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Arianna

Come ogni volta prendo più appunti del dovere, finendo così per usare 5 fogli per una sola materia, non mi sorprende il fatto che io abbia già usato 4 quaderni degli appunti. Questa mattina ho avuto letteratura russa e mi affascina sempre di più. E' davvero complicata, infatti, non devi mai distrarti per non perdere il segno, ma capisci sempre più cose. In questi pochi mesi mi sono resa conto che conosco solo l'1% della nostra umanità, con l'intento di approfondire i miei studi.

Sofia: finalmente è finita la lezione, l'ho trovata davvero pesante oggi!

Arianna: per quanto mi possa piacere devo darti ragione, dopo 1 ora non hai più la testa per seguire.

Sofia: allora bellezza, ho una proposta da farti.

Arianna: sono tutta ad orecchi!

Sofia: che ne dici se oggi ce ne andiamo a fare shopping?

Arianna: bella idea, va ben...ah cavolo me ne ero completamente scordata. Ho il turno fino alle 5, domani sono tutta tua, promesso!

Sofia: sicura di non avere altri impegni?

Arianna: certo scema, adesso andiamo che facciamo tardi al letteratura inglese!

La giornata è finita abbastanza in fretta, anche se adesso sto morendo di fame, dato che a pranzo ho mangiato solo un panino avendo pochissimo tempo.

Per fortuna è arrivato il weekend, ma prima del "relax", devo andare al lavoro. E' una delle librerie più antiche di Verona e nonostante non sia grandissima, c'è davvero tanto lavoro da fare. Le propietarie sono due signore che hanno ricevuto la libreria in eredità dal padre e ogni tanto quando hanno bisogno mi chiamano e le aiuto per mettere in ordine i libri, magazzino e tante altre cose.

Faccio una doccia veloce e quando saluto Greta, la mia migliore amica noto che c'è un disatro in cucina.

Arianna: mi dici cosa stai facendo?

Greta: una specie di torta, l'impasto per ora è buono.

Arianna: dopo pulisci mi raccomando.

Greta: si, mamma! Vai in libreria?

Arianna: si fino alle cinque!

Greta: vedi se è arrivato il libro che avevo prenotato, mi serve per un esame.

Arianna: va bene, a dopo!

Le do un bacio e mi dirigo verso il centro di Verona. Metto le mie cuffiette e mi lascio trasportare dalla musica e dal calore di questa città. Appena arrivata metto la mia borsa nel ripostiglio e incomincio il mio turno. Controllo prima di tutto se il libro di Greta è arrivato e metto in ordine i nuovi arrivi. Nello scatolone noto un libro sul Milan ma è molto vecchio, in stile vintage. Lo metto davanti a tutti, come quando da piccola mettevo il mio cd preferito davanti agli altri. Dopo un ora prendo un attimo il telefono e un messaggio di Greta "ho una bella notizia da darti".

•Il calcio come metafora della mia vita•P.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora