|56|

1.1K 37 2
                                    

15 novembre 2013

Le solite giornate noiose passate a scuola, i soliti libri e la solita monotonia di tutti i giorni. L scuola è incominciata ormai da 2 mesi ed io non mi sono ancora abituata, non ho un buonissimo rapporto con la scuola ecco, sono la solita ragazza che fa casino e arriva al 6 tirato. Tanti mi descrivono come la "popolare" della scuola, ma non voglio essere etichettata così ed essere conosciuta, lo dico per esperienza non è per nulla bello. A scuola me ne sto sempre con le mie migliori amiche Arianna e Aurora, chissà quante volte sarei finita nei casini senza di loro.

La matematica mi è sempre piaciuta stranamente, insomma il risultato o è giusto o sbagliato e non ci sono alternative. Prendo il mio quaderno e incomincio a fare gli esercizi, non ci metto molto. Ho scelto lo scientifico proprio per questo ho sempre amato la fisica, la chimica e la matematica, infatti voglio fare l'Università di ingegneria e andare a vivere con Aurora e Arianna.

"ma avete visto quei due? non pensavo stessero davvero insieme"

"si guarda quella cambia i fidanzati come cambia i calzini"

"ma non si vede ridicola? dai ha anni e si comporta già come una 30enne"

"il problema è che anche convinta di tutto quello che fa e non se ne rende conto che tra qualche anno sarà la solita troia"

"vabbè parlando di cose serie, quanto fai di allenamento stasera?"

"non lo so, ma penso tanto, gli Europei si stanno avvicinando e devo essere super allenata"

"Ari non sforzarti troppo, ti alleni 6 giorni su 7 per 3/4 ore al giorno"

"dai state tranquille sono ancora viva e vegeta"

"guarda saresti insopportabile se ti facessi male"

" ah ah ah, adesso devo andare che incomincio dovrei finire per le 22"

"avvisaci quando finisci"

Nonostante ci vediamo tutti i giorni dobbiamo passare almeno un'ora tutti i pomeriggi su facetime per raccontarci sempre le stesse cose e non posso farne a meno. Colorano la mia vita. Ci conosciamo da quando siamo piccolissime, circa 3 anni e da allora non ci siamo mai separate. All'inizio Aurora mi stava antipatica perché era amica di Arianna ma alla fine siamo diventate amiche, insomma le solite cose di quando si è all'asilo.

Arianna fa il turistico ed è bravissima nelle lingue e ama viaggiare. Ecco il mio limite è dire "the pen is on the table" ma anche io amo viaggiare. Pratica ginnastica artistica da quando è piccola e adesso ambisce agli Europei.

Aurora fa lo scientifico con me e dopo le superiori sogna di fare un anno all'estero. Mancano ancora 4 anni ma sta incominciando a risparmiare già da adesso.
...
perché Arianna non scrive più sul gruppo?

Sono ormai le 22 passate e nessun massaggio, ma si sarà trattenuta sicuramente in palestra e il suo telefono sarà scarico, come al solito quindi non mi preoccupo più di tanto.

Vado in cucina e prendo un succo di frutta per versarlo nel bicchiere.

Mio papà entra con una faccia sconvolta e mi guarda subito.

Mi cade il bicchiere per terra rompendosi in mille pezzi, come me in questo momento.

"COME ARIANNA HA FATTO UN INCIDENTE"

Entro subito nel panico e incomincio a piangere, cadendo per terra.

"Stava uscendo dalla palestra e una macchina l'ha investita"

"ed è viva?"

"l'hanno portata in ospedale in codice rosso e adesso la stanno operando"

Nel frattempo ho già messo le scarpe e chiamato Aurora, i miei genitori non osano parlare e corriamo subito in ospedale. Durante tutto il tragitto le lacrime non smettono di scendere pensando subito a tutti i momenti vissuti con lei: dalle prime parole, al primo concerto, alle serate fuori, tutto.

"mamma ho paura di perderla"

"è una guerriera, ce la farà"

Arriviamo in ospedale e corro nel piano detto da mio papà. Trovo subito suo papà e lo abbraccio fortissimo.

"la macchina l'ha presa in pieno e stanno cercando di fermare l'emoragia"

Il suo volto è preoccupato e segnato dalle lacrime, la sua unica ragione di vita che lotta tra la vita e la morte.

Vedo Aurora piangere e corro verso di lei.

"il nostro trio non può separarsi"

"non si separerà, lei è forte e ce la farà"

Ci sediamo su quelle sedie scomodissime ad aspettare delle ore che non sembrano più finire. Faccio avanti e indietro per non so quante volte e bevendo 5/6 caffè. Dopo circa 6 ore il chirurgo esce dalla sala operatoria e ci viene incontro, sentendo la frase che più temevo.

" Arianna è in pericolo di vita"
...
Sono ormai 15 anni che faccio questo incubo, in cui rivivo quel tremendo momento, alzandomi nel cuore della notte tutta sudata e con la tachicardia. Mi alzo sempre dal letto per controllare se Arianna sia ancora con me oppure no. Da quella notte ho paura, tanta paura che da un giorno all'altro non sia più qua.

E' stato il periodo più brutto della mia vita. Per settimane Arianna è stata in coma e ogni giorno andavo da lei a parlarle, a raccontarle della giornata, spettegolare, informarla sul Milan e di quanto le mie giornate fossero vuote senza di lei, nella speranza che lei potesse ascoltarmi e aprire i suoi fantastici occhi verdi. I mesi successivi sono stati un inferno soprattutto perché non poteva più praticare ginnastica artistica, tutti gli sforzi che ha fatto svaniti in un attimo. Vuole mostrarsi forte ma so per certo che lei dentro sta soffrendo ancora.

•Il calcio come metafora della mia vita•P.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora