«91»

293 25 0
                                    

»Yoongi
Non posso credere alle mie stesse parole, non pensavo di poter arrivare a tanto
"Hyung...non capisco, non ce l'hai con me?" chiede con un barlume di speranza negli occhi
"Sì che ce l'ho con te - il suo sguardo di spegne improvvisamente - ma sono disposto a perdonarti"
Prima sulle sue labbra spunta un enorme sorriso, poi fa uno scatto e mi abbraccia
"Ehi, ehi, così mi stritoli" rido ricambiando l'abbraccio.
Si allontana dopo qualche secondo
"Mi raccomando Jimin, non dovrai dire niente a nessuno, ok? E soprattutto, non pronunciare quel nome, io non sono più quella persona. Mi fa paura che tu lo sappia, ma imparerò ad accettarlo"
Annuisce attento
"Certo che non l'avrei mai saputo se tu non avessi orgasmato in quel modo"
"Ehi!" fa dandomi uno schiaffo sul braccio
"Guarda che sono un paziente, non puoi picchiarmi"
"Si, si hyung, come dici tu" fa alzando gli occhi al cielo
"Vieni qui" lo invito aprendo le braccia.
Lui vi si getta dentro, stringendomi a sé
"Ti amo hyung"

»Jimin
"Non ho capito nulla di quello che è successo, non parli chiaro" si lamenta Jungkook
"Lo so, ma non posso dirti nulla, è veramente un segreto"
"Ok hyung, come vuoi...me lo dici?" fa mostrandomi un sorriso birichino.
Sbuffo e lo guardo male
"Finisci il tuo gelato e non rompere" rispondo girandomi verso l'enorme prato di fronte alla panchina su cui siamo seduti
"Tae si comporta meglio"
"A proposito, dov'é?"
"Boh, ha detto semplicemente che doveva uscire dalla città per incontri familiari"
"Oh ok"
Ieri Yoongi è tornato qui, ma era stanco da tutti quei controlli e aveva voglia di dormire, quindi l'ho lasciato da solo, nonostante sarei voluto rimanere con lui.
Oggi Tae non c'è e lui deve correggere delle verifiche di quelli del primo anno, non posso neanche andarlo a trovare né sapere come sta perché non risponde ai miei messaggi.
Non lo biasimo.
Mi sono davvero preoccupato e decisamente pentito, non rifarò mai più una cosa del genere (non che io ne abbia la possibilità, a dir la verità).
È bellissimo il fatto che lui sia disposto a fidarsi nuovamente di me.
Per ora siamo in pausa.
Ci vuole solo del tempo.

»Yoongi
"Hyung, mi abbracci?" chiede risvegliandomi dallo stato di trance.
Lo guardo impassibile ed apro le braccia.
Questa è una situazione strana, sono giorni che io e Jimin usciamo da soli per interi pomeriggi, prendiamo qualcosa da mangiare e ci sediamo su un prato a gambe incrociate ad osservare il cielo e a non fare assolutamente nient'altro, senza parlare o senza guardarci - oh, meglio, senza che io lo guardi.
Ho constatato che per farmi passare questo brutto colpo, ho bisogno di lui, ma in silenzio. La sua presenza mi calma, ma ho fondamentalmente paura delle sue parole.
A propormi questa cosa è stato Jimin stesso, deve averglielo consigliato Namjoon.
Li apprezzo entrambi per la loro pazienza.
Mi sono anche preso una settimana di vacanza e Hoseok si è offerto di sostituirmi nelle lezioni.
Apprezzo anche lui per tutto ciò.
A dir la verità, mi sento un po' in colpa e all'inizio cercavo di reprimere questo mio bisogno di una pausa e di silenzio, però, dopo aver avuto un altro attacco di panico la notte nella mia stanza e da solo, la mattina dopo ne ho subito riparlato, dicendo che forse sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Ed effettivamente mi sento meglio, anche se è difficile.
Seokjin, il quale -cosa mai saputa prima- ha studiato psicologia, mi ha consigliato di non reprimere questo pensiero, bensì di cercare di accettarlo; più ci penso, più mi rendo conto che tra tutte le persone sul pianeta terra, Jimin è la persona che più merita di conoscere il mio nome.
Non che io l'abbia accettato completamente, ma ci sto lavorando da quasi due settimane, quindi va già molto meglio
"Che bel tramonto, non trovi?" chiedo a Jimin accarezzandogli la testa che è ora appoggiata sul mio petto
"Sì, hyung, è magnifico"

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora