10. just waitin'

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Pur avvicinandosi entrambe le nostre labbra, mi fermo un attimo prima che ci baciassimo.

«Scusami ma sono appena riuscita ad uscire da una relazione tossica della mia vita e non vorrei correre troppo...»

Mirko sembrava leggermente deluso. Il suo volto era confuso e accigliato; ma si limita con un

«non preoccuparti»

Passano 5 minuti di silenzio imbarazzante, quando ritorna a rivolgermi la parola.

«Se vuoi domani pomeriggio puoi venire a casa mia... poi la sera dovrebbero venire dei miei amici, ma puoi fermarti con noi,non disturbi

«per me è un . Porto i compiti vero?»

«ah emh , certo...ci riuniamo per fare i compiti»

Non ho capito se intendesse fare altro o se la sua risposta fosse ironica, però  non voglio avere di già le materie giù,quindi i compiti è meglio farli.
Ci salutiamo con un bacio sulla guancia e ritorno a casa.

Non so se avessi fatto la cosa giusta.. se lui mi piacesse.. se gli piacessi davvero..
È bello,simpatico, gentile...Ma non lo sentivo vicino a me. Almeno non ora di sicuro. Nella mia testa c'era un pensiero fisso e non era lui; bensì quel fottuto Gionata.

Eppure a me non piace.

Decido di non pensarci più per la stanchezza e mi corico sul letto, addormentandomi quasi subito.

{6:30}

Mi sveglio,come al solito,in ritardo.
Non riesco nemmeno a ripassare la materia in cui devo essere interrogata, ma non ci penso troppo.

Mi preparo indossando una felpa rosa molto lunga e larga, insieme a dei leggins di pelle nera e I Dr. Martens.
La felpa mi rendeva ancora più bassa di quanto lo fossi,vista la sua lunghezza. È triste essere 1.57cm, per giunta a 19 anni.

Faccio un trucco leggero e esco di casa molto velocemente, saltando anche la colazione.

All'inizio cammino di fretta, ma quando vedo che sono già le 8.00 inizio a correre.
All'improvviso sento un clacson dell'auto dietro di me. Cosa vuole questo?!

«Qualcosa mi dice che tu sia in ritardo, eh?»

Sento la voce provenire dall'auto:
era del ragazzo che guidava,aveva abbassato il finestrino.
Era Gionata. Ecco, ci mancava solo lui!
Che figura di merda.

«, quindi non ti ci mettere pure tu a farmi ritardare di più

«dai,sali.» ride.

«Grazie, ma non mi serve il tuo passaggio!» dico scocciata.

«Okay, buona corsa allora

«Beh....a dirla tutta accetto il passaggio

Vedo il suo sorrisetto compiaciuto e alzo gli occhi al cielo, ma salgo in macchina.

«dove devi andare Ali?» mi chiede Gion.

«all'universitá in centro,quella chiamata Luttenia

«Ma tu vai ancora all'università?!quanti anni hai?»

mi chiede abbastanza stupito mentre si avvia verso la scuola.

«,ho 19 anni. Perchè, tu quanti anni hai?»

«23. Sei piccola

Insinua sorridendo maliziosamente, mentre arriviamo all'università.
Sbuffo un po' scocciata della sua affermazione e scendo dall'auto mimando un ''grazie'' lieve.

«Bello il reggiseno,comunque
Mi dice Gion prima di ripartire.

Mi guardo confusa.
Mi accorgo dalla sua affermazione che con la corsa la felpa larga si era spostata e abbassata, cosicchè lasciava intravedere parte del reggiseno.
Arrossisco per la figuraccia e Gionata inizia a ridere.

«Dai baby, ti ho fatto pure un complimento

«Oh wow! Non ho mai visto una persona così gentile come te

Chiudo di fretta la portiera e corro in classe,facendo a Gionata un cenno con la mano.

Solo con te || Sfera EbbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora