Solo con te || Sfera Ebbasta

27. surprise

Oggi devo vedere Gionata dopo scuola e dire che sono agitata è roba da poco.

Spero seriamente che questa volta vada meglio con lui e che lui non faccia il coglione con altre.
Io ci tengo un sacco a lui e so che se mi abbandonasse all'improvviso o sapessi che passerebbe la notte con altre starei malissimo...
Perché come sa farmi stare bene, sa farmi star male.

Inoltre, sono agitata anche perché mi ha detto che ha una sorpresa per me!
Quel ragazzo è stupendo.

Attendo con ansia che finisca scuola per poterlo incontrare e,intanto, mi addormento sul banco di scuola fantasticando su me e lui.
Ebbene sí, nella mia mente c'è sempre lui. Lui lo sa, ma non voglio ammetterlo. È troppo vanitoso.

Arrivano le 15 ed esco di casa, non vedendo che già un Mercedes Nero è fermo davanti al mio cancello per più di 5 minuti.

«E menomale che ti ho raggiunta!
Se no arrivavi 30 minuti in ritardo e me ne andavo già a cercare un'altra.»

«Ah beh grazie!»
Incrocio le braccia facendo il broncio e,sí,mi ero offesa.

Lui scende dall'auto, mi guarda e mi sorride, dandomi un bacio sulla fronte.

«Se fai l'offesa non ti dico la sorpresa.»
Mi guarda compiaciuto.

«Ti odio, lo sai?»

«Se è il tuo modo per dirmi ti amo, allora sì.»

«La smetti? Mi infastidisci!»

«Mi diverte infastidirti,piccola. Sembri una bambina»

«Non è vero! E comunque dai.. sentiamo questa sorpresa.»

«Voglio che tu venga con me a Parigi. Sarò lì per registrare un video musicale e mi prendo una settimana di vacanza, ma mi annoierei da solo.. mi hanno chiesto di invitare qualcuno di fidato e io ho scelto te. Quindi?»

«Ehy,piccola, sei ancora presente?»
Gion ride.

Avevo la bocca spalancata e sono stata bloccata per circa diversi minuti. Non mi sarei mai immaginata una proposta del genere! Parigi poi, la città dell'amore... Io e lui.
Sono una persona fidata.

«Eeemh..»

«Si?» Mi risponde Gion.

«Siiiiiii!»

Saltello per la felicità e finisco per inciamparmi fra il marciapiede e la strada, cadendo. Maledetti questi tacchi! Devo imparare a camminarci.
Fortunatamente, Gionata ha dei bellissimi riflessi e riesci a prendermi prima che io cada del tutto sul pavimento.

«Sei la solita.».
Mi dà un bacio a stampo e mi rialza.
Gion prende dalla tasca un pacchetto di sigarette e inizia a fumare.
È troppo dipendente da quelle e gliel'ho già detto che dovrebbe smettere, ma ovviamente non mi ascolta.

Guardandolo e ammirandolo, la prima cosa che mi è venuta in mente da fare era abbracciarlo e stargli attaccata per quanto io potessi.
Gion abbassa lo sguardo per vedermi e mi stringe a sè.

«Non dovresti fumare»

«E tu dovresti studiare ma sei qua con me. Come la mettiamo?»

«Stare con te però non fa star male..»

«Nanetta,lasciami fumare in pace e basta. Se c'è una cosa di cui non riesco proprio a farne a meno sono le sigarette.»

Più tardi ci dirigiamo verso il Victoria's cafè e beviamo un drink insieme. Le ore insieme a lui passano sempre così velocemente...
Ci salutiamo con un bacio a stampo e ritorno a casa, con zero voglia di studiare e mille voglia di lui.