T-Bag era riuscito a prendere le chiavi e ad introdursi nella stanza dov'era stata rinchiusa Kelly.
La ragazza era rannicchiata in un angolo come un animale impaurito: i suoi occhi erano già puntati verso di lui, infatti, al primo rumore della serratura era scattata subito sulla difensiva, temendo chi potesse essere.
Ebbe il tempo di fare due passi contati prima di ritrovarsela fiondata contro, circondato da un abbraccio disperato con tanto di singhiozzi.
Ricambiò stringendola a sua volta tra le braccia.
"Su adesso calmati" provò a tranquillizzarla, sussurrandole all'orecchio, accarezzandole ripetutamente la chioma scura.
Lei tuttavia non si staccò da lui se non passò una buona dose di minuti, ma la cosa non gli dispiacque affatto, voleva rassicurarla nel miglior modo possibile, farla sentire protetta.
"Lo so, mi dirai che ho sbagliato a sfidare Lechero e probabilmente hai ragione. Ma sarei pronta a rifarlo se ciò significasse salvarti!"
Bagwell nel profondo apprezzò quelle parole, ma non accettava assolutamente di passare un altro momento a parlare di Lechero, Sammy o di altri problemi, non dopo quello che c'era stato tra loro due.
Sollevò piano il volto della mora così che lo guardasse negli occhi "Ti ricordi quando ti ho promesso che ci sarebbe stato un momento in cui non avremmo parlato di queste cose? Beh, quel momento è arrivato"
Kelly arrossì, sorridendo ad un angolo della bocca; contribuì ad azzerare le distanze che li separavano e lo baciò dolcemente, senza fretta.
"Come mi mancavano queste labbra, ancora bollenti da quando..." mugugnò lui sulla sua bocca, alzando le sopracciglia per farle capire il punto, a sua volta ben recepito e dimostrato con una breve risata "Ecco, è così che voglio vederti mia dolce Lelly-Kelly"
"Voglio che tu sia di nuovo mio, Teddy" mormorò lei, accoccolandosi con la testa sulla sua spalla, tornando seria, ma sempre con una luce ad illuminarla e farle già pregustare il momento; era consapevole, però, che non fosse quello, data la situazione generale alquanto complicata.
Per cui si accontentò di usare l'immaginazione.
"A suo tempo sarà così, Kelly"
***
"Norman? Ha sul serio quel nome?" commentò Theodore, corrugando la fronte, apparendo piuttosto incredulo dal nome del boss di Sona.
"Si, per questa ragione si fa chiamare Lechero" gli spiegò un aguzzino.
"Si mette la parrucca di mammina prima di ucciderti?"
La battuta trascinò il resto dei presenti in una risata divertita, tranne una persona.
"Lui ti uccide senza indossarla" si intromise Sammy con tono acido, era lui l'unico del gruppo a non ridere "Ho sete, perché non ti rendi utile e prepari da bere, ragazzo" continuò.
T-Bag ricambiò lo sguardo come se avesse davanti un insetto, perché per ciò che aveva fatto lo considerava tale, oltre al fatto di percepire l'odio reciproco del presunto alleato e rivale "A quanto pare non sei stato informato perché io sono stato promosso... ragazzo" ribatté con aria di sfida, senza il minimo timore.
L'altro prese in fretta una zampa di gallina dal tavolo e gli si piazzò di fronte, visibilmente innervosito "Come hai detto?"
Intervenne lo stesso Lechero a placare le acque prossime a scatenarsi, ricordando chi fosse ad avere autorità "C'è qualche problema?"
STAI LEGGENDO
How You Met Me "Prison Break"
Fanfiction'Prison break was just the beginning' L'America era da giorni in subbuglio: l'FBI setacciava senza sosta strade, edifici e case, in ogni tentativo possibile di rispedire in prigione il gruppo di detenuti ribattezzati 'gli otto di Fox River', fuggiti...