Hotel cielo lindo

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Kelly squadrò di soppiatto l'uomo a cui T-Bag aveva chiesto di riportare la borsa con i cinque milioni, mentre si sistemava un cappello di paglia sulla testa: si sentiva ridicola, ma non aveva molta scelta di vestiario in quel momento.

"Che ci tieni qui dentro, amico, pesa come un macigno" commentò lo sconosciuto, una volta raggiuntili.

Scoccandogli un'occhiata apparentemente indifferente, Bagwell si caricò lo zaino sulla spalla destra "Ventiquattro chili di fatti i fatti tuoi, Pedro" ghignò, passandogli poi la banconota che aveva in bocca come ricompensa.

"Sapete? Siete Proprio una bella coppia voi due" sorrise l'anziano signore, osservando il pagamento ricevuto come fosse una reliquia, inconsapevolmente gettando in un muto sconcerto la ragazza e provocando un sorrisetto beffardo nell'uomo; prima che quest'ultimo potesse commentare, la sua espressione mutò nell'istante in cui scorse inaspettatamente Bellick e Sucre poco lontano.

"Che succede?" esclamò Kelly, notando la sua improvvisa agitazione, ma guardando nella sua stessa direzione non ebbe bisogno di una spiegazione verbale. 

"Succede che dobbiamo andarcene subito, svelta, ci hanno trovato!"

Corsero in fretta verso un taxi parcheggiato proprio davanti all'uscita.

Mentre Kelly pensava a caricare i soldi sul sedile, Theodore aprì la portiera, incitandola a sbrigarsi perché stavano per essere raggiunti; salendo a sua volta nell'auto, l'evaso ordinò all'autista di partire subito.

La giovane si aggrappò letteralmente ai lati del sedile con le unghie a causa dell'adrenalina che le scorreva nelle vene.

Il portoricano provò ad afferrare la borsa dal finestrino, supplicando l'ex compagno di fuga di dargli il denaro "Ti prego T-Bag, ne ho bisogno, ho bisogno di quei soldi!" la sua implorazione non venne comunque ascoltata; l'unica cosa che riuscì a prendere fu il biglietto di riconoscimento attaccato allo zaino.

"Cavolo, un'altra giornata come questa qui e dovrò cambiare destinazione per l'ospedale..." farfugliò Kelly, appoggiando la nuca sulla testiera del taxi con il cuore in tumulto, chiudendo gli occhi nel tentativo di rilassarli. 

Il criminale gettò un ultimo sguardo verso il vetro posteriore "Fottiti Sucre..."

La bizzarra coppia giunse presso l'albergo: 'Hotel cielo lindo' con la speranza di trovare un po' di tranquillità che durasse un po' più a lungo: non potevano andare a passeggiare a caso per la città con tutti quei soldi e l'FBI alle calcagna.

Dei due una se ne stava in piedi in un punto della stanza ed uno seduto a bordo letto.

"Io... ho bisogno di una doccia, scusa, o finirò per impazzire" confessò ad un certo punto lei, togliendosi il cappello di paglia e scompigliandosi la chioma scura che le ricadde libera sulle spalle; il tutto sotto lo sguardo attento dell'uomo "Non ci metterò molto nel caso hai bisogno anche tu..." 

La ragazza tirò un sospiro carico di soddisfazione notando la bella vasca invece della cabina doccia; si levò i vestiti uno ad uno con movimenti lenti a causa della stanchezza e si immerse nell'acqua calda, venendo subito invasa dal tanto agognato sollievo.

In quell'attimo di pace rifletté sul piccolo, ma evidente cambiamento nel rapporto con T-Bag: da una parte le sembrò tutto assurdo, perché considerando la partenza non aveva mai creduto a questa possibilità; dall'altra si chiese se stesse commettendo un grosso, ennesimo errore: lui era un evaso ricercato per omicidio e lei si trovava poco più che oltre una porta, nuda e priva di difesa.

Era una follia pericolosa che nessuno si sarebbe neppure sognato di commettere.

Anche se l'occasione di approfittarne non gli era mancata, Kelly si chiese cosa stesse facendo, dunque, visto che non si udiva alcun rumore, non sapendo se considerarlo positivo o negativo.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora