You are literally a viper, girl

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Michael fissò il sangue disteso sul muro delle scalette dove era stato ucciso Tygge, alternando lo sguardo a tratti anche sull'anello: probabilmente facendo come T-Bag gli aveva suggerito avrebbe sistemato la faccenda molto velocemente, ma l'indecisione prese il sopravvento sulla volontà del giovane.

Alla fine decise di non farlo.

Dirigendosi nella cella di Mahone, invece dell'ex agente, trovò con sua grande sorpresa un coltello impregnato di sangue sotto il materasso; in quell'istante un pensiero gli attraversò la mente e dopo averlo affrontato a viso aperto vicino al cortile, Scofield decise di accusarlo davanti a Lechero, in modo tale da salvare Whistler da morte certa.

Proprio quando Lechero, ricevuta la notizia dal ragazzo, aveva intenzione di interrogare Alexander, questo venne visto mentre veniva scortato fuori da Sona, mandando tutto a monte. 

Non contento e spazientito, il boss decise di proseguire con le sue intenzioni, minacciando Whistler con lo stesso coltello portato da Michael, il quale in tutti i modi provò ad impedirgli di ucciderlo.

Rimasero sbigottiti quando il panamense uccise un suo alleato, accusandolo di averlo tradito perché possedeva dei sigari che solo lui poteva ricevere, ed infatti se n'era accorto dall'odore che emanava; sebbene, in realtà, quei sigari fossero di Sammy, e che T-Bag era quasi riuscito ad incastrare con la mancata collaborazione di Michael.

***

Kelly era da ore seduta a terra sul pavimento duro e ruvido; sollevò la mano destra ed osservò la vecchia chiave logora che giaceva sul palmo; era sicura che T-Bag si fosse accorto che gliel'avesse presa dopo che era andato da lei, dopotutto non gli sfuggiva nulla; si ritrovò a ridacchiare al pensiero.

Ripensò al breve momento in sua compagnia, si bagnò leggermente le labbra sentendole ancora scottare per il bacio e sperò si sarebbe ripetuto presto.

Le era dispiaciuto prendergli la chiave di nascosto, ma voleva agire da sola senza che lui finisse un'altra volta nei guai per colpa sua; pregò solo che Lechero ed i suoi uomini non l'avessero saputo, ma dopotutto immaginava anche che ne avessero una seconda copia.

Da un po' si era cominciato ad udire un gran fracasso sicuramente proveniente dal cortile a giudicare dalle urla e dagli incoraggiamenti, con molta probabilità stava avendo luogo uno scontro, ed in più, il rumore frequente di passi dei detenuti a pochi centimetri di distanza da dove si trovava, separati soltanto dalla porta.

Doveva saper trovare l'occasione giusta per fare la sua mossa senza rischi, anche se sarebbe stato piuttosto complicato, tuttavia era decisa ad andare avanti.

Con il cuore in gola e lo stomaco in fiamme, infilò con cautela la chiave nella serratura; sentendola scattare capì che, come aveva immaginato, possedessero una seconda; in un primo momento le era sembrato strano che non si fossero insospettiti, ma pensò che fosse meglio così.

Nella sua mente erano ben vivide le immagini di due uomini su cui voleva sfogare la propria frustrazione.

Essendo una donna e loro dei panamensi ben robusti, l'impresa sarebbe potuta subito apparire impossibile, ma non con il fattore sorpresa.

Spingendo piano la porta, notò con la coda dell'occhio che la stanza era vuota, vide solo Lechero e T-Bag affacciati sulla terrazza che dava sul cortile del carcere; non poté impedire ai suoi occhi di posarsi sul fondoschiena del secondo, ma dovette reprimere il desiderio decisamente non appropriato a quel momento.

Non appena mosse un passo fuori, scattò di nuovo l'allarme che la costrinse subito a ritirarsi dentro per non essere vista, emettendo un profondo respiro, senza, però, chiudere la porta; attese un paio di minuti prima di uscire e stavolta era completamente da sola, questo perché tutti i detenuti erano al cospetto delle guardie, poteva infatti sentire le loro voci; si chiese cosa fosse successo per richiedere la loro presenza.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora