Arianna
Svegliarsi in questo letto mi ricrea in mente momenti indimenticabili. Essere avvolta tra le sue braccia sotto le coperte, la mia schiena contro il suo petto e quando mi giro vederlo accanto a me, con i capelli tutti in disordine mi fa salire la voglia di baciarlo continuamente. Tutto ciò per me è ancora surreale.
La sveglia sta suonando da ormai qualche secondo e con la velocità di un bradipo la spengo. Mi giro nel letto ricordandomi che Patrick è all'allenamento e un senso di tristezza mi invade. Prendo il telefono e ci perdo un po' di tempo ma decido subito di alzarmi anche se con fatica. Questo letto sa troppo di lui e del suo profumo. Apro la finestra per far arieggiare la camera e mi concentro a guardare le foto sul comodino. In una c'è lui con la maglia del Milan che cerca di calciare il pallone, in quella accanto è con la sua famiglia e nell'ultima ci siamo io e lui al mio compleanno e involontariamente mi scappa un sorriso.
Stranamente ho fame e quindi mi dirigo in cucina per fare colazione. Quest'ambiente è tutto nuovo per me e faccio fatica ad aprire semplicemente un cassetto, devo acquisire ancora quella sicurezza. Ma sul tavolo trovo un bigliettino con una brioche al cioccolato e un cappuccino:
"buongiorno amore mio. Tra poco ritornerò da te. La brioche è la tua preferita e so quanto odi il caffè (sei strana) quindi nel cappuccino ti ho messo il cacao. Ti amo. P."
Si può avere risveglio migliore?
...
Per me 8 dicembre significa fare l'albero di natale, quindi sto obbligando Patrick e farlo.Arianna: dai amore ma non senti quell'aria natalizia in giro?
Patrick: si ma non ho voglia.
Arianna: non fare il bambino e alza quel bel culo che ti ritrovi.
So essere molto convincente.
Siamo andati a prendere l'albero giù in cantina e tutte le palline e decori vari.
Arianna: il problema adesso sarà dove metterlo.
Patrick: vicino al divano?
Arianna: nah... poi è troppo un caos.
Ispeziono bene tutta il salotto e trovo il punto perfetto.
Arianna: ecco qua è perfetto, albero con vista San Siro.
Patrick: si dai non è male.
Non vuole darmi ragione.
Mentre Patrick prende l'albero da montare metto la musica natalizia su Spotify.
Patrick: anche quello no dai.
Arianna: renderà tutto più bello.
Sono davvero troppo emozionata.
Incominciamo così a decorare l'albero e mettere le lucine. Poi mi gira verso di lui e mi bacia appassionatamente. Così voglioso e desiderato. Alzo la testa e ha in mano il vischio.
Patrick: l'ho preso così ho una scusa per baciarti sempre.
Arianna: Cutrone questa tattiche con me non funzionano.
Patrick: e invece questa?
Incomincia a farmi il solletico e sa benissimo che lo soffro tanto, rido davvero come una cogliona dimenandomi per terra.
Arianna: okok, tregua.
Gli prendo la testa e lo bacio.
Arianna: adesso potrai baciarmi tutte le volte che vuoi.
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•Il calcio come metafora della mia vita•P.C
FanficSan Siro,la scala del calcio. Arianna,rossonera fin dalla nascita. Patrick Cutrone,calciatore del Milan. ...che la partita abbia inizio... revisione finita il 16/04/2020 (si, questa storia è un filmino mentale dell'autrice)