Begin to escape

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I detenuti si erano raggruppati nel cortile di Sona in vista del combattimento tra uno degli uomini di Lechero, Papo, e Bellick; l'incontro era stato, però, approvato da Sammy e questo aveva creato non poca tensione tra lui e Lechero, creando ulteriori diffidenze nei confronti di quest'ultimo.

Quando la lotta cominciò, Bellick fu da subito in netto svantaggio, ma con una mossa particolare alla fine riuscì a battere ed uccidere l'avversario.

T-Bag, avvicinatosi all'ex guardia carceraria, che si stava godendo il suo momento di vittoria, gli fece capire di aver intuito che sotto doveva esserci per forza un trucco.

In pochi riuscivano a battere uomini simili a Sammy.

"Non sapevo che fossi diventato un campione. Che accidenti ti sei inventato? Devo forse temere qualcosa anche io?" ironizzò con una punta di sarcasmo, raccolse un pezzo di stoffa a terra, usato dall'altro durante l'incontro, e lo annusò. Tuttavia, l'odore acre e pungente lo costrinse ad allontanarlo immediatamente dal naso.

"Brad... Brad... Brad" ripeté come una cantilena, allontanandosi.

Qualche ora dopo, Michael Scofield fece ritorno nel carcere di Sona, dopo essere stato portato via ed interrogato sull'evasione.

***

"Papo è stato ucciso dall'americano. Lo ammazzerei con le mie mani!" sentenziò Sammy, fremendo di rabbia, rientrando nell'alloggio insieme a Lechero.

"È sopravvissuto"

"Quindi?" intervenne un altro in tono acido, seduto sul piccolo divanetto, intromettendosi nella discussione. 

"Le guardie se la sono presa con Scofield, ma lui ha vinto, quindi ora è un eroe popolare..." Lechero andò verso Sammy "Lo voglio morto anche io, ma non a rischio di una rivolta"

Lo scagnozzo non rispose, si limitò ad un verso con la bocca, scoccando una rapida occhiata a Kelly prima di sparire oltre la tendina.

La ragazza emise un sbuffo piuttosto udibile e uscì nella terrazza del piano in cui erano.

"Sono l'unica che lo detesta ogni secondo che passa?" espresse con acidità lei, massaggiandosi le tempie; provava un leggero timore ma più disgusto per l'occhiata ricevuta dal panamese.

T-Bag, che l'aveva seguita, capì al volo i suoi pensieri "Ti posso assicurare che non sei l'unica tesoro mio"

"Ho continuamente una brutta sensazione, Teddy... ho paura che tutto possa andare storto quando meno ce lo aspettiamo! Credi davvero che riusciremo ad evadere?"

"Certo che ci riusciremo, ci sono già passato..." l'espressione dell'uomo si spostò prima a terra e poi davanti a sé. Si incupì per un istante nell'osservare la mano sinistra, che gli riportò alla mente ricordi solo da dimenticare; terminò la frase con voce più bassa, quasi un sussurro, lasciando trasparire dell'amarezza nelle parole "Anche se ci sono stati dei risvolti inaspettati..."

Kelly lo fissò preoccupata nel vederlo così "Com'è successo?" era giunta l'ora che sapesse cosa gli era realmente accaduto; sperò di non irritarlo con quella domanda, accettando comunque un'eventuale reazione negativa, che però non arrivò.

Bagwell tirò un respiro profondo "Una volta evasi da Fox River, per evitare di ritrovarmi in mezzo ad una strada con i bulbi oculari di fuori, mi ammanettai a Michael..." si torturò nervosamente il labbro, passandoci poi sopra con la lingua "Uno di loro, il mafioso, John Abruzzi, pensò di liberarci con un'ascia... e poco dopo mi ritrovai ad affogare nel mio stesso sangue"

La mora non seppe cosa dire, era allibita, non era proprio nella posizione adatta per dire qualcosa.

Gli prese la mano finta tra le sue, ricevendo lo sguardo pieno di sconforto e un po' sorpreso di lui a contemplarla.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora