"Gli sbirri hanno rovistato un po' dappertutto, poi se ne sono andati. Ma non hanno trovato la tua donna, l'ho nascosta in un posto sicuro" assicurò Bagwell a Lechero, in effetti l'uomo si era occupato di lei poco prima di tornare da Kelly e fare ciò che avevano fatto.
"È da sola?"
"Si"
Il boss rientrò nel suo alloggio e raggiunse la ragazza panamense, assicurandole che era al sicuro "Non devi temere, è tutto passato, le guardie sono andate via" il tono stuzzicante era voglioso di attenzioni da parte della sua interlocutrice.
"Anche io dovrei andare adesso" proferì sfuggente lei: nel suo atteggiamento era evidentemente che ciò che concedeva non era per sua volontà.
"D'accordo amor mio. Spero di vederti presto" l'uomo non insistette, le diede un casto bacio sulle labbra prima di lasciarla andare; l'avrebbe trattenuta se non avesse avuto una questione sottomano.
"Ottimo lavoro, Teodoro"
Questo, che fino a quel momento aveva osservato la scena in maniera distratta, avendo i pensieri altrove, si riscosse "Per vostro servizio, patron, è chiaro"
"Si, lo so. Sei molto devoto" Lechero prese a girovagare a caso per la stanza "Perciò voglio chiederti una cosa e so che mi risponderai in maniera sincera, dimostrandomi ancora una volta la tua lealtà"
T-Bag divenne improvvisamente nervoso: c'era qualcosa che non gli quadrava e la mancanza di Sammy contribuì ad aumentare in lui quel presentimento che gli stava attanagliando lo stomaco, ma forse si stava preoccupando invano.
Almeno così pregava in silenzio.
"Trovi che mi stia bene questo cappello?"
A primo impatto la domanda gli sembrò strana, ma non fu rivolta tanto per sapere un parere e Bagwell se ne accorse subito: riconoscendo il berretto le parole gli morirono in gola.
"Lo hanno trovato nei pressi dell'ala est di Sona... vicino ad un cadavere" parlando, Lechero si lasciò andare ad una risata divertita, rigirandosi l'indumento di stoffa blu tra le mani "Teodoro, Teodoro... sai anche tu che le questioni qui vanno risolte lì fuori" indicò con un dito il cortile "Magari potresti spiegarlo tu alla diretta interessata, che ne pensi?"
Subito dopo, dalla porta sbucò proprio Sammy con Kelly saldamente tenuta in ostaggio e con poche possibilità di fare qualsiasi movimento per liberarsi.
T-Bag spalancò occhi e bocca, da cui però non uscì una sola sillaba: era paralizzato sul posto e bianco come un vestito macchiato di candeggina; pensò lo stesse solo immaginando, ma la disperazione ed il terrore stampati sul volto della ragazza erano fin troppo reali per essere solo un'allucinazione.
"Non sei l'unico a darsi da fare, come vedi Sammy ti ha preceduto. È stato così gentile da riferirmi interessanti informazioni, fino a quando ha scoperto che era una ragazza ed ha tirato le somme: da quanto mi ha detto, dopo poco tempo che lei è arrivata avete avuto modo di scambiare spesso quattro chiacchiere, non è così? Ora ciò che io mi chiedo..." Il panamense gli si avvicinò ad un palmo da naso "Sapevi che fosse una donna?" sorrise falsamente, lasciando ben intendere cosa aleggiasse nei suoi occhi.
L'altro boccheggiò, ritrovandosi in pochi secondi a terra con il respiro spezzato e gli occhi velati dalle lacrime, a causa di un dolore allucinante per via di una ginocchiata ricevuta nel basso inguine.
"Ripeto: sapevi fin dall'inizio che fosse una donna?" gridò stavolta Lechero, di complete certezze su cui basarsi per quel quesito non ne aveva, ma d'altronde chiunque nei suoi panni si sarebbe affidato al proprio intuito.
La domanda era sorta spontanea da lui stesso.
"No!" la risposta secca venne fuori proprio dalla diretta interessata; l'attenzione di tutti i presenti si spostò dunque su Kelly, compresa quella di T-Bag, ancora sofferente sul pavimento.
La mora ignorò i suoi silenziosi incentivi a non parlare e prese le sue difese "Lui non c'entra niente... non sapeva che ero una donna... mi sono infiltrata a Sona per mio conto... gli ho chiesto solo informazioni, dato che quando sono arrivata non sapevo che foste voi a gestire questo posto"
"Questo non giustifica che non mi abbia detto nulla quando ha scoperto cos'eri in realtà" il boss la squadrò, esprimendosi con sarcasmo ed una certa ambiguità, facendole intuire di quale particolare parlasse.
"Gli ho detto io di non dirlo"
"Adesso sei tu che dai ordini?"
Bagwell a quel punto intervenne "Non..." la sua mossa fu ripagata con un'altro calcio, stavolta allo stomaco, che lo fece piegare in due; le lacrime non riuscirono più a trattenersi ed uscirono copiose sul viso, mentre si manteneva la parte lesa col braccio sinistro e la mano destra a terra.
Sul viso di Kelly si dipinse una smorfia prima di preoccupazione per lui, poi di disprezzo verso lo spagnolo davanti a lei "Sei un verme. Non mi meraviglio se qualcuno tentasse di ucciderti, perché è quello che meriti!"
Il sottoscritto ridacchiò, annuendo con la testa, senza distogliere lo sguardo "Audace. Mi piace. Comunque stiano le cose, le donne qui hanno un ruolo molto specifico, ma evidentemente tu non lo sai ancora, o non ti azzarderesti a parlare in tal modo" ordinò al suo scagnozzo di lasciarla libera, spiazzandola, poi fece alcuni passi nella sua direzione "Potresti imparare molto bene, infondo le qualità le possiedi... e forse potrei far finta che non sia successo nulla e concederti il mio perdono, che ne dici?" le sfiorò il mento ed il collo con le dita.
La giovane senza alcuna esitazione gli sputò in faccia, con la conseguenza di uno schiaffo che la fece cadere a terra quasi priva di sensi ed il labbro spaccato.
"Kelly..." sibilò T-Bag con un filo di voce, assistendo a quella scena quasi a rallentatore; era rimasto impotente, in un primo momento senza forze nemmeno per muovere un muscolo.
Digrignò i denti sentendo poi la rabbia scorrere bollente nelle vene al posto del sangue; per la prima volta da quando era giunto a Sona, cominciò a stancarsi di comportarsi come uno schiavetto sottopagato ed obbediente, lui, abituato ad essere un leader.
Benché sapesse di non essere a Fox River, doveva solo aspettare la giusta occasione, giurò a se stesso che il responsabile l'avrebbe pagata molto cara.
Naturalmente se nei prossimi minuti fosse rimasto ancora vivo.
"Perché quella faccia Teodoro? Non hai motivo di preoccuparti per lei, verrà trattata come una regina. Avanti, prendi un secchio e lavami i piedi" gli ordinò Lechero, sfottendolo.
A volte la punizione peggiore non era tanto il dolore fisico, quanto quello psicologico come l'umiliazione.
"Lei non si muoverà di qui, nessuno deve vederla, intesi? Ah, sistema chiunque sappia della sua presenza"
"Certo, signore" annuì Sammy.
L'aguzzino portò Kelly in una stanza dalle pareti scorticate ed umida e la chiuse dentro, ignaro del fatto che il suo capo non fosse l'unico ad essere stato preso di mira dalla serpe di Fox River.
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How You Met Me "Prison Break"
Fanfiction'Prison break was just the beginning' L'America era da giorni in subbuglio: l'FBI setacciava senza sosta strade, edifici e case, in ogni tentativo possibile di rispedire in prigione il gruppo di detenuti ribattezzati 'gli otto di Fox River', fuggiti...