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»Jimin
Sento un rumore.
La porta.
Entra quello che credo essere Jungkook, ma non alzo lo sguardo, tenendomi ancora il viso sulle mani
"Jimin, ma che diamine è successo e- stai piangendo?" chiede avvicinandosi.
Mi accarezza la schiena
"Jimin...cos'è successo?" chiede in tono più calmo.
Scuoto la testa
"Dai, raccontami, lo so che vuoi sfogarti, non ti tieni mai le cose per te"
Alzo il viso rigato dalle lacrime e Jungkook, oltre a fare una faccia sconvolta per le mie condizioni, mi abbraccia
"Hyung, che cavolo, racconta"
Sciogliamo l'abbraccio
"A-agust-"
"Che cazzo ti ha fatto" parte subito tramutando la sua espressione da preoccupata a minacciosa
"È s-stata colpa mia, i-io...gli ho chiesto del suo passato e-e...ho t-tipo insistito, ma p-poco, te lo giuro...allora l-lui si è arrabbiato ed i-io...i-io me la sono presa, c-così lui si è arrabbiato di p-più e...e lui se n'è andato...l'ho fatto andare via K-kookie..."
Scoppio nuovamente in un pianto disperato e Jungkook mi abbraccia di nuovo
"Hyung, non piangere, lui ha esagerato"
"M-mi ha detto che il s-suo passato è da d-dimenticare"
"Sì, ma tu cosa ne sapevi?"
"N-nulla, ma ho insistito p-per sapere"
"Jimin, non piangere dai, non è grave, gli passa"
"Com'era lui? Lo hai v-visto?"
"Beh, ora che mi ci fai pensare, era parecchio irritato ed autoritario"
Ricomincio a piangere
"Jimin, basta, non è successo nulla"
"Smettila, è stata t-tutta colpa m-mia"
"Forse è meglio se vai a dormire"
Mi strofino gli occhi con i pugni chiusi e tiro su col naso
"Andiamo a dormire, domani abbiamo scuola" faccio avviandomi al letto
"Che schifo"

»Yoongi
Bussarono forte alla porta quella sera, tanto forte che quasi mi venne un infarto.
Non avevo la forza fisica di alzarmi ed aprire quella dannata porta, il mio corpo era pesante come la pietra, tanto che non riuscivo quasi a muovermi.
Ma volevo realmente aprire quella porta?
No, mi avrebbero visto, avrebbero visto la mia debolezza e le mie condizioni.
Non mi avrebbero più stimato, avrei solo perso valore.
Sarei diventato inutile.
Stavo piangendo, al buio, chiuso a chiave.
I colpi alla porta persistevano
"Agust apri!"
No Namjoon, non potevo farlo, non potevo aprirti.
Non ti avrei mostrato nulla di ciò che ero in quel momento.
Ma tu eri semplicemente altruista, non potevi fare a meno di preoccuparti, vero? Grazie a te, avevo una casa, una nuova vita, con delle nuove persone.
Perché anche questo? Non ti recavo già troppo disturbo?
Sarei riuscito a farmi scappare la mia prima ed unica opportunità di vivere una vita normale?
Non volevo davvero che tu entrassi quella notte, ma, ad un tratto, la porta fu sfondata da quella che credo fosse la tua spalla.
Eravate tu e Seokjn.
Mi sgridaste moltissimo.
Eravate preoccupati.
Non ricordo ciò che ci dicemmo dopo, so solo che quella notte mi addormentai tra le vostre braccia, in mezzo a voi, proprio come un bambino.
Il giorno dopo dissi che non avrei più fatto una cosa del genere.
Mentii.
Mentii, ma imparai a nascondermi.

Mi alzo di scatto, spostando il lenzuolo e la coperta che avevo addosso.
Stavo morendo di caldo, sono tutto sudato ed ho il respiro affannato.
Stupidi incubi del cavolo e stupido passato che li alimenta; stupido cervello che continua a ricordare tutto ciò che mi è successo; stupido Jimin che mi chiedi del mio passato...
Jimin.
Sono stato cattivo anche con lui, sono un vero mostro, lui è Jimin, non capisco come io abbia potuto accanirmi così contro di lui.
Forse ho avuto paura...paura che mi vedesse debole.

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora