disse e inziò a camminare nell'acqua dandomi le spalle. Lo fissai,era perfetto anche da dietro. Quasi presa da un attacco di pazzia, decisi di togliermi la felpa che avevo addosso,rimanendo in canottiera. Volevo farlo impazzire esattamente come lui faceva impazzire me.

Si girò e mi guardò,manteneva sempre una distanza, infatti stavolta stava alla fine della piscina,dal lato opposto al mio. Ero in piedi,in canottiera e con lo sguardo fisso su di lui.

Sorrise e inziò ad avvicinarsi a me,camminando nell'acqua.

<<E così hai mantenuto la promessa>> disse.

<<Io non avevo promesso nulla...>> continuai a guardarlo.

<<Sì invece...il patto,ricordi?>> il tono della sua voce si era abbassato e si stava avvicinando a me.

Quando arrivò davanti ai miei piedi, io mi abbassai e lui si eresse in piedi,trovandoci uno di fronte all'altro: lui in acqua e io sul bordo della piscina.

<<Sì,ma non ricordo di aver promesso>> sorrisi. Lo vidi sospirare profondamente.

Si avvicinò ancora di più,le nostre bocche erano a pochi centimetri i distanza.

<<Perchè non hai chiamato me per venirti a prendere?>>

Mi sporsi,i nostri nasi si toccarono, piegai la testa di lato e parlai a voce bassissima,scandendo bene le parole. Eravamo talmente vicini  che sia io che lui sentivamo il respiro dell'altro sulle labbra.

<<Perchè non volevo disturbarti>> e sorrisi.

<<Perchè non volevo disturbarti>> e sorrisi

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Girò la testa di lato e fece un ghigno. Non feci in tempo ad alzarmi, che lui mi afferrò per la canottiera e mi tirò in acqua.


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