Trust me

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Il silenzio regnò per secondi che parvero interminabili da quando Kelly lo aveva pregato di aiutarla.

"Va bene" acconsentì alla fine T-Bag, ma ad una condizione specificò "Penserò io a parlare con Lechero"

"Posso anche farlo io! Diamine, dopotutto è un uomo come tutti, no?" tentò di protestare la ragazza, non d'accordo su quest'ultimo particolare.

Bagwell assottigliò il tono della voce "Lechero è il boss del carcere, quello che ha potere su tutti, tanto che basta una parola detta male, un insignificante mancanza di rispetto, per diventare letame cosparso a terra! Come te lo devo far ficcare in testa?" rispose, davanti a tanta testardaggine; già aveva compiuto un pessimo errore addentrandosi lì a Sona e non voleva che si cacciasse in altri guai.

"Allora potrei provare a diventarne alleata o cose del genere, come hai fatto tu..."

"Scordatelo! Ti ricordo che hai un'identità da tenere nascosta. Potrebbe scoprire, o potrebbe venire a sapere da qualcuno che non sei un uomo, ti immagini cosa potrebbe succedere? Lascia che ci pensi io, non fare cose stupide o avventate" l'uomo scandì bene le parole, marcandole una per una in modo che le capisse bene.

Vedendo lo sguardo perso e titubante di lei, le dette una maggiore rassicurazione: le sollevò piano il mento per far si che tornasse a guardarlo "Fidati di me" le ribadì le stesse parole che gli aveva pronunciato la ragazza.

Kelly non rispose subito: fu per un istante presa dalle circostanze; si sentì avvampare e un sorriso lampo le comparve all'angolo della bocca "Si" non lo espresse esplicitamente, ma ammise che le faceva piacere quell'inusuale preoccupazione nei suoi confronti.

Ad attirare la loro attenzione fu un improvviso ed ennesimo subbuglio, il che costrinse entrambi a voltarsi: un uomo, anzi due uomini di cui uno a terra e un altro in piedi uscirono allo scoperto nel cortile; il secondo brandiva un tubo di metallo e lo agitava per difendersi dalla folla circostante accalcata intorno a lui.

Poco dopo sopraggiunse anche Lechero, attirato dal fracasso, costringendo T-Bag ad irrigidirsi "Merda!" sbottò a denti stretti, si girò poi verso Kelly "Devo andare da lui, tu resta nelle vicinanze e non fare sciocchezze, d'accordo?"

"T-Bag" lo richiamò lei, fermandolo "Sto cercando un certo Albert Lee, fatti dire dove si trova"

L'uomo annuì in maniera impercettibile, prima di raggiungere il suo patron, in quel momento accompagnato da altri suoi uomini.

"Basta! Basta ho detto!" disse il panamense, autoritario, al tipo che stava causando scompiglio, ma riferito generalmente a tutti "Decido io, perciò si farà a modo mio"

Lo stesso detenuto che gli gridava contro da prima, si fece avanti e replicò con tono impertinente, non rendendosi conto del rischio che stava correndo "Qui non comandi più tu, ora non conti più nulla"

Gli sguardi di tutti si alternarono tra i due uomini: si chiedevano come sarebbe finita perché in effetti Lechero, con le ultime problematiche, aveva perso gran parte dei favori.

Mentre la tensione si poteva toccare con mano, si sentì un boato proveniente probabilmente da sottoterra che, riecheggiando, provocò un piccolo terremoto.

Si udirono rumori metallici e da una tubatura venne fuori improvvisamente un forte getto d'acqua, immediatamente circondato dai detenuti, sotto l'espressione soddisfatta e stupita del boss.

Kelly vide sbucare da un angolo Michael Scofield con un secchio che lasciò cadere a terra e la tipica espressione fine; le venne automatico pensare che in qualche modo c'entrasse lui con il ritorno dell'acqua.

"Che si fa ora?" chiese l'uomo con in mano il tubo di ferro, in tono più calmo.

"A quanto pare sei stato fregato" lo schernì il panamense, quasi arrogante, consapevole di aver riottenuto il favore della maggior parte dei detenuti, ignorando le sue insistenze di sapere a cosa si riferisse; si avvicinò poi a Michael "Ottima mossa, ragazzo, davvero ottima"

Il fratello di Lincoln incrociò casualmente lo sguardo della giovane, riconoscendola, ma non dicendo nulla, era però, come T-Bag, sorpreso di trovarla lì.

Anche Bellick era tra chi osservava la scena, e pure lui ebbe la stessa reazione dei suoi predecessori.

Nel frattempo Kelly era tentata di andare a parlare con Lechero, ma a motivo di ciò che le aveva detto Bagwell ed al fatto che lui in quel momento la stesse fissando, probabilmente intuendo cosa volesse fare, decise di evitare.

Ne approfittò per bere anche lei un goccio d'acqua.

Sperò che T-Bag facesse la sua mossa il più presto possibile, così da risparmiarle una ricerca alla cieca.

Lechero doveva per forza sapere dove si trovasse di preciso quell'uomo.

***

Una volta tornati nell'alloggio di Lechero, questi per prima cosa fece pagare con la morte l'individuo che aveva osato umiliarlo davanti a tutti, affogandolo in una cisterna piena d'acqua.

Theodore osservò la scena da dietro una tendina dove era solito stare; ripensando alla richiesta che gli aveva fatto Kelly, decise di non far passare ulteriore tempo.

"Patron..." iniziò, avanzando di qualche passo.

"Teodoro!"

Il criminale si schiarì la voce, doveva sempre scegliere le giuste parole.

Non era nel suo stile comportarsi in quel modo, a Fox River lui era uno dei leader, ma sapeva che adesso le cose erano cambiate "Ho una cosa da chiederle... ah, niente che necessiti preoccupazioni..."

Lechero non rispose, limitandosi ad inclinare la testa ad un lato, in un invito silenzioso a proseguire.

"Mi chiedevo se conosce un certo Albert Lee... so che è qui a Sona"

"Si, è qui in effetti... come mai ti interessa quel pezzo di letame?"

"Ah, ehm, beh..." il galeotto di Fox River si grattò il capo, pensò di improvvisare la risposta basandosi sul nomignolo appena 'suggerito' dal panamense, dato che non sapeva che inventarsi "Siccome è un tipo uscito di testa, voglio assicurarmi per la vostra sicurezza, patron" accennò una risata nervosa, la stessa di chi sa di averla appena sparata di sana pianta.

L'altro aggrottò la fronte, colpito da quell'improvviso interessamento per quel tipo "Ti ringrazio per la tua preoccupazione" lo schernì "Ma Lee è fossilizzato nell'ultima cella dell'ala est di Sona. Per cui non c'è pericolo per me, saresti uno dei primi a saperlo, stanne certo" fece una pausa "Teodoro, cambiando discorso... ti sei assentato per un tempo più lungo del previsto prima, dovendo solo dare dell'acqua ai quei vermi laggiù, mi è sembrato un po' troppo... nulla da nascondermi, vero?"

"Assolutamente patron"

La situazione all'inizio pareva essergli sfuggita di mano, ma T-Bag poteva sempre contare sulla sua ottima abilità con le parole.

Per il momento.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora