38. bang bang

1.1K 30 5
                                    

Un tonfo mi risveglia bruscamente, mentre cerco di capire cosa sia.
Non è la sveglia, perché non c'è la luce del sole che filtra dalle veneziane,annunciando l'arrivo della mattina.

Guardo l'orario del telefono: erano le 3:30 del mattino.
Mi aggiro per la stanza, controllando che sia tutto apposto e che non ci sia nessun ladro.
Rimango attonita, però,quando sento uno scricchiolio della porta: qualcuno la stava aprendo.

Poi,però,mi ricordo: sono in una stanza d'hotel, non possono essere dei ladri!
Mi giro di scatto, capendo che fosse Gionata.

«Gionata! Ma dove sei stato per tutta la notte?!
Ero preoccupatissima
Chiedo mantenendo un tono basso,per non disturbare gli altri clienti dell'hotel.

«Ciao bimba
ride e si accoscia di scatto a terra, appoggiandosi alla porta.

«Gionata,tutto bene?»
Corro verso di lui, sedendomi accanto a lui.

Comincia a blaterare delle parole incomprensibili e probabilmente, o è fatto o ha bevuto troppo.

«È meglio che tu dorma, sei ubriaco fradicio

«Rilassati, ho bevuto troppo e sono venuto da te

«E menomale! Se avessi continuato a bere saresti finito male.»

Noto che ha una macchia rossa sul collo.

«Gionata, cosa è quel rossetto rosso sul col-?»

Mi interrompo, capendo il tutto.

«Oh santo cielo! Eri a divertirti con un'altra. Dopo questa io me me vado a dormire,non voglio sentire altro. Preciso,NON INSIEME,io sul divano e tu nel letto

«Anzi sai cosa? Dormirai sul divano tu dopo quello che hai fatto! Io non ho voglia di abbandonare il letto comodo per te

Sto per alzarmi, ma Gionata mi prende saldamente un polso e mi fa cadere sulle sue gambe: mi ritrovo in braccio a lui.

«Sei troppo gelosa ride e ciò mi fa infastidire ancora di più, facendomi scendere una lacrima dalla rabbia.

«Ehi,scusa...»
Nota il mio tono triste e mi toglie la lacrima con il pollice, accarezzandomi.
Il suo tono si fa serio.

«Non toccarmi, Gionata

«Ascoltami
Mi fa avvicinare di più a sè, ritrovandomi a pochi centimetri da lui e dalle sue fottute attraenti labbra.

«Molte ragazze ci provano con me perché sanno chi sono. Questa ragazza si è spinta troppo e stava cercando di darmi vari baci sul collo.
Dopo che ho notato quello che voleva realmente fare, ho preso la coscienza dall' essermene andato.
Io con lei non ho fatto nulla, Alison.»

Non so se credergli del tutto o no, ma apprezzo come appena abbia capito di aver esagerato a divertirsi sia venuto da me. Inoltre, è pure ubriaco:
Forse è meglio parlarne domani.

«Non è la prima volta che torni così tardi...»

«Ehy,baby, dopo le registrazioni ho solo voglia di sfogarmi e se non ti porto con me è solo perché avresti troppi occhi addosso. Io ti metterei solo nei guai, non sono posti per te,dove vado io.
Sei troppo piccola

Non faccio in tempo a replicare, che mi lascia un bacio a stampo.
Lo abbraccio,stringendomi il più forte possibile a lui.
Lui rimane sorpreso, ma mi sorride e ricambia l'abbraccio.
Ho paura spesso di perderlo.

«Non voglio che tu corra dei rischi, Gion. Soprattutto se si tratta dell'erba o dell'alcol. Hai guidato da fattissimo e non te lo permetto questo»

«Oh dio quanto sei assillante! Ho solo voglia di dormireride.

«E per giunta, sei abbastanza pesante aggiunge.

«E comunque non sono troppo piccola per i posti dove vai tu! Quanto può essere pericoloso un club o una discotecareplico.

«Io non vado solo ...» Dice a bassa voce.

Senza preavviso, si alza e si spoglia: lo ammiro mentre si cambia, per mettersi in pigiama.

«Non sbavare eh.» ride e mi solleva, come se fossi un sacco di patate e mi butta sul letto.

«Eh no caro! Non crederai davvero che ti lascerò dormire qua. Ero abituata benissimo ad avere tutto questo spazio per me dato che ritornavi sempre alla mattina, quindi prenditi le tue responsabilità e dormi sul divano Decido di stuzzicarlo un po'

Gion fa il finto offeso facendo il broncio.

«Io non me ne vado, dovrai spostarmi con la forza,cara.»

Provo a spintonarlo giù dal letto,ma con scarsi risultati. Sbuffo e mi prende in giro, ridendo di me.

«Vabeh, fai come vuoi! Buonanotte Gion
Dico esausta.
Mi infilo sotto le coperte e mi sdraio.

«Buonanotte.» mi sussurra Gion all'orecchio, dopo essersi infilato nel letto e sotto le coperte.
Mi attrae verso di lui, cingendomi i fianchi e io di certo non voglio staccarmi.
ci addormentiamo abbracciati l'un l'altro.

Solo con te || Sfera EbbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora