Broken heart

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Autrice:
Questo capitolo è stato scritto con la collaborazione di MackenziePhoenix94 (per la parte con T-Bag e Susan), che desidero ringraziare per l'aiuto che mi ha dato! Ne approfitto inoltre per consigliarvi di leggere la sua bellissima storia: 'Like a prayer; Prison break'

Vi lascio al capitolo

***

La presenza delle autorità destò preoccupazione nella ragazza, soprattutto quando, avvicinandosi con cautela, sentì chiedere informazioni su di sé; in qualunque modo fossero riusciti a risalire alla sua corrispondenza, l'unica cosa che doveva fare ora era andarsene immediatamente, senza fare domande, prima che la vedessero.

Uscì in fretta dall'ospedale, trovando una strada secondaria per evitare ulteriori intoppi, e salì su un taxi che la riportò al monolocale.

Chiusa la porta, momentaneamente al sicuro, si passò le mani nei capelli castani, tirando un sospiro di sollievo per quello che era appena accaduto e riflettendo su ciò che le era stato detto di fare.

Decise dunque di recarsi a Panama, ma non subito, volle aspettare qualche giorno per non farsi vedere in giro così da far placare un po' la situazione.

Ciò che la tormentava in quel momento, però, era il pensiero di aver perso una persona che l'aveva accolta in casa ed a cui voleva bene, oltre che l'impresa che l'attendeva, come avrebbe fatto a trovarlo, di chi poteva fidarsi.

***

Da quando Theodore Bagwell era stato arrestato e rinchiuso a Fox River, nella sua mente c'era sempre stato un unico pensiero fisso, che lo aveva accompagnato giorno e notte, come un'ombra che lo seguiva passo dopo passo: Susan Hollander, la madre single con cui aveva intrecciato una relazione; o Susie Q, come lui preferiva chiamarla nei momenti di intimità.

Anche se lei l'aveva denunciato alle autorità (dopo aver scoperto per puro caso che fosse un criminale), anche se in prigione lo aveva affrontato riversandogli addosso tutto l'odio ed il disprezzo che provava per non averle mai detto la verità, lui non l'aveva mai dimenticata.

E tale ossessione aveva raggiunto un nuovo livello quando si era aggregato al piano di evasione di Michael Scofield, e nella sua mente si era formato un obiettivo ben chiaro e ben delineato: andare dalla donna di cui si era innamorato, la stessa che gli aveva spezzato il cuore il cuore riducendolo in così tanti piccoli pezzetti che non sarebbe mai riuscito a recuperarli tutti. E nonostante gli eventi burrascosi accaduti dopo l'evasione, che lo avevano visto coinvolto in prima persona, l'uomo era riuscito nel suo intento, era riuscito a ritrovare la sua Susie Q, che nel frattempo si era trasferita in una cittadina poco lontano da Tribune, proprio perché aveva appreso dalla televisione che Bagwell era nuovamente in libertà.

E quando l'aveva rivista, bella come sempre e con un nuovo taglio di capelli, aveva capito che non voleva vendicarsi: non voleva riversare la propria furia nei confronti di quella donna e dei suoi due figli, desiderava solo costruire al suo fianco la famiglia e la vita che non aveva mai avuto negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza.

Ma la situazione aveva preso fin da subito una piega ben diversa da quella che l'uomo aveva pianificato nella propria testa: mentre tutti e quattro erano impegnati a guardare dei cartoni animati, seduti sul divano, Susan si era alzata con una banale scusa, ed era sparita nel corridoio per prendere una pistola che teneva dentro il cassetto di un mobile, un recentissimo acquisto che aveva fatto dopo aver appreso dell'evasione degli 'Otto di Fox River', ignara del fatto che Theodore l'aveva preceduta e che si era impossessato in precedenza dell'arma carica. Ma quel gesto, la sola intenzione della donna di prendere la pistola per sparargli contro, bastò per far scattare una molla nella testa del criminale e per trasformare le tre persone con cui voleva creare una famiglia in veri e propri ostaggi su cui pendeva sempre la canna lucida e nera della Revolver carica.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora