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Arianna

Tornare alla realtà è brutto. Passare una settimana in questo paradiso è quello che mi serviva, mi ha fato staccare un po' e pensare all'anno nuovo. Wow. E' già passato un anno, allora è vero il detto "come passa il tempo quando ci si diverte". Non mi aspettavo tanto dal 2018, ero solo concentrata sul mio trasferimento a Verona e di incominciare bene l'università e ci sono riuscita. Sto frequentando la facoltà che mi piace anche se non so benissimo cosa fare del mio futuro ma sono bene che voglio con me Patrick. Trovarmi un fidanzato era l'ultimo dei problemi, avevo la testa piena di pensieri: fisioterapia, la casa, la lontananza, papà e la "mamma". Però lui con un solo sguardo mi ha fatto andare in palla facendomi dimenticare tutto. Lo ammetto, ho sempre avuto una cotta potente per lui. Mi ha colpita di lui il suo essere semplice e si è dimostrato come me lo immaginavo, un ragazzo che ama alla follia il calcio. Potrei stare delle ore ad ascoltarlo di come vanno le sue giornate, dei suoi allenamenti e di come si prepara per le partite. Quando parla del Milan i suoi occhi diventano a cuoricino e vedo tutta l'emozione in lui. Quello che dà in campo lo dà anche fuori. Non mi sono ami aperta in questo modo con nessuno del sesso opposto e che fosse un calciatore conosciuto in tutta Europa non mi dava problemi. Mi sono innamorata di Patrick non di Patrick Cutrone.

Conoscere lui mi ha stravolto completamente i miei piani e ho paura sinceramente, paura che un giorno si possa stancare di me e che se ne vada perché ormai è come se tutto dipendesse da lui, ha guarito una ferita che era aperta da troppo tempo e fa male quando si riapre. Con lui mi immagino il mio futuro, una casa e perfino una famiglia. Ovviamente è ancora presto, prima mi voglio laureare e trovare un lavoro stabile e fare esperienze all'estero. In questi momenti sembro una ragazzina in preda agli ormoni ma mi fa sentire così, come un'adolescente durante la sua prima cotta. Potrete dire che siamo troppo attaccati, forse è così ma tutto questo non ho mai vissuto nulla del genere.

Sto mettendo in ordine camera mia e nel frattempo stavo pensando a dei cambiamenti da fare ma siamo in affitto fino alla prossima estate e non possiamo stravolgere completamente la casa. Stavo pensando di ritinteggiare le pareti di un colore più sobrio. In questo anno voglio che le cose cambino a partire da Tamara, non ha ancora capito contro chi si è messa e quando si parla di Patrick non ci vedo più, non ho più voglia di continuare a ripeterle di starci lontano ma con una madre del genere non mi sorprende come sia cresciuta.

Apro la valigia e incomincio a prendere tutti i vestiti da mettere a lavare e mi vengono in mente tutti i momenti di quella fantastica vacanza. La nostra prima vera avventura insieme. E' soltanto grazie a lui se ho tutte queste possibilità e per questo non lo ringrazierò mai. Chissà se avrà letto la mia lettera, ho scritto tutto quello che il mio cuore dettava. Di solito non sono così sdolcinata ma voglio dimostrare quanto sia importante per me.

Giro la testa e noto i libri, altro tasto dolente. La sessione invernale incomincia fra meno di 10 giorni e non sono psicologicamente pronta a ripassare le mie giornate sui libri. Prendo la mia agenda e segno tutti gli impegni del mese: il compleanno di Manuel anche se l'abbiamo festeggiato alle Maldive, i vari esami e le partite del Milan, tra cui la più importante la finale contro tra la Juventus. Il 28 di gennaio è un anno che ci siamo incontrati e voglio dedicare la giornata solo a noi.

Prendo le foto che abbiamo fatto attaccandole alla mia bacheca e mi viene anche in mente la ferita che si sta chiudendo, ho un conto in sospeso per lei. Rivolgo un sorriso al futuro, speranzosa che vada tutto per il meglio, senza fare troppi piani, soltanto vivendolo.

•Il calcio come metafora della mia vita•P.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora