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Arianna

Più passano i giorni e più mi pento della decisione presa. Lo so posso sembrare un'incoerente e lo sono però mi è sembrata la soluzione più giusta. Greta continua a dire che ne sto facendo una tragedia ma lei non sa cosa si prova. Sempre più ricordi negativi mi tornarono in mente e sinceramente non voglio riviverli. Quel ragazzo non merita le mie lacrime e tanto meno non merita il mio ricordo.

Patrick mi ha scritto dopo il mio messaggio ma non gli ho risposto, mi sento così stupida. Sembro una bambina ma quando si parla di ragazzi non ci capisco più nulla.

Sono le 10 di giovedì e oggi prendo una pausa dallo studio, per una cosa che odio.

Greta: ma dove vai?

Arianna: ho fisioterapia.

Greta: ma la fai ancora? Non avevi finito 1 anno fa.

Arianna: in teoria si ma l'ortopedico ha detto che almeno una volta al mese devo fare fisioterapia sennò tutto il lavoro è perso.

Greta: ah va bene. Come ti senti?

Arianna: uno schifo.

Greta: io continuo a dire che hai fatto una cazzata e non dovevi lasciarti influenzare da questa cosa. Era semplice amicizia.

Arianna: si lo so me ne rendo conto, ho preso una decisione troppo affrettata, ma lo sai quando si parla di ragazzi vado in panico.

Greta: dai almeno vedrai qualche tipo figo in palestra.

Arianna: sei molto d'aiuto sai.

Saluto abbracciando Greta e prendendo il borsone mi dirigo verso la palestra. Nonostante sia una giornata di fine febbraio, fa davvero freddo ma il sole è alto nel cielo. E' davvero bello camminare con il freddo pungente sulla pelle, giubbino caldo e sciarpa altrettanto grande e calda.

Entrare per me in palestra è davvero un miracolo. Ci vado solo perché sono obbligata, me ne starei sul divano con coperta e patatine. Solo che adesso dovrò andarci molto spesso perché ho saltato tanti mesi.

Mentre prendo il foglio mi avvicino al bancone.

Arianna: salve ho prenotato per fisioterapia.

"certo, mi dica pure nome e cognome."

Dopo aver detto i miei dati mi conduce in una parte della palestra con dentro una ragazza. E' molto alta con i capelli neri e la pelle olivastra ma con un sorriso bianchissimo.

"salve, lei deve essere Arianna Celestri?"

Arianna: esatto.

"benissimo, allora qua leggo che deve fare ginnastica per il ginocchio sinistro giusto?"

Arianna: ehm...si

"non preoccuparti sarà tutto molto semplice. Dai cambiati così iniziamo."

E' la prima volta dopo tanto tempo che mi mostro davanti a uno sconosciuto con tutte le cicatrici di quella notte. Mi maledico per non aver portato qualcosa di più lungo.

"incominciamo con qualcosa di molto semplice, piega il ginocchio su e vai lentamente giù."

Ma appena incomincio le immagini di quella notte mi ritornano in mente.

Io che facevo la cosa che amavo di più e un secondo dopo tutti i miei sogni in frantumi.

Arianna: s-scusami rifaccio meglio.

"siediti e riprenditi. Fai un gran respiro."

Arianna: scusa davvero, non mi capitava da tanto.

"stai tranquilla, ti va di raccontarmi?"

Non sono riuscita a raccontare tutto ma solo una mezza verità. Però mi ha fatto bene parlare con lei, mi ha dato la forza di andare avanti.

Naomi: per oggi abbiamo finito.

Arianna: grazie mille, davvero.

"di nulla è stato un piacere, ci vediamo alla prossima. Ah bello il tatuaggio del Milan...ma io sono interista."

E tutte due scoppiamo in una fragorosa risata.

E' ormai sera e continuo a fissare la chat con Patrick.

Arianna: vieni qua un attimo.

Greta: che c'è?

Arianna: volevo solo un po' di affetto.

E fu così che finimmo sul letto tutte e due a darci cuscini in faccia e il solletico. Odio il solletico.

Arianna: okok, tregua. Mi aiuti a mettere il tutore?

Greta: certo, ti fa tanto male?

Arianna: adesso che ho ricominciato ginnastica è normale. Grazie per tutto Gre!

Non so cosa sarei senza di lei.

•Il calcio come metafora della mia vita•P.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora