D. B. Cooper buried booty

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Ora erano in guai veramente grossi perché la figlia di Jeanette era tornata a casa, in un primo momento ignorando che la madre fosse nei guai.

"Cosa facciamo, Michael?" sussurrò Kelly, bloccatasi in un punto della stanza; per tutta risposta Scofield intimò loro di fare silenzio per non essere scoperti.

"Non farla parlare, non muovetevi" ordinò a Bagwell, che restò immobile come un palo, continuando a minacciare la Owens con la punta del martello.

La tensione si poteva toccare letteralmente con mano, simile ad un filo di ferro.

I pensieri del fratello di Lincoln, come quelli degli altri due, del resto, andarono a focalizzarsi sul restante della squadra che stava ancora scavando nel garage.

Sentirono un altro richiamo della ragazza, al piano di sotto, in cerca della madre ed i passi che risuonavano lenti e sempre più vicini provenire dalle scale.

Ad un certo punto Jeanette riuscì ad urlare, attirando così l'attenzione della figlia, che in pochi secondi spalancò la porta, armata di pistola.

"Alzate le mani!"

"Sta calma" provò a persuaderla, invano, Michael.

"Se alzo la mano mi porterò dietro la sua giugulare, il che non sarebbe un bello spettacolo" fece notare T-Bag, in tono roco, parlando di una cosa per lui del tutto naturale. 

"Alzat..." la giovane poliziotta fu colta di sorpresa e colpita sul braccio da Kelly, la quale ricevette a sua volta una gomitata sul naso, inziando subito a sanguinare; tuttavia, non dandosi per vinta, la più giovane riuscì a farle cadere l'arma a terra.

Per fortuna sopraggiunsero Sucre e Lincoln a riprendere il controllo della situazione appena in tempo.

***

"Non abbiamo intenzione di farvi del male, se state calme non succederà nulla" dichiarò Burrows; dopo aver imbavagliato e legato alle sedie madre e figlia.

L'improvviso ribaltamento portò il gruppo a riflettere sulla gravità delle circostanze in cui si ritrovarono.

"Va sempre peggio e non cambierà!" dichiarò un frustrato Scofield. 

"È una totale idiozia, non possiamo fare una cosa del genere, dannazione!" si aggiunse C-Note, togliendosi il berretto con un gesto deciso "Come ne usciamo adesso? Non solo siamo ricercati, adesso ci accuseranno anche di sequestro!"

"Troppo tardi, il dado è tratto" rispose a sua volta Bagwell, portandosi alla bocca un ravanello rosso, addentandolo: il galeotto di Fox River era l'unico ad apparire tranquillo, beccandosi le occhiate sconcertate dei compagni di squadra. 

"Che cavolo vuol dire?"

"Dobbiamo andare fino in fondo senza tirarci indietro, ci siamo dentro fino al collo. Tenendole qui contro la loro volontà vuol dire reato"

Kelly si portò due dita alle tempie, mentre con l'altra mano si tamponava il sangue che non smetteva uscire dal naso; non sapeva per quanto tempo ancora avrebbe sopportato tutto quello, inoltre era accaduto proprio ciò che sperava di evitare.

Come aveva detto Bagwell: stavano commettendo un reato.

"Si che possiamo impedire che le cose vadano peggio" si rifiutò di arrendersi C-Note, cercando il favore di Michael.

"Come?" replicò il ragazzo, avvicinandosi alla finestra, raggiunto dal fratello maggiore "Non poteva esserci un silo in mezzo ad un campo e basta..."

"Troveremo un altro modo per avere i soldi"

"E come Linc? Forse rapinando un'altra banca? Charles una volta disse che non esiste un galeotto. Pensavo saremmo riusciti a farci perdonare, ma... è vero: il dado è tratto per tutti" il giovane tornò al centro della stanza, rivolgendosi ai due ostaggi "So che forse le scuse non bastano, ma volevo porgervele lo stesso. Tutto questo non sarebbe dovuto accadere" passò poi accanto a Kelly, ripetendo lo stesso concetto, ricevendo un secondo silenzio "Tienile d'occhio, nel frattempo che ti sarai ripresa, Sucre ti sostituirà, d'accordo?" comprese che la ragazza non aveva mai avuto la minima intenzione di mettersi sulla loro strada; alla fine raggiunse gli altri, di cui solo T-Bag non si era mosso di un millimetro.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora