Non era stato difficile eludere la sorveglianza e qualsiasi altro sospetto sarebbe potuto sorgere: dopo che T-Bag aveva preso in 'prestito' alcuni vestiti con cui si era cambiato, aveva costretto la ragazza ad inventare una scusa per spiegare al personale che aveva dato loro la camera, qualche ora prima, di dover lasciare il motel prima del previsto.
"Ma certo, signori, non c'è problema" aveva risposto il receptionista, dietro il computer.
"Vede, abbiamo un piccolo affare da sistemare in famiglia" aveva commentato Bagwell, con un falso sorriso, attirando la giovane a sé per un fianco "Ci scusi tanto per il disguido"
Kelly non si era espressa ulteriormente, limitandosi a tenere lo sguardo basso e tirato: non era il momento adatto per fare mosse avventate.
"Ah, per quanto riguarda l'orologio in camera... la mia ragazza poteva farsi molto male" aveva aggiunto l'uomo, in tono di rimprovero; il dipendente aveva annuito, un po' confuso, mentre li guardava varcare la porta scorrevole, per poi tornare a concentrarsi definitivamente sul suo lavoro.
***
In macchina Kelly era tenuta costantemente sotto tiro con un pezzo di legno rotto ma ben appuntito, ricavato dall'orologio: precauzione nel caso avesse deciso per sua sfortuna di commettere sciocchezze.
"Hai fatto un ottimo lavoro. Certo, potevi metterci un po' più di impegno nella tua performance... intendo scioglierti un po, sai" con le dita il criminale le sfiorò lo zigomo, in quel momento teso come una corda di violino: la ragazza avrebbe dato di tutto per far si che quel guaio si trasformasse in un brutto sogno, ma le sue preghiere, sfortunatamente, non furono esaudite.
"Hai due secondi esatti per togliermi di dosso quella mano, prima che te la stacchi!" azzardò, ad un certo punto, fredda, non distogliendo gli occhi verde acqua dalla strada.
"Uh, accidenti, pupa, non ti scaldare o finiremo col prendere fuoco prima del previsto e questo, come già sai, adesso non è possibile. Perciò vedi di moderare i termini con me se non vuoi che affondi il pezzo di legno in questo bellissimo collo"
La sottoscritta ingoiò con difficoltà a causa di un brivido freddo lungo la spina dorsale, dovuto alla leggera pressione che Bagwell infliggeva sulla parte di pelle interessata "Perché vuoi che ti porti nello Utah?"
La domanda lo colse leggermente impreparato.
"Queste non sono domande che ti competono, per cui sta zitta!"
Kelly serrò la presa sul volante "Ora ascoltami tu: se non mi dici la verità, vado fuori strada. Oppure puoi anche dirmelo e uccidermi, in tutti e due i casi mi seguirai. A te la scelta T-Bag" lo chiamò per la prima volta con il suo soprannome, il che le provocò un leggero attacco di adrenalina: non voleva farsi vedere come la classica vittima sottomessa e debole in balia del suo aguzzino; sebbene la paura fosse comunque presente "Dovresti sapere quali sono le conseguenze del essere dipendenti da qualcun altro"
La risposta causò un attacco di frustrazione da parte dell'evaso, che aumentò leggermente la pressione delle dite sull'arma che impugnava.
Di quel poco che gli pareva conoscere di lei, aveva ben chiaro che fosse una di quelle ragazzine che davano filo da torcere.
Pane per i suoi denti, dunque.
Ad un tratto scoppiò in una risata inusuale, riflettendo di essere già stato l'artefice di una situazione simile, quando, durante la fuga da Fox River si era ammanettato a Michael Scofield, la mente del piano di fuga.
***
Ore dopo giunsero a destinazione nello Utah.
La ragazza si fermò con la macchina e sospirò pesantemente, esausta; batté le mani sul volante, per poi passarle tra i folti capelli castano scuro "Cinque milioni... non so se crederci o no..." sussurrò, incerta su ciò che aveva ascoltato "Se quei soldi non ti interessassero davvero, saresti già venuto con me sotto terra"
Se il tipo con cui aveva trascorso meno di ventiquattro ore non era pazzo, non seppe quale altro aggettivo attribuirgli.
Il criminale non espresse parola, attorcigliando la lingua in un gesto palesemente nervoso; dopodiché, di punto in bianco, prese una stringa e la usò per legarle i polsi, ricevendo un'occhiata interdetta.
"Si può sapere che stai facendo?" ringhiò la giovane, storcendo la bocca, tirandosi leggermente indietro.
"Faccio in modo che non scappi, tesoro. E se provi a fare la furba, questa sarà l'ultima cosa che vedrai" venne minacciata aspramente, prima che le venisse passata pericolosamente davanti al viso la scheggia di legno, in ricordo delle conseguenze delle sue decisioni.
Theodore uscì dalla vettura: aveva urgente bisogno di mettere qualcosa nello stomaco, che stava diventando ormai un buco nero.
Nei pressi di un furgone di rifornimenti di patatine, dopo aver gettato varie occhiate in giro, l'evaso ne afferrò una busta; in seguito a vari tentativi vani di aprirla, la strappò malamente con i denti e si versò parte del suo contenuto in bocca, ignorando l'altra metà finita sull'asfalto.
La sua attenzione venne, ad un certo punto, attirata da una vecchia conoscenza: si trattava di David 'Tweener' Apolskis, un altro degli otto fuggitivi.
La sua pedina preferita.
Immaginò per quale ragione fosse anche lui nello Utah, era diventata la meta di tutti loro: i soldi di Westmoreland, o meglio noto come DB Cooper, il più anziano dei detenuti a Fox River, ma quello con più rispetto alle proprie spalle.
Senza esitare, Bagwell uscì allo scoperto dal proprio nascondiglio e circondò il ragazzo per il collo con il braccio, trascinandolo con sé come fossero realmente amici di vecchia data "Ma guarda che giornata fortunata! Ho trovato un amico, un vecchio amico" giunti in un angolo lo sbatté violentemente contro un muro "Dove vai così di fretta, scolaretto, eh? Hai perso l'autobus per tornare a casa o forse la tua meta è il ranch?"
Tweener, nemmeno avesse immerso la testa in una vasca piena di candeggina, aveva gli occhi letteralmente sgranati "Perché non provi a farti i cavoli tuoi qualche volta! Mi hai rotto!" replicò, riversandogli addosso nient'altro che puro disprezzo.
"Occhio alla tua lingua biforcuta, matricola impertinente, non te lo ripeterò una terza volta! So dove vai, dove vanno tutti coloro che si trovavano in quella stanza" l'aguzzino trattenne la presa ferrea su di lui al suo intento di divincolarsi "Stanno venendo tutti qui per una bella riunione di famiglia, commovente. Al K. K Ranch... sempre se non sono già arrivati e noi siamo in ritardo magistrale sulla tabella di marcia"
"Nessun contadino qui conosce il Double K. ranch!"
"Credo proprio che tu sia male informato. Certo che c'è, è solo una questione di chi arriva per primo. Scoppierà un bel casino qui a Tooele, amico mio, fidati!" con uno scatto, il galeotto di Fox River tolse il braccio con cui immobilizzava Apolskis "Avrai bisogno di avermi dalla tua parte"
"Non siamo a Fox River! Non ho bisogno di te, hai capito? Levami quelle... schifose zampe di dosso, stronzo!" il giovane si divincolò, più per concessione "Non ho bisogno di niente e nessuno!" gridò ancora, cercando di non farsi intimidire.
"Balle" rispose tranquillamente T-Bag, guardandolo allontanarsi incerto "Sei nella merda se non sai dove andare per fare la caccia al tesoro"
Non appena lo vide scomparire dalla propria vista, l'uomo, sbuffando, tornò in macchina da Kelly, sbatté la portiera con forza facendo emergere il suo stato di rabbia.
"Stupido ragazzo, peggio per lui, d'altronde come è sempre stato. Dunque staremo solo noi due, ma dobbiamo sbrigarci ad arrivare per primi. Ora" si passò la mano sul viso, riflettendo su cosa fare "Nonostante esista, qui nessuno sa del Double K ranch; buon vecchio Westmoreland..." l'ultima frase venne pronunciata sottovoce.
La mora, dapprima ignorandolo, si illuminò "Se non mi sbaglio la contea conserva i registri delle varie proprietà. Tecnicamente ogni lotto è mappato con le dimensioni sul registro catastale"
Kelly mise allora in moto la macchina; non si accorse del sorriso all'angolo della bocca dell'evaso, coperto in parte da un ciuffo di capelli scuri da cui si rifletteva una striscia di tinta bionda, mentre si inoltrarono nella strada per dirigersi verso la prossima tappa.
Tuttavia, l'improvvisa e strana collaborazione della ragazza non lo lasciò senza sospetti, ma decise di vedere fino a che punto si sarebbe spinta.
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How You Met Me "Prison Break"
Fanfiction'Prison break was just the beginning' L'America era da giorni in subbuglio: l'FBI setacciava senza sosta strade, edifici e case, in ogni tentativo possibile di rispedire in prigione il gruppo di detenuti ribattezzati 'gli otto di Fox River', fuggiti...