Arianna
Mi guardo allo specchio e sistemo il mio vestito per l'ultima sera dell'anno. Stasera mi vedo bella. I miei capelli ricadono sulle spalle, ho deciso di lasciarli al naturale, non mi piacciono troppo acconciati. Ho deciso di mettere i tacchi almeno per stasera, ma so già che li cambierò subito con le mie vans. Il trucco è un po' più deciso del solito, con un rossetto rosso sulle labbra. Essere abbronzati a dicembre penso sia fantastico, mi dà più autostima.
Patrick sta finendo di prepararsi in bagno, è davvero lento a differenza mia, poi dicono di noi donne. Vado fuori alla veranda per godermi il paesaggio. Sono le 20 e ormai il sole sta calando. I colori che riflettono sul mare sono delle sfumature del rosa e dell'arancio, l'acqua è cristallina e se non fossi così ben vestita non ci penserei due volte a buttarmi in acqua. Ci sono le scale che portano direttamente in acqua e c'è una piscina sulla veranda. Per me questo è ancora un sogno. Non immagino nemmeno quanto abbia pagato tutto questo Patrick. Rientro nella villetta e prendo la borsa.
Patrick: amo sei pronta?
Arianna: ti sto aspettando da 10 minuti più o meno.
Patrick: tutta questa bellezza ha bisogno di tempo eh.
Il solito egocentrico ma bellissimo. Indossa una camicia bianca e i pantaloni blu.
Patrick: ti vedo pensierosa sai.
Viene verso di me e mi abbraccia da dietro. Siamo davanti allo specchio.
Arianna: tranquillo, più che altro è che non mi sembra ancora vero che siamo già alla fine dell'anno.
Patrick: il tempo è passato in fretta in quest'anno.
Arianna: ma probabilmente è stato l'anno più bello della mia vita.
Patrick: ah si?
Sa benissimo che è grazie a lui.
Arianna: sai mi sono innamorata di un coglione.
Patrick: allora deve essere proprio fortunato a stare con te.
Un bacio lento e passionale. Le sue mani perlustrano il mio corpo e i miei occhi verdi si perdono tra le sue iridi color nocciola. Sentiamo battere la porta.
"avrete il tempo per fare quelle cose stanotte, uscite che siamo in ritardo!"
Patrick: io seguirei le indicazioni di Manuel.
Arianna: che stupido che sei.
Intreccio la mano alla sua e usciamo dalla villetta. C'è davvero tanta gente, tutta diretta al ristorante.
...
Davide: ma quanto si mangia bene?Arianna: mi mangerei qualsiasi cosa.
Siamo al tavolo da ormai 1 ora e mezza, mangiando davvero qualsiasi pietanza. Non so perché ma più si avvicina la mezzanotte, più mi sale l'ansia.
Incominciano a mettere la musica e la pista da ballo si riempie in un attimo. È bellissimo vedere come persone di così tante culture differenti, riescano a divertirsi grazie alla musica.
Prendo Patrick per la mano e non opponendo resistenza, ci dirigiamo verso la pista da ballo. Tutti i miei problemi e le mie insicurezze spariscono quando sono con lui e non mi sono mai sentita così con nessuno. Da lontano vediamo gli altri e ovviamente non ci pensano due volte ad unirsi a noi.
Mancano soltanto 10 minuti e siamo sulla spiaggia ad aspettare la mezzanotte. Tantissime persone hanno avuto la nostra idea e si sta riempendo man mano.
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•Il calcio come metafora della mia vita•P.C
Fiksi PenggemarSan Siro,la scala del calcio. Arianna,rossonera fin dalla nascita. Patrick Cutrone,calciatore del Milan. ...che la partita abbia inizio... revisione finita il 16/04/2020 (si, questa storia è un filmino mentale dell'autrice)