𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ

«78»

»Jimin
"Dovresti lavarti" fa Jungkook porgendomi la tazza di latte
"Io mi chiedo come tu riesca a rompere le palle anche di mattina"
"Che succede?" chiede sedendosi sul letto, vicino a me
"Nulla" dico sbadigliando
"Avete litigato?"
Mi viene da ridere
"Hyung?"
"È che abbiamo fatto tutt'altro"
"Fate schifo"
"Tanto tu e Tae avete fatto lo stesso"
"Zitto"
"Gn e tu sei anche piccolo Jungkook, cavolo, hai 14 anni"
"Disse quello che aveva perso la verginità a quest'età"
"Non sono fatti tuoi e poi tu l'hai persa l'anno scorso"
"Che ne sai?"
Vado per parlare, ma lui mi precede
"Allora perché sei arrabbiato?" chiede
"Perché mi hai svegliato"
"Oh...scusa"
Sbuffo
"Ma alla fine ti interessa la proposta di Taehyung?" domanda.
Lo guardo confuso
"Quale proposta?"
"Quella di controllare nei fascicoli"
Me ne ero totalmente scordato
"No, non voglio" affermo
"Ma come"
"Come 'come'? È la sua pricacy, non ho intenzione di andare contro il suo volere"
"Sei il suo ragazzo, hai il diritto di saperlo"
"Ma la smetti di farti i fatti miei? Agust mi ha detto tutto il resto, che è la cosa più importante" insisto
"Capisci che attraverso il nome, tu potresti proteggerlo?"
Lo guardo domandandogli con lo sguardo cosa significhi esattamente ciò che ha appena detto.
Proteggerlo? Da cosa?
Jungkook sbuffa
"Non so se lo sai, ma Agust e tutto il resto delle persone che stanno a capo di tutto ciò, sono minacciate dai capi delle altre confraternite"
Lo guardo più confuso di prima
"In caso di denuncia oer attentati alla sua persona, cosa dovremmo dire? 'Non sappiamo il suo vero nome perché evidentemente non siamo persone così fidate'? Non crederebbero nemmeno alla denuncia" continua.
Il mio sguardo si fa improvvisamente più cupo.
Non sapevo fosse così grave la situazione, anzi, non ne ero proprio a conoscenza. C'è davvero tutta questa concorrenza tra le confraternite?
"Chi te le ha dette queste cose?" chiedo
"Taehyung, e lui è una persona molto vicina a Nam e agli altri e ne sa molto più di quanto potremmo saperne noi - mi rivolge uno sguardo preoccupato - secondo ciò che mi ha detto Tae, è una cosa molto importante. Jimin, penso che dovresti davvero saperlo"
"Penso che tu abbia ragione"

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Aish, devo solo convincermi che è la cosa giusta da fare
"La stiamo rischiando grossa" commenta Jungkook dirigendosi silenziosamente verso le scale
"Ma guardate voi due cosa mi fate fare" mi lamento io
"Lo stiamo facendo per Agust, ricordatelo" fa Taehyung.
Arriviamo all'aula dei superiori.
La mia ansia è indescrivibile ed ho un pessimo presentimento che ci scopriranno.
Penso che se ci scoprissero, probabilmente ci caccerebbero dalla confraternita.
Non so se ne vale la pena
"Ne vale davvero la pena?" sussurro
"Sì, ormai non ti tiri indietro" dice Taehyung impassibile.
Come diavolo entriamo?
Jungkook prende dalla tasca una specie di foglio, per poi passarlo davanti ad una specie di impianto
"Cos'è?" chiedo
"Uno scanner"
Ovviamente a me non dicono niente delle loro idee, vero? Qui il diretto interessato sono io cavolo!
Invece di imprecare mentalmente, dovrei concentrarmi di più
"Andiamo" fa Jungkook entrando nella stanza.
Li seguo, entrando per ultimo.
Questo posto è a dir poco enorme: è una stanza a base rotonda, alta almeno 6 metri e terminante con una cupola vetrata, da cui filtrano i raggi della luna. Alla fine della cupola, dei grandi scaffali, che ricoprono tutta la parete a girare, interrotti solo da dei cassetti posti in verticale; più in basso, delle piccole colonne a sostenere dei mini archi di legno che danno l'accesso ad altre vetrine con altri libri. Il tutto, dal legno ai vetri, è decorato con piccole composizioni floreali.
Al centro, un tavolo molto lungo.
Chissà perché un tavolo così solo per...quante, quattro persone?
"Ma tu ci sei mai stato qui?" chiede Jungkook a Taehyung
"Una volta sola e per prendere un libro, con il permesso di Namjoon, ovviamente"
Faccio un giro su me stesso, guardando in alto
"Questo posto è enorme, come faremo a trovare un solo documento prima di domani?"

»sono una scrittrice cattiva, lo ammetto