All finished or not...

200 9 23
                                    

Pochi giorni dopo, le strade dei componenti degli otto di Fox River parevano essersi divise, per il momento: tutti seguendo i propri obiettivi, tranne ovviamente per i due che furono fermati ed in seguito incontrarono la propria fine.

Il mafioso John Abruzzi e David 'Tweener' Apolskis, da come si deppe tramite i notiziari.

Durante la sua fuga, Kelly trovò e acquistò un furgone per ottenere vantaggio ed arrivare in città presso un hotel distinto dove, per riprendersi dalla brutta esperienza vissuta, decise di soggiornare per qualche giorno prima di riprendere il suo viaggio.

Dopotutto poteva permetterselo grazie a tutti quei soldi.

Per maggior sicurezza, sulla registrazione non fece mettere il proprio nome e cognome, bensì semplicemente prenotazione privata in modo da essere discreta, ma senza doversi chiudere in gabbia.

Si assicurò di mettere al sicuro la borsa con il denaro all'interno di un armadio, concedendosi poi una doccia calda sotto le parole della canzone 'Moondance' di Van Morrison, tramite la radio installata nella cabina, che si ritrovò subito a canticchiare: cercava di sforzarsi di ignorare la paura che ancora la attanagliava, ripetendosi che era tutto passato.

Riversò la testa all'indietro agitando i capelli scuri, uscì ed infilò le morbide ciabatte di spugna, si avvolse un telo morbido attorno al corpo ed emise un sospiro soddisfatto; si avvicinò al telefono e compose il numero della reception per ordinare un drink e nel frattempo si sdraiò sul letto, riflettendo su come godersi al meglio il bottino di cinque milioni nei dollari.

Si lasciò scappare un sorrisetto beffardo, buttando un'occhiata in direzione dell'armadio.

Esattamente dieci minuti il bussare alla porta la costrinse a ricomporsi, si sistemò l'asciugamano ed andò ad aprire.

Nel momento in cui l'anta si spalancò, un balzò la colpì allo stomaco: un uomo di cui conosceva perfettamente i lineamenti, i gesti e la voce, era appoggiato con la schiena sullo stipite e nella mano destra reggeva un calice semi vuoto.

Accortosi della porta aperta, questo si girò di fronte alla ragazza, leccandosi le labbra umide ed assottigliando lo sguardo affilato "Stava forse aspettando questo drink, signorina?" con sfacciataggine, T-Bag bevve l'ultimo sorso, osservando il vetro vuoto e commentando con tono fintamente sorpreso "Peccato, temo dovrà richiamare il cameriere per fargliene portare un altro"

Kelly aveva perso completamente la facoltà di controllare il proprio corpo.

Sperò in cuor suo di essere vittima di un semplice incubo.

Tutto quello che riuscì a fare fu indietreggiare lentamente.

Il criminale entrò, chiudendo la porta a chiave dietro di sé; lo scatto della serratura la fece sobbalzare, insieme al cuore che le iniziò a battere senza sosta nel petto.

"Non è corretto lasciare una persona tutta sola e priva di sensi, oltre a derubarla" iniziò lui, unendo falsa delusione, succhiando con le labbra e la lingua il goccio del drink posato sul dorso della mano destra; riassaporando meglio il gusto agrodolce aggrottò le sopracciglia, continuando ad avanzare come un predatore verso la preda "Con il tuo caratterino credevo preferissi gusti nettamente più forti... questo non lo vedo adatto ad una come te"

"Cosa vuoi?"

"Domanda facile, risposta ancora più semplice. Lascio indovinare a te cosa voglio, mia bella Lelly-Kelly"

In effetti, la giovane sapeva benissimo cosa volesse, ma il terrore la induceva a sparlare quasi senza senso e senza che se ne rendesse conto; si accorse di non avere più terreno quando con la schiena urtò la durezza del muro alle proprie spalle.

How You Met Me "Prison Break"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora