31. Paris

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Io,indossando un vestito bianco,lungo,abbastanza stretto
e con il pizzo, da sposa;
Gion,invece, con una tuta elegante nera e con la cravatta grigia;

eravamo in chiesa, attendendo la fine del discorso del parroco per poi passare a quello che desideravo di più: il bacio fra la sposa e lo sposo.
Purtroppo, non fece a tempo il discorso a finire che una voce mi stava richiamando.
Sento qualcuno che mi dà un pizzicotto sul braccio.

Eppure non volevo svegliarmi, ero così comoda nel letto, soprattutto il cuscino soffice e caldo.

Solo ora,pensandoci,mi ricordo e me ne rendo conto:
io ero in viaggio in aereo e mi ero appoggiata a Gion.

Mi alzo di scatto senza porgere attenzione a nulla e,infatti, sbatto la testa contro Gionata.

«Buongiorno bimba. So di essere tutto per te, ma non pensavo di essere anche un letto

«Come se la tira il ragazzo.
Ti credi pure superiore solo perchè abbiamo una minima differenza d'età.
E comunque, dove siamo

«Sono solo realistico.
Tu vai ancora all'università. Se ti così fastidio, ti chiamerò più spesso così»

Lo guardo male e lui ride.

«Comunque fra 2 minuti siamo arrivati, quindi ricomponiti

Iniziamo a prendere le valigie e, appena atterrati, ci prepariamo per scendere.

Gion aveva prenotato un uber per arrivare all'hotel, perció appena scesi dall'aereo, saliamo in auto.

Finalmente, dopo 10 minuti di viaggio arriviamo all'hotel.

Rimango a bocca aperta nel vederlo: era un hotel di lusso,a 5 stelle,con tanto di piscina e noi avremmo dovuto alloggiare lì per ben una settimana!

Gion ride per la mia espressione e mi mette un braccio attorno al mio collo.

«Spero ti piaccia.» mi sussurra, lasciandomi un bacio sulla fronte.

Ci dirigiamo verso la reception nella hall dell'hotel per richiedere la chiave della stanza.
Ci accoglie una bellissima ragazza con occhi azzurri,bionda,formosa e magra.

Gentile sì,tutto molto bello se non ci stesse provando con Gion.

«Lei è tua sorella minore
Chiede la bionda a Gion.
Gion trattiene una risata, mentre io volevo saltarle addosso.

«Veramente non sono fatti suoi. E poi lui è già occupato, arrivederci

Prendo le chiavi e trasporto con forza Gionata nell'ascensore, mentre la bionda lo saluta e gli fa l'occhiolino.
Intanto schiaccio il pulsante dell'ascensore, diretto al 10° piano.

«Che c'è?» mi chiede Gion,ridendo.

«ma l'hai sentita? Mi ha dato della sorella minore

«Non è colpa mia se sei alta un metro e una vigorsol

«Guarda che sono alta un metro e cinquantasette

«Wow, così si che mi stupisci»

«La stai difendendo

«Baby, trattieni la gelosia

«Non sono gelosa

«Ah no?» mi sussurra nell'orecchio.
Si avvicina a me e per me questo è sempre un punto debole.
Cerco di non farmi vedere tesa,ma lo sono.
Gion mi lascia un bacio a stampo e io ricambio,ma ci interrompe l'apertura dell'ascensore.

Usciamo e cerchiamo la nostra camera, numero 420.
Quando entriamo,mi sembra di essere in paradiso: era stupenda, tutta intonata sul rosso.

Sul letto c'è anche uno champagne e due bicchieri per festeggiare.
Facciamo il brindisi e poi inizio a sistemare le valigie, dato che Gion non ne vuole sapere.

Abbiamo 4 giorni tutti interi disponibili, con gli altri 2 sarà impegnato con il video musicale e l'ultimo sarà dedicato alla partenza.
Questo è solo l'inizio.

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