Patrick
Arianna: tu seriamente vuoi portarti solamente un borsone?
Patrick: guarda che oltre alle robe per giocare non devo portare nulla.
Arianna: quindi te per circa 10 giorni te ne starai chiuso in hotel e uscirai solo per gli allenamenti.
Patrick: pff ma non ho detto questo.
Arianna: tranquillo amore ti aiuto io a fare le valigie. Ma ti rendi conto che stai per andare in America?
Patrick: non ci credo nemmeno io, è il mio sogno da quando sono piccolo. Ho sempre visto l'America come un qualcosa di più grande e potente di noi e giocarci contro le squadre più forti del mondo è fantastico.
La partenza per l'International Champions Cup è sempre più vicina mancano solo 5 giorni e approderemo sul suo Americano per giocare delle amichevoli contro Manchester United, Tottenham e Barcellona. Passeremo ben 10 giorni e ne approfitto per stare il più tempo possibile con Arianna che ha finito la sessione estiva.
Arianna: penso sia il caso che incomincio a preparare qualcosa.
Patrick: preparare qualcosa?
Arianna: non ti ricordi che vado a Bologna?
Patrick: cavolo è vero e quanto resti?
Arianna: penso fino al 10 di agosto.
Patrick: ma ferragosto lo facciamo insieme?
Arianna: certo.
Si avvicina a me e si stende sul letto, ogni volta come se fosse la prima volta.
Arianna: stavo pensando qualche giorno fa, che la nostra relazione è più che stabile e mi trovo benissimo con te.
La paura mi sta assalendo.
Patrick: ma?
Arianna: ma niente, voglio farti conoscere mio padre.
Mi lascia completamente spiazzato, io che conosco il padre di Arianna? Non se ne parla.
Patrick: cosa, nono.
Arianna: dai amo perché non vuoi?
Patrick: non che non voglio ma sarebbe fin troppo imbarazzante. Pensa il calciatore della tua squadra del cuore in soggiorno.
Arianna: per questo ti preoccupi? Gli ho sempre fatto una testa tanta su di te, su quanto ti ammirassi e penso sarebbe felice di vedermi così.
Patrick: secondo me non la prende bene.
Arianna: devi stare tranquillo ha solo fatto parte della marina militare.
Patrick: in questo momento non sei per niente d'aiuto e comunque anche la mia famiglia ti vuole conoscere.
Arianna: oddio davvero? Hai parlato di me?
E' fin troppo euforica in questo momento, come fa a non avere ansia ad incontrare la mia famiglia?
Patrick: ma certo e mia madre non vede l'ora di incontrarti.
Arianna: ok questa cosa mette un po' di ansia.
Patrick: tranquille non le ho detto che sbavavi sulle mie foto.
Arianna: CUTRONE!
Incominciamo così una lotta con i cuscini ma appena prendo il suo cuscino cade qualcosa sul pavimento e appena la vede sbianca.
Patrick: cos'è?
Arianna: nono niente.
Cerca di prenderla dalle mani ma leggo subito Famiglia Ferrari.
Patrick: cosa significa tutto questo? Perché c'è scritto Ferrari e perché è aperta?
Mille domande in testa ma con nessuna risposta.
Patrick: cosa succede Arianna?
Arianna: penso sia arrivato il momento di dirtelo.
Patrick: ma dirmi cosa?!
Arianna: siediti sul letto.
Che cosa mai dovrebbe dirmi, ci siamo promessi sincerità e fedeltà.
Arianna: ti ricordi quando ti ho detto che mia madre se ne è andata? Ecco dopo qualche mese abbiamo scoperto che si è rifatta una nuova vita con una nuova famiglia perché aveva conosciuto un imprenditore e lui aveva una figlia che è Tamara.
Patrick: non sto capendo.
Arianna: io e Tamara siamo sorellastre.
In questo momento ho una faccia che non si può descrivere.
Patrick: quindi fammi capire, tua mamma si è risposata con un uomo che sarebbe il papà di Tamara.
Arianna: esatto.
Patrick: bella merda.
Adesso capisco tutto, perché la odiasse e la prendesse di mira.
Patrick: perché non me l'hai detto prima?
Incomincia a camminare per tutta la stanza nervosa.
Arianna: avevo paura della tua reazione, ok? Sei stata con lei e da quando stiamo insieme non fa altro che mandarmi stupide minacce di cui non me ne importa nulla.
Patrick: ma avete mai avuto un dialogo?
Arianna: assolutamente no e non voglio avercelo.
Ma in quel momento mi è venuta in mente una cosa.
Patrick: ma sai che io ho incontrato tua mamma?
Arianna: che cosa?
Patrick: si era tipo fine dell'anno scorso e sono andato ad una stupidissima cena con il mio procuratore che è un collaboratore di tua mamma e là ho conosciuto Tamara.
Arianna: oh cazzo ma sai che posso mettere a rischio la tua permanenza al Milan?
Patrick: ma cosa dici?
Arianna: ovvio se io litigo con Tamara sua "mamma" potrebbe far male parole su di me e quindi mandarti via dal Milan per separarci.
Sta impazzendo.
Patrick: mi dici cosa ti passa per la testa? Nessuno potrà mai allontanarti da me o dal Milan, che ci provassero solo davvero. Devi stare solo tranquilla che io da qua non mi muovo.
Mi abbraccia come non ha mai fatto e si vede che ha molto paura.
Patrick: ma hai letto quella lettera?
Arianna: no e vorrei solo bruciarla.
Patrick: dai leggila.
Dopo varie esitazioni prende la lettera e incomincia a leggerla.
" Salve, siamo lieti di invitarla a casa nostra per una chiacchierata e per un caffè. Attendiamo risposta"
Arianna: che buffonata sarebbe mai questa? Per 9 anni non mi hanno mai cagata e casualmente adesso che ci sei te ovviamente sanno che esisto, ma che se ne andassero a cagare.
Patrick: tu ci andrai.
Arianna: e perché scusa? Non sono sicuramente la benvenuta e lo fanno sono per screditarmi.
Patrick: davvero non vuoi avere la tua rivincita dopo tutti questi anni e dire tutto quello che pensi.
Arianna: io non metto piede in quella casa.
Patrick: bene perché ci andremo insieme.
Affronteremo questa battaglia insieme e se sarà necessario fare fallo, lo farò.
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•Il calcio come metafora della mia vita•P.C
Fiksi PenggemarSan Siro,la scala del calcio. Arianna,rossonera fin dalla nascita. Patrick Cutrone,calciatore del Milan. ...che la partita abbia inizio... revisione finita il 16/04/2020 (si, questa storia è un filmino mentale dell'autrice)