Solo con te || Sfera Ebbasta

46. Meetings

Decido di far finta di niente per quello che è successo con Gionata e spero che le cose resteranno come prima. Probabilmente è turbato per quelle foto e per la mancanza di privacy, ma sono sicura che ritornerà.
È fatto così e lo devo accettare.

Intanto su instagram ho guadagnato circa già mille followers in più e avevo spesso ricevuto commenti che mi chiedevano se fossi io la sua fidanzata, perció ho deciso di disabilitare i commenti.

Appena arrivo a scuola, ricevo subito sguardi che mi scrutano da capo a piedi e cerco Camila per evitare questo disagio.

«Come è stare con quel figo, Sfera Ebbasta?» Mi chiede una, avvicinandosi.

«Sono spiacente, non so davvero di cosa tu stia parlando.
Non conosco nessun Sfera Ebbasta»
Rispondo in tono esausto per poi entrare in classe e avere un po' di libertà.

Fortunatamente Camila è in classe, e appena la vedo mi viene spontaneo abbracciarla per avere,come sempre, il suo supporto morale.
Non so come faccia Gion ad avere questo tipo di vita onestamente.
Deve essere molto dura, e non facile come crediamo tutti noi.

Poco dopo entra la professoressa di Spagnolo in classe e distacco un po' I miei pensieri grazie alla lezione e a Cami che mi fa ridere per tutte le sue strane e squallide battute e i racconti della sua vita. L'amore che prova verso Matteo è immenso, ma fra loro le cose vanno perfettamente.
Sono fatti l'uno per l'altro, e li adoro entrambi.

Alla fine ci accordiamo per andare al centro commerciale oggi pomeriggio, non avendo nulla da studiare.
Devo cercare di risparmiare però, perché ho già speso tanto in vestiti in Francia.

Usciamo dalla scuola e pranzo velocemente con una piadina per poi prepararmi, visto che viene a prendermi in macchina Camila.
Mi metto il profumo preferito da Gion e anche il mio, per ricordarmi di lui.
Mi manca.

Scendo e trovando già la macchina di Cami parcheggiata, salgo e partiamo spedite al centro. Durante il viaggio ascoltiamo le canzoni di Matteo, anche detto Vegas Jones. Ha uno stile abbastanza diverso da quello di Gion, però mi piace.

Dopo solo 10 minuti arriviamo e iniziamo a fare un giro fra i nostri negozi preferiti, ma stavolta non compro nulla. Proviamo alcuni abiti e facciamo delle foto insieme nel camerino, postandole sulle storie di instagram.
È da tantissimo che non passavamo una giornata insieme di questo genere e devo dire che mi è particolarmente mancato. Mi ha fatto diventare tanto felice.

Finito il giro,ci fermiamo da McDonald's per fare merenda ordinando una porzione di patatine fritte.
In Francia continuavo a mangiare piatti raffinati: tornare alla normalità non è poi tanto male.

«Ali!» mi chiama d'improvviso Camila,facendo cadere una patatina che aveva in mano.

«Non girarti!» sussurra.

«Che c'è?» Rispondo io in tono confuso, non capendo la situazione.

Ovviamente, data la mia testa cocciuta, mi giro lo stesso e vedo un ciuffo rosso insieme ad un ragazzo più bassino e castano scuro, tutte e due vestiti da punto a capo.
Che ci fa qua Gion?