Era passato un bel po' di tempo e Kelly non si vedeva più in giro nella prigione da troppo tempo, ormai.
Questa prolungata assenza destò non pochi sospetti nella mente di Bagwell, mentre si dirigeva dallo scagnozzo di Lechero, Nieves, che gestiva di nascosto dal boss il traffico della droga.
"Ti ringrazio per il sostegno che mi hai dato prima..." iniziò quello, facendo ben marcare l'accento spagnolo "Non è facile essere al servizio di Lechero"
Distratto, T-Bag spostò lo sguardo dalla boccetta che aveva nella mano destra, all'individuo "Si certo, però noi siamo amigos, no?"
Nieves sorrise e gli strinse la mano come se si conoscessero da sempre "Certo. Non appena l'umore di Lechero migliorerà, garantirò per te amigos, così potrai fare una buona carriera" gli assicurò, dandogli nuovamente le spalle, tornando ad occuparsi delle fiale che stava preparando.
Osservandolo compiere i movimenti, un lampo attraversò la mente del criminale, il quale approfittò del fatto che l'altro era voltato per sfilare una busta di plastica accanto a dov'era seduto, con intenzioni tutt'altro che amichevoli "Apprezzo il gesto, compare... però sai, se c'è una cosa che si impara dalla vita, io per primo, è che alcune faccende è meglio sbrigarsele di tasca propria" cogliendolo di sorpresa, gli infilò il materiale di plastica sulla testa in attesa che esalasse l'ultimo respiro; dopodiché gli praticò un'iniezione con la sua stessa sostanza per lasciar credere che la morte fosse stata causata da un'overdose.
"Adios" sussurrò l'uomo ancora in vita, dopo un paio di minuti, con finta ironia, fissando davanti a sé.
Benché T-Bag si fosse subito allontanato per non destare sospetti, gli uomini di Lechero non ci misero molto a trovarlo ed portarlo davanti alla cella dove giaceva il corpo privo di vita di Nieves; e di certo non ci voleva uno scienziato per far intuire a Lechero come potevano essere andate le cose.
"Tu ne sapevi niente?" chiese infatti a Bagwell, in tono duro ed implacabile, deciso a non aspettare più di un minuto per far arrivare una risposta, che giunse sottoforma di balbuzie, mentre era letteralmente appeso alla parete dal suo patron, nemmeno fosse un pollo prossimo all'abbattimento.
"No, no... io e Nieves eravamo amici, è vero"
"Esatto, proprio per questo motivo se sapevi che faceva uso di quella roba e non hai detto nulla, ti giuro che avrai la sua morte sulla coscienza!" lo incalzò il panamense, aumentando la presa.
"Ma... ma... ma... ascolta patron, io non ci capisco niente di droghe, è la verità! Ho solo fumato un po' di erba a dodici anni e, per l'amor del cielo, per quanto ho tossito ho quasi sputato un polmone!" lo implorò l'altro detenuto, con vere e proprie doti attoriali.
Dovette attendere diversi secondi prima di sentire nuovamente il pavimento sotto i propri piedi e tirare un letterale sospiro di sollievo.
"Ok, adesso va bene... Theodore" acconsentì stranamente il boss di Sona, riflettendo e riprendendo quella strana calma che era solito avere "Si è appena liberato un posto. Congratulazioni"
Il galeotto di Fox River, dietro l'espressione malinconica, celava un senso di soddisfazione per l'obiettivo raggiunto: infatti prendendo il posto di Nieve, che lui stesso aveva tolto di mezzo, non solo aveva un posizione in più, ma soprattutto una giustificazione accettabile per vagare all'interno di Sona in cerca di Kelly.
***
Gli ultimi avvenimenti che caratterizzarono gli ultimi eventi di Sona furono: aiutare Scofield ad usare di nascosto il telefono di Lechero per contattare Lincoln; la corrente andata via, e la faccenda di Nieves; certo, due cose su tre grazie al suo contributo, oltre al fatto che Lechero lo avesse nominato sua diretta spia all'interno del penitenziario.
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How You Met Me "Prison Break"
Fanfiction'Prison break was just the beginning' L'America era da giorni in subbuglio: l'FBI setacciava senza sosta strade, edifici e case, in ogni tentativo possibile di rispedire in prigione il gruppo di detenuti ribattezzati 'gli otto di Fox River', fuggiti...